Nella rincorsa quasi spasmodica al sequencer
ideale per ottimizzare al massimo il tempo di lavoro delle studio
sessions e le risorse di una CPU portata sempre a lavorare al
limite delle possibilità tecnologiche la nuova versione
di Cubase SX,cavallo di battaglia della Steinberg da ormai tanti
anni, sembra aver raggiunto un buon compromesso tra prestazioni
di altissimo livello professionale e semplicità di utilizzo
da parte dell'utente anche alle prime armi;nel corso degli anni
questo software, sviluppato inizialmente per un target semi professionale,
ha subito una costante evoluzione che lo ha portato ai giorni
nostri a rivaleggiare con l'altro (e più quotato) prodotto
Steinberg, Nuendo, o addiritura con mostri sacri come ProTools
o Logic. Beninteso, non che gli altri produttori siano stati a
guardare e che il gap sia stato effettivamente colmato, stà
di fatto però che Cubase ha sempre riscosso (e continua
tuttora a riscuotere) un grandissimo successo per qualità
innegabili come la facilità di utilizzo e, cosa non da
poco conto, il costo accessibile a differenza della concorrenza
di altre case produttrici o addirittura in seno alla stessa Steinberg
se paragonato al "fratello maggiore" Nuendo...
Se a quanto detto finora aggiungiamo il fatto che soprattutto
dalla prima versione SX anche il livello tecnico è qualitativamente
aumentato grazie ad una maggiore attenzione per i dettagli con
l'inserimento di funzioni sempre all'avanguardia per quanto riguarda
registrazione/riproduzione, editing, controllers, missaggio, plug
in ecc. possiamo benissimo comprendere le ragioni del successo
di questo programma presso un vasto pubblico di tecnici ma anche
musicisti o semplici appassionati ed il fatto che la stessa Steinberg
continui a puntare sullo sviluppo di questo software nonostante
la presenza ingombrante in "famiglia" di Nuendo (si
noti che dalla prima versione SX anche la veste grafica dei 2
sequencer Steinberg si è andata progressivamente uniformando
sintomo forse anche quest'ultimo di una sempre maggiore parità
di trattamento in fase di sviluppo...).
Dopo questa doverosa premessa passiamo ad analizzare l'ultima
versione del software immessa sul mercato ed in particolare alcune
nuove features.
La schermata iniziale si presenta sostanzialmente simile alle
precedenti versioni SX anche se risuta subito evidente che la
gestione delle tracce midi è cambiata:grazie all'Inplace
editor è ora possibile l'editaggio degli eventi midi direttamente
all'interno dalla pagina del progetto senza dover aprire la finestra
della traccia ed offrendo perciò la possibilità
di un controllo simultaneo di eventi midi ed audio/video; provate
ad esempio a programmare una session di batteria midi; con il
vecchio sistema di gestione bisogna necessariamente entrare nella
traccia per eseguire operazioni di editing e, dopo un paio d'ore
di lavoro spese ad aprire e chiudere finestre, non è improbabile
che chiudate la finestra sbagliata (tipo, per dirne una, quella
del progetto!) buttando al vento tutto quanto (soprattutto se
non avevate salvato la session perchè troppo incasinati
nel saltare da una schermata all'altra per controllare la buona
riuscita del lavoro). Per quanto riguara il midi le altre novità
(meno evidenti della prima,ma non meno utili) sono: mappe e pannelli
per dispositivi midi, utilissimi perchè offrono la possibilità
di una connessione diretta con dispositivi esterni tramite editor
grafici personalizzabili dall'utente; anche l'inspector della
traccia è personalizzabile come il canale sul mixer VST:
insomma è ora possibile progettare in primis il proprio
ambiente di lavoro ideale secondo i propri gusti e le proprie
priorità!
Per quanto riguarda l'audio due, a mio parere,
sono le novità più interessanti: la Play Order Track
e l'Audio Warp. La prima funzione permette di lavorare per così
dire a "blocchi": è possibile suddividere il
progetto in varie parti e lavorare sugli eventi presi singolarmente,confrontarli
con altre versioni e scegliere tra queste la migliore. Questa
è una funzione molto utile se si lavora,per esempio,con
brani costituiti da pattern musicali fissi:diventa estremamente
rapido ri-arrangiarli e riassemblarli in seguito per il mixdown.
La funzione Audio Warp non è altro che la messa a punto
della funzione Time Warp di SX 2 (e che messa a punto!); si tratta
di un'operazione di Time Stretching e Pitch Shifting in real time
per accordare loop o file audio con il tempo della session senza
dover impazzire nel tentativo,a volte vano, di metterli a tempo
manualmente. Oltre a queste due funzioni principali ce ne sono
ovviamente tantissime altre come ad esempio la funzione Freeze
estesa sia alle traccie audio che ai virtual instrument in modo
da liberare memoria per altre operazioni. Ci sono poi plug in
esterni di effetti per poter comandare comodamente processori
di segnale hardware dal mixer VST, nuovi plug in interni e l'opzione
Studio Manager 2 che magari si rivolgono ad un pubblico di addetti
ai lavori ma non sono meno importanti delle features prima citate.
Queste sono solo alcune delle nuove possibilità che Cubase
SX 3 presenta, per comprendere appieno le potenzialità
che questo nuovo software offre vale sempre la vecchia regola,
ovvero, smanettateci e trovate da voi le novità più
utili ai fini dei vostri progetti (sicuramente ce ne saranno statene
certi!).
In chiusura vorrei sottolineare due aspetti davvero interessanti
anche in prospettiva di uno sviluppo futuro della tecnologia audio:
in primo luogo questo sequencer è uno dei primi che offre
la possibilità di una personalizzazione del desktop:è
questo un aspetto sempre troppo sottovalutato (almeno finora!)
dalla maggior parte dei produttori,ma chi lavora con questi programmi
sa benissimo quanto stressante sia un ambiente di lavoro ostico
e di difficile accesso, difficoltà a cui si sono cercate
soluzioni le più disparate (vedi per esempio l'uso praticamente
stabile del doppio monitor per ottenere una maggiore rapidità
e facilità di accesso ai comandi che in questi ultimi anni
ha fatto la fortuna dei costruttori di schermi!); con le nuove
possibilità offerte da SX 3 si è intrapresa una
strada (si spera) che mira ad avvicinare sempre più l'utente
come punto centrale del processo di sviluppo tecnologico; in altre
parole ricordiamoci sempre che questi programmi non sono altro
che strumenti che dovrebbero facilitare un lavoro che negli anni
si è andato via via specializzando sempre più:un
progetto di sviluppo che tenga conto delle esigenze dell'utente
prima ancora delle (pur irrinunciabili) qualità tecniche
è a questo punto preferibile.
Un secondo aspetto che va evidenziato è l'integrazione
della tecnologia 64 bit che consente di sfruttare fino a 4 GB
di memoria virtule;ovviamente ciò sarà possibile
solo con Windows XP 64-bit Edition oppure su piattaforma Mac con
la nuova versione dell'OSX Tiger però il fatto che l'SX
3 sia predisposto già per l'avvento di questa tecnologia
è un ulteriore dimostrazione della qualità e professionalità
del prodotto e lascia interessanti spiragli per sviluppi futuri.
Leonardo Romaniello