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Calciatore e attore, confine sottile, perché è caduto nuovamente in “Fallo!”
Max Parodi: in una parola, “Trasgredire”
Una delle giovani promesse del cinema italiano ci racconta il suo modo di vivere l’eros della macchina da presa

di Serena Capotorto

Max Parodi in Fallo!Sta per festeggiare il decimo film in soli tre anni, questo è il piccolo di Max Parodi, uno dei giovani attori più richiesti dal cinema italiano. L’abbiamo visto ultimamente nel film “Fallo!”di Tinto Brass, cui deve anche l’inizio della sua carriera.

Come è iniziata la collaborazione con Tinto Brass?
Sono stato scelto come protagonista maschile di “Monella” tra 150 candidati, e da lì il mio debutto davanti alla macchina da presa che è stato una piacevole sorpresa. La mia collaborazione con Tinto è un continuo evolversi, ho preso parte in “Trasgredire”, sono stato guest star in “Senso 45” ed ora eccomi in “Fallo!”.

Quali di questi film ti ha più entusiasmato?
Sicuramente “Monella”, perché mi ha dato la possibilità di essere conosciuto, infatti ho ricevuto in Campidoglio, per questo film, il premio di migliore attore italiano esordiente, e poi per tutto il successo che ha riscosso in Italia e all’estero.

Cosa pensi delle critiche rivolte a “Fallo!”?
Penso che la gente possa finalmente iniziare a capire che certi film possono essere visti anche al cinema senza bisogno di vederli solo di notte e di nascosto.

Prima di fare l’attore di cosa ti occupavi?
Sono un ex calciatore del Genoa, poi mi sono dedicato al turismo e all’animazione nei villaggi tra Cuba e il Messico, ora finalmente posso rivolgere tutte le mie forze e energie alla macchina da presa.

Sappiamo che ormai nutri un affetto speciale per Tinto Brass, ma oltre ai suoi film cosa annoveri nella tua carriera sotto i riflettori?
Ho spaziato e spazio ancora tutt’oggi tra fiction, cinema e campagne pubblicitarie. Sono stato il marito di Brigitte Nielsen in “Paparazzi” con la regia di Neri Parenti, poi uno degli interpreti di “Vacanza sulla neve” di Laurenti, in “Voyer” di Roberto Gandus e nella fiction “Le ragazze di Miss Italia” di Dino Risi.

Come vivi il tuo rapporto con la cinepresa?
Alla giornata, è un rapporto molto libero, non mi creo problemi né inutili preoccupazioni; ma di certo resto la persona semplice che sono!

 

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