L’amato divo hollywoodiano ci racconta il suo ultimo film |
La corsa al tesoro di Nicolas Cage |
Presentazione a Roma per “Il Mistero dei Templari”, diretto da Jon Turteltaub, e già si prevede un assalto ai botteghini |
di Laura Nuti
La prossima settimana uscirà in Italia “Il Mistero dei Templari” e già si preannuncia un grande successo. La pellicola diretta da Jon Turteltaub vede fra i suoi interpreti un grande Nicolas Cage, oltre a Jon Voight, Harvey Keitel e Diane Kruger. In America è uscito nel week-end della festa del Ringraziamento e ha incassato 90 milioni di dollari in due settimane. A parlarcene è un raggiante e soddisfatto Nicolas Cage, che abbiamo incontrato a Roma, in occasione della presentazione del attesissimo lavoro cinematografico.
Come si è sentito nei panni di Ben Gates, nuovo Indiana Jones?
Secondo me il personaggio che interpreto in “Il Mistero dei Templari” è completamente diverso da quello reso celebre da Harrison Ford. Ben Gates è cresciuto in una famiglia ossessionata dalla ricerca del tesoro dei templari. Gates non è un professore. Non conosce la storia come Indiana Jones. Volta per volta cerca di scoprire cosa gli serve per risolvere l’enigma che lo condurrà un passo più vicino al tesoro. Non è interessato ai fatti storici. E’ interessato a quel tesoro in particolare ma ciò non fa di lui una persona materialista.
Trovare il tesoro riscatterà il nome della famiglia Gates, oggetto di beffa in ambito accademico.
Il celebre produttore Jerry Bruckheimer è stato il primo a vedere in Cage un eroe d’azione. La vostra prima collaborazione risale al 1996 quando le propose un ruolo in “The Rock” al fianco di Sean Connery. Nel 1997 è stata la volta di “Con Air” che incassò oltre 230 milioni di dollari consacrandola eroe d’azione internazionale ed infine “Fuori in 60 secondi” dove è affiancato dalla bellissima Angelina Jolie.
Jerry Bruckheimer ha affermato: “ Nicolas Cage incarna il mio genere di eroe d’azione, è un leader, è affascinante ma anche un uomo comune. E’ impetuoso, originale e divertente ma allo stesso tempo risponde al gusto del pubblico. E’ anche intelligente, curioso e appassionato”. Cosa ne pensa?
Dire che è tutto vero mi farebbe passare per una persona poco modesta. Di sicuro sono una persona ordinaria, con un grande interesse per le persone. Per questo mi è facile entrare nei loro panni e scoprire ciò che c’è di bello in loro. E’ grazie al lavoro che faccio che posso interpretare questi personaggi straordinari…anche se si tratta di uno “straordinario” a cui tutti possono aspirare. Tutti avrebbero potuto salvare la Dichiarazione di Indipendenza, baciare la ragazza e trovare il tesoro. Il mio personaggio non fa nulla di impossibile ed è proprio per questo che gli spettatori possono facilmente identificarsi con lui.
Da parte mia, devo dire che Jerry è sempre estremamente gentile nei miei confronti. E’ un piacere lavorare con lui perché possiede un ottimo gusto per quanto riguarda tutti gli aspetti di un film. Non compie mai le scelte più ovvie, è sempre capace di aggiungere qualcosa di nuovo e di diverso alle storie che decide di raccontare nondimeno possiede un’incredibile sensibilità commerciale.
Hai mai avuto un sogno che hai tentato di realizzare con la stessa passione e devozione del tuo personaggio Ben Gates?
Sì, fin da piccolo il mio sogno era diventare un attore. Ho lavorato molto e ci sono riuscito. Tuttora ho molti sogni ma preferisco tenerli per me e conservare così la loro forza.
Si parla già di un sequel de “Il Mistero dei Templari”. Prenderai parte a questo progetto?
Non ho mai fatto un sequel e mi piace l’idea. Spero che quando mi troverò a farlo, questo possa essere come uno dei racconti di Sherlock Holmes. Amo molto le avventure di questo detective perché sono sempre diverse, sempre intelligenti e ci mostrano diverse sfaccettature dello stesso personaggio.
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