La giovane attrice
ci parla dell’incontro col re dell’erotismo |
“Fallo!”
con Raffaella Ponzo |
E’ giunta
a Brass dopo aver iniziato con Piscicelli, passando per Scorsese,
il quale alla sua vista esclamò “W l’Italia!”:
cronaca di una carriera in ascesa |
di Serena Capotorto
Raffaella
Ponzo è la protagonista di “2 Cuori & 1 Capanna”,
uno dei sei episodi di “Fallo!” di Tinto Brass. Interpreta
una donna carnale e focosa (Katerina), che su istigazione del fidanzato
Stefano Gandolfo (Ciro), cede alle tentazioni e alle avances di
Virginia Barrett, una cliente sadomaso dell’albergo in cui
lavora.
<< Era bella l'atmosfera del set, c'era molta complicità
e molto rispetto. Sono stata bene. Mi sono divertita molto>>,
spiega l’attrice. << Tutti i set sono sempre un po’
magici, anche quelli amatoriali, magari preparati con pochi mezzi
per fare un cortometraggio, per giocare a fare gli attori, i registi...
per respirare cinema.
Brass è un grande professionista, un uomo di enorme cultura
e un vero maestro. Il fumo che usa Brass nelle scene, il suo aspetto...
con il sigaro, il cappello, le cravatte colorate. Tinta così
dolce, precisa... le scenografie con tanti archi, specchi... tutto
questo a tratti mi ha dato la sensazione di far parte di un qualcosa
di surreale... come in una strana fiaba...>>
Che tipo di rapporto ha con il regista?
Io mi innamoro sempre del regista. Non ne posso fare a meno. Per
fare bene per aprirmi e dare io mi devo innamorare. Parlo di un
amore platonico, naturalmente, ma ci deve essere e tanto più
è forte, tanto più l'immagine e l'emozione che si
vuole passare arriva allo spettatore.
E' bello perché poi sai che tutto finisce, è brutto
perché sai che tutto finisce...
Come è avvenuto l'incontro con Tinto
Brass?
Ho conosciuto Brass dopo il mio primo film da protagonista “Il
corpo dell’anima” di Salvatore Piscicelli. Appena mi
ha vista mi ha detto: <<Sono vere le tette?>> Io ho
risposto: <<Certo, vuole controllare...>> E devo dire
che ha controllato in una maniera molto.... professionale, come
un vero dottore!
Si è mai sentita in imbarazzo per
qualche scena che ha dovuto girare? Se si per quale?
Si, nel film di Piscicelli. C'era una scena nella quale dovevo stirare,
l'abbiamo ripetuta 16 volte. Sono veramente imbranata nei lavori
domestici. Per quanto riguarda Brass, devo ammettere che mi è
riuscito tutto in maniera molto naturale... per certe cose sono
molto più portata.
Che ne pensa la sua famiglia della sua
carriera? E ha mai avuto problemi a conciliare il lavoro con l’amore?
La mia famiglia mi ripete sempre di stare attenta, di mangiare e
di coprirmi dal freddo. Per quanto riguarda l’amore penso
che sia difficile da conciliare con qualsiasi cosa, perfino con
sé stessi. I rapporti con gli altri sono difficili, sempre.
Ad ogni film ho cambiato fidanzato... sarà stata una coincidenza!
Ora sto da un anno con un ragazzo di 51 anni, si chiama Franco Saudelli
ed è uno dei più grandi disegnatori italiani. Sto
molto bene con lui, il suo essere artista, artista puro mi piace,
ho molto rispetto per lui e il suo lavoro e lui per il mio. E' la
persona più bella che abbia conosciuto nella mia vita. A
volte penso sia un angelo.
Serve
apparire per avere successo?
Del successo, del mio piccolo iniziale successo, mi piace l'amore
che il pubblico mi trasmette quando mi scrive, quando mi ferma per
farmi un complimento...Ma io faccio questo lavoro, l'attore, non
per la popolarità, il successo, ma perché ne sento
il bisogno, perché per me è naturale, è come
respirare e non potrei farne a meno, ed è la cosa che più
mi piace fare, ed è la cosa che più mi crea dolore.
Vivo in una maniera molto forte, totalizzante il recitare, lo confondo
spesso con il vivere ed a volte mi è difficile distinguere
i due livelli.
Ha lavorato con grandi registi come Tinto
Brass, Martin Scorsese e Salvatore Piscicelli.
Con chi si è trovata a lavorare meglio? E perchè?
Piscicelli e' stato il primo. Il primo a scegliermi tra tante ragazze
per il ruolo da protagonista, con lui è una cosa a parte,
irripetibile. Con Brass avevo molta voglia di lavorare, da quando
ho iniziato, ho sempre pensato ad un film con Brass e sono contenta
di essere stata finalmente diretta da lui, è stato un bellissimo
gioco, gli voglio tanto bene. Scorsese appena mi ha vista ha detto:<<
Viva l'Italia!>>. E' stato molto bello poter lavorare su un
set come quello americano con tantissimi mezzi, attori bravissimi
come Daniel Day Lewis... ho imparato molte cose.>>
Ha altri progetti in programma per il futuro?
L'opera prima di Graziano Misuraca, un film fantastico, avrò
a che fare con streghe e sciamani. Con lo stesso regista girerò
anche un cortometraggio che farà parte di una serie distribuita
esclusivamente in internet. Le nuove frontiere del digitale aprono
finalmente a nuovi modi di distribuzione. E poi ci sono altri progetti...
ma ancora sono in una fase iniziale.>>
A che cosa aspira nel lavoro?
Nel mio lavoro di attrice mi piacerebbe interpretare personaggi
che non hanno a che fare con quello che sono, anche fisicamente,
mi piacerebbe ingrassare o dimagrire per un ruolo, stravolgermi
sotto tutti i punti di vista. Mi piace mescolare le identità.
Secondo lei, qual è l'apice della
sua carriera, fino ad oggi?
Odio gli apici. Le discese mi terrorizzano!!!!
Può provare ad autodefinirsi con
tre aggettivi?
Disordinata, disordinata, disordinata.
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