Magazine di Attualità e Spettacolo diretto da Antonello De Pierro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

360 POLLICI a cura di Maira Nacar

Televisione in crisi d'identità cronica

A corto d'idee, il magico contenitore televisivo, da anni caduto nell'oblio del trito e ritrito, azzarda formule di programmi ampollosi e superati, facendoli passare per novità. Un agire ripetitivo, questo, improntato ad una eccessiva artificiosità o ricerca dell'effetto a tutti i costi "salva auditel", che sconfina nell'adesione pilotata del pubblico, nei più banali luoghi comuni. Tale sottosviluppante meccanismo, ha subìto, sia pure solo per cinque settimane, una salutare interruzione, grazie al varietà "Stasera pago io", che ha visto il ritorno di un animale da palcoscenico, quale Rosario Tindaro "Fiorello", più brillante che mai; un equilibrio scosso successivamente da un ciclone chiamato Satyricon. Cosa vedo cosa! Ecco a voi il meglio del peggio di nostra signora TV... La solita minestra riscaldata, povera di quegli ingredienti, odori e sapori, che hanno fatto grande, anche a livello televisivo lo stivale, che però, stando agli ascolti totalizzati in questo mese del 2001, evidentemente, al pubblico non dispiace affatto consumare. Protagoniste dei video-scivoloni, negli ultimi mesi, sono risultate le seguenti trasmissioni: 1. Satyricon; 2. Un pugno ed una carezza; 3. Domenica in...; 4. Stasera pago io; 5. 51° edizione del Festival di Sanremo. L'ente pubblico radio-televisivo si è aggiudicato dunque il podio del mese. E partiamo con Satyricon **; debutta il 10 gennaio, sotto i migliori auspici d'inizio anno, in seconda serata, su Rai Due; a metà febbraio, rischia la sospensione, causa l'abbondare di volgarità degli argomenti trattati, aggravata dai continui riferimenti, altamente ironici, rivolti alla classe politica attuale, dal conduttor-comico Daniele Luttazzi,
"Mister utente telefonico", in una nota pubblicità televisiva; scoppia un caso, ma è destinato a durare appena poche ore... fine primo round. Facciamo un salto a metà marzo..."davvero pazzo" per il Sig. Luttazzi, il quale, nella puntata, trasmessa il 14, ha la splendida idea, d'invitare in studio, tale Marco Travaglio, autore di un libro "bomba" sul "Silvio nazionale", in cui sostiene che Berlusconi, sia molto

vicino agli ambienti mafiosi et varie... risultato? Il programma viene sospeso per una settimana, (ossia quella successiva), mentre la Procura di Roma avvia un'inchiesta sulla trasmissione (fascicolo aperto dopo la presentazione di un rapporto della Polizia giudiziaria), di cui si occupa il procuratore capo Vecchione; e puntualmente come sempre accade in questi casi, "nebbia agli irti piani.. alti...alti di Viale Mazzini"... vertici aziendali dell'ente pubblico radio-televisivo in subbuglio totale; a rischio dimissioni, due consiglieri del CDA Contri e Gamaleri, a differenza del Presidente Roberto Zaccaria, che invece si dichiara intenzionato (nonostante le polemiche) a portare avanti il proprio mandato. Seguono, di lì a poco, le consultazioni dai Presidenti del Senato e Camera Mancino e Violante, che ritirano le dimissioni ai due "cavalieri della tavola rotonda Rai" per ben due volte, ma la decisione, non è destinata a riscuotere i consensi di una certa parte politica e "non solo" politica. Ultimo round? Quella che sembra essere la fine di una telenovela, un minuto dopo, non appare più come tale; ogni giorno è buono per innescare, da parte di chiunque, una carica esplosiva di parole infuocate e/o tendenziose, ma intanto Satyricon torna imperturbabile a fare il suo ingresso, mercoledì 28, come se nulla fosse mai accaduto. Voto: da 0 a 10 a seconda delle preferenze. Un pugno ed una carezza *; new entry, che ha avuto il suo "do" d'inizio, mercoledì 24 gennaio, sulla rete ammiraglia, della TV di Stato - RAI Uno -. Un programma, questo, che non ha bisogno di commenti, perché si commenta già da sé. Trattasi di un mix tra " Stranamore", " Carramba che sorpresa... (quale sorpresa?...che c'importa!) e " C'è posta per te "; tuttavia, siccome la mamma "RAI" è sempre la mamma "RAI" e siccome la conduttrice del polpettone è, e rimane comunque, una signora giornalista accreditata, la votazione attribuita al programma da un 5 - - iniziale, sale a 7... di più non si può, visto e considerato, poi, l'ulteriore aggravante, sopraggiunta dopo la prima puntata, strisciata dagli onnipresenti Greggio e Iacchetti, che s'identifica, nell'io confesso, di uno dei partecipanti ad un pugno ed una carezza, il quale, avrebbe rivelato, proprio ai microfoni di "Striscia la notizia" (Canale 5), che le storie proposte, (compresa ovviamente la sua), non sarebbero per niente autentiche. Che novità! Il reality-show? si conclude, nella piattezza generale, con l'avvento della primavera, proprio il 21, alla ottava puntata. Tanti saluti a tutti & "chi si è visto... si è visto"! Stasera pago io ***; trasmissione campione d'inverno, fra tutte quelle proposte in alternativa, che ha visto, il meritato ritorno, di un cavallo di razza pura, poliedrico talento naturale, qual è "Mr Ripley", al secolo... l'augustano quarantenne, "Toro torello", Rosario Tindaro Fiorello, il quale, tra una risata (finalmente di cuore... a 32 denti) e l'altra del pubblico italiano, è scivolato, "ahi...lui", senza volerlo, (e per questo lo giustifichiamo) in due cadute di stile, avvenute rispettivamente nella penultima puntata del varietà, in onda il 3 febbraio e nell'ultima del 10. Nella quarta puntata di "Stasera pago io", si è così potuto osservare, di come, anche un mostro sacro del cinema mondiale, chiamato Dustin Hoffman, super ospite graditissimo, possa venire strumentalizzato, dalla dura legge dell'Auditel. Il grande attore americano, in quella occasione, ha dato prova di essere un abile pronunciatore, di parolacce "made in Italy"... ma ce n'era proprio bisogno??? Sul finire, invece, della 5° puntata, per la serie " volemose tanto bene ", Rosario Super Star chi t' invita, nel suo accogliente lettone, di " mezzanotte e dintorni " ? "Niente po' po' di meno che" Max Biaggi...l'ex amore di Anna Falchi, a sua volta ex di Fiorin Fiorello, l'amore è bello. Votazione finale: all'un tempo codino siculo, diamo un 10 ma senza lode, che va al programma, nonostante ... tutto. Domenica in...**; nella puntata dell'11 febbraio, un infelice intervento canoro degli Articolo 31, programmato all'ultimo minuto... in diretta, ha fatto ripiombare (tanto per cambiare...) nel caos più totale lo storico contenitore domenicale... La rap-band, durante la discussa esibizione, si è schierata apertamente, a favore della liberalizzazione delle droghe leggere. E giù, apriti cielo e terra, mari e monti! A rimetterci la faccia, il povero Carlo Conti, il quale, a nome di tutto il cast del programma, si è subito dissociato, da tale exploit verbale del gruppo. Aaah... com'era verde quella Rai, quando al timone della nave, c'erano gli indimenticabili (ed a quanto pare finora insostituibili), Corrado e Pippo (naturalmente Baudo). Voto: 7- Poco da dire, riguardo il ciclone Sanremo** che, con semplicità, proprio da quest'anno è ritornato alla sua funzione primordiale ... quella di vetrina musicale, qualitativamente valida, anche se magari carente di nomi altisonanti della musica leggera nostrana, ma alla fin fine, cosa contano di più: le canzoni o i cantanti? Contano più le canzoni o i super ospiti stranieri? E ancora... contano di più le canzoni oppure gli effetti scenici, l'immagine del Teatro Ariston, da cui annualmente si svolge il festivalone, (per una volta festival) della canzone italiana? Una parentesi a parte, va aperta, poi, nei riguardi della Raffaella nazionale ed internazionale (vista la popolarità, che miete da decenni anche in Spagna ed Argentina), alias Signora Carrà, (all'anagrafe Pelloni) e del suo fido Japino, due firme, due garanzie, nell'ambito di una kermesse, che, per il solo fatto, di avere avuto la loro presenza, in quel mitico palcoscenico, avrebbe forse meritato, ben altri trattamenti. Voto: 10 e 10 ad entrambi. Per il resto, ossia Chiambretti e Megan Gale, diamo rispettivamente: 9 al primo, per l'imperturbabile, umoristica e ironica eloquenza espressa, come Presidente della giuria di qualità, della suddetta rassegna canora, (nonostante il sopraggiungere di una febbre che lo aveva colpito nella seconda serata); 10 alla seconda, per la serie "anche l'occhio vuole la sua parte"; senza voto, infine, tutti gli altri.
 
 

 

 

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