Linea dura contro il fannullone hard


Un mese di sospensione dal servizio senza stipendio: questa la sanzione applicata dall’azienda dei Trasporti pubblici di Madrid a un macchinista della metropolitana per aver praticato sesso orale con un transessuale all’interno della cabina di guida del treno e, aggravante, durante il turno di servizio.


Come riporta il quotidiano spagnolo El Mundo, a denunciare l’accaduto sarebbe stato lo stesso transessuale, furioso perché il macchinista si sarebbe rifiutato di pagare la prestazione, accordata alla stazione di Sol e consumata prima di Moncloa, cinque fermate più avanti. È qui che sarebbe scoppiato il diverbio, con il treno fermo sui binari mentre i due discutevano sul marciapiede, tra gli sguardi perplessi dei passeggeri: a sedare la rissa incipiente è intervenuta la guardia giurata.

L’azienda ha pensato in un primo momento al licenziamento in tronco, dato che regolamento alla mano l’accesso in cabina al personale non autorizzato è «rigorosamente proibito», e nel caso questo dovesse verificarsi deve essere immediatamente avvertito il centro di controllo del traffico; poi un accordo con il dipendente - che ha riconosciuto «in parte» quanto accaduto - ha portato a una sanzione disciplinare meno severa.

Fonti dell’azienda sottolineano che non è possibile punire il macchinista per quanto successo all’interno della cabina di guida, in quanto non esistono telecamere di sorveglianza e quindi prove incontrovertibili di quanto accaduto; quanto alla sicurezza dei passeggeri, non sarebbe mai stata in pericolo dato che la rete ha sistemi di protezione e guida automatica, pensati in caso di imprevisti - magari non di questo genere - al personale di guida.

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