Ultimamente si è molto sentito parlare di “fenomeno emo”, ma di che cosa si tratta effettivamente nessuno lo sa, o meglio nessuno l’ha ancora capito. In realtà non c’è nulla da capire, né da scoprire, perché la musica emo, ovvero “emocore” derivante dall’hardcore punk, esiste già da un bel po’! Forse, grazie a internet, ultimamente questo genere ha ottenuto un grande successo ed è uscito dalla nicchia; forse qualche ragazzino americano o inglese, un po’ timido e “sfigato”,  è riuscito a ribellarsi e a diventare un figo – sì perché è questo che si pensa e si pensava degli “emoboys” – lanciando così una nuova moda… Io questo non lo so; è certo, però, checché ne dica il Times, che i gruppi emo non invitano di certo al suicidio, e che i casi che si sono verificati in Inghilterra e negli States non sono sicuramente riconducibili al loro ascolto, come forse poteva succedere ad animi instabili fans del grunge stile Nirvana. Credo, inoltre, che non sia giusto definire “emo” un ragazzo per il modo di vestire: alcuni si definiscono tali solo perché si agghindano da fighetti col ciuffo di lato, o perché portano occhialoni da vista della nonna; se stiamo bene a guardare, infatti, si noterà che i veri “emoboys” sono tutt’altro che fini e fragili come la musica che ascoltano o suonano – supposto che anch’essa sia tale. E’ vero, magari sono ben vestiti e ben pettinati, ma sono anche muscolosi e tatuati! Quindi, come al solito, lasciamo parlare e trattare di musica a chi ne sa veramente e non facciamo inchieste solo perché questa è la musica più scaricata del momento!

                                                                         Federica Anfossi