La notizia della morte di Vittorio Foa,  avvenuta a Formia e' stata data, d'intesa con la famiglia, dal segretario del Partito democratico Walter Veltroni.

"E' un immenso dolore per noi, per il popolo italiano, e' un immenso dolore per gli italiani che credono nei valori di democrazia e liberta', per l'Italia che lavora, per il sindacato a cui Vittorio Foa ha dedicato la parte piu' importante della sua vita", ha dichiarato Veltroni in una nota.

"E' un dolore per me personalmente perche' Vittorio Foa incarnava ai miei occhi il modello del militante della democrazia, un uomo con una meravigliosa storia di sofferenza, di lotta e di speranza, un uomo della sinistra e della democrazia, mosso da un ottimismo contagioso e da un elevatissimo disinteresse personale", ha sottolineato ancora. "A Sesa, ai figli ci stringiamo con affetto. Penso che tutto il paese senta Vittorio Foa come uno dei suoi figli migliori", ha concluso il segretario del Pd.

Dalla Costituente al Partito Democratico, un percorso lungo una vita vissuta credendo fortemente nei valori della politica. Nipote di un rabbino, antifascista, fu eletto deputato del Partito d'Azione nell'Assemblea Costituente. Foa ha attraversato la storia italiana sempre da protagonista, a partire dall'impegno nella Resistenza.

Nato a Torino il 18 settembre 1910, si laureo' in Giurisprudenza nel 1931 all'Universita' di Torino. Nel 1933 entro' in Giustizia e Liberta', movimento politico antifascista. Il 15 maggio 1935, all'eta' di 25 anni, venne arrestato a Torino in seguito alla segnalazione di un confidente dell'Ovra, quindi denunciato al Tribunale Speciale Fascista, che lo condanno' a 15 anni di reclusione (nel 1936) per attivita' antifascista. Condivise la stessa cella con Ernesto Rossi, Massimo Mila e Riccardo Bauer, e nel frattempo sposo' il liberalismo di Benedetto Croce.  

Restò imprigionato oltre otto anni per antifascismo. Dopo la Resistenza fu deputato alla Costituente per il Partito d'azione. Dirigente della Cgil, fu parlamentare socialista e poi senatore del Pds.

 

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