Magazine di Attualità e Spettacolo diretto da Antonello De Pierro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MUSICA PER I RIFUGIATI

Forse non è un caso che proprio il 2000 abbia visto la realizzazione dei "Tre concerti per i rifugiati nel mondo", avvenuta con successo in diverse città italiane. L'inizio del nuovo millennio era stato in effetti annunciato, pressoché all'unisono, come una grande occasione per riflettere sui drammi irrisolti che affliggono il nostro pianeta. Una delle più pesanti eredità che il secondo secolo ci consegna è proprio il fenomeno delle persone costrette ad abbandonare la propria terra per sfuggire a guerre, persecuzioni, massicce violazioni dei diritti umani. Nel tentativo di individuare nuove forme di sollecitazione della coscienza individuale in merito a tale problema, l'ACNUR ed il CIR hanno fatto ricorso al mezzo espressivo per eccellenza, la musica. Forse, senza esagerare, il nuovo modo per comunicare i diritti umani nel terzo millennio. Il 30 gennaio a Roma, il 27 febbraio a Milano ed il 16 aprile a Termoli, le suggestioni di un pianoforte e delle note di Chopin, Debussy, Ravel, Prokofieff, hanno avvicinato centinaia di persone alla causa dei rifugiati. Come ogni strumento, il pianoforte realizza la sua funzione di canale, di tramite, solo quando l'esecutore si rivela in grado di utilizzare in modo efficace le sue infinite potenzialità interpretative mettendo in gioco la propria interiorità, e sempre che l'ascoltatore si renda disposto ad entrare effettivamente in questa dimensione. Nel corso dei tre concerti, la combinazione di più elementi, quali la particolare sensibilità che contraddistingue in genere i fruitori di un concerto, la caratterizzazione estremamente personale con cui il pianista Marco Morrone ha interpretato brani di eccezionale valore musicale e la gravità del tema cui l'iniziativa era dedicata, ha determinato il coinvolgimento profondo ed autentico di tutti i presenti e la piena comprensione e condivisione del messaggio di solidarietà che si voleva trasmettere. Circa 7 milioni e mezzo di lire sono stati complessivamente raccolti. Ancora di più rispetto al traguardo raggiunto il 2 maggio del 1999 a Roma presso l'Auditorium del Seraphicum, quando più di cinquecento persone accolsero l'invito dell'ACNUR e del CIR ad aiutare i profughi del Kosovo intervenendo al primo dei concerti che il Maestro Morrone

dedicava ai rifugiati, con una donazione complessiva di più di 6 milioni di lire. Partita in via sperimentale, quasi come un'avventura, l'esperienza di un'esecuzione pianistica dedicata interamente alla sensibilizzazione sul tema del

diritto d'asilo ed alla raccolta fondi in favore dei rifugiati si è rivelata una strada da percorrere utilmente anche in futuro. Ciò si deve, in gran parte, all'entusiasmo ed alla professionalità con le quali il protagonista dell'iniziativa ha condotto il suo coraggioso progetto. Marco Morrone, a soli 25 anni, è un brillante pianista, ma, prima ancora, un musicista. Oltre che una formazione nel campo della composizione, vanta infatti la realizzazione di un considerevole numero di lezioni-concerto ed una ricca esperienza nell'ambito della direzione di coro. Ha già diretto sei cori di voci bianche, e la sua spiccata attitudine a comunicare con la musica, maturata anche attraverso tale attività, vale senza dubbio ad alimentare ulteriormente la forza espressiva delle sue esecuzioni pianistiche. La profonda motivazione che lo spinge da

sempre verso la difesa dei diritti umani, ha poi reso funzionali molte delle sue esecuzioni alla sensibiliz-zazione ed al coinvolgimento di un numero sempre maggiore di persone in varie emergenze umanitarie.

Il 2001 lo vedrà impegnato in sette concerti, diversi tra loro per il repertorio scelto e per la formazione nell'ambito della quale si esibirà. A partire da gennaio, ogni mese fino a giugno, la programmazione del prossimo anno prevede concerti per piano solo, per coro e pianoforte, per voce solista e piano. Anche questa volta l'incasso sarà interamente devoluto in beneficenza in favore dei rifugiati. Oltre alle città di Roma, Milano e Termoli, ospiteranno i prossimi concerti Gubbio e Napoli. Va detto, a questo proposito, che senza la preziosa collaborazione di tutti gli enti locali coinvolti e delle strutture private che hanno voluto offrire la propria disponibilità, gli organizzatori dell'iniziativa non avrebbero mai potuto sperare nei risultati raggiunti. Si ringraziano a tal fine Padre Michael Vono, Rettore della Chiesa di San Paolo entro le Mura a Roma, il Dott. Giuliano Adriani, Presidente del Consiglio di Zona 8 del Comune di Milano, il Dott. Antonino Mai, Assessore alla Cultura del Comune di Termoli, Don Tarcisio, Parroco della Chiesa di San Timoteo a Termoli, l'associazione musicale "Euterpe", l'associazione "ARAMUS", il centro commerciale "Lo scrigno".

Daniela Floridia

 
 

 

 

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