Il presidente di Italia dei Diritti: “ E’ giusto effettuare verifiche, ma non comprendo come in passato lo stesso ufficio abbia potuto omettere di sanzionare tanti abusi e illeciti”

 

 

Roma - Inizia alcuni mesi addietro la battaglia per la rotazione intermunicipale dei vigili urbani e degli uffici tecnici, portata avanti con tenacia e convinzione incrollabili dall’Italia dei Diritti e dal suo presidente, Antonello De Pierro. In breve, il principio sostenuto dal movimento, che nella sua pur breve vita si è già reso protagonista di molte iniziative in difesa dei diritti dei cittadini, è che i compiti delicati svolti dal personale di cui sopra, esigano una loro collocazione territoriale, che li renda di fatto neutrali ed imparziali rispetto al luogo ove operano.

Dopo la protesta simbolica di De Pierro, che si incatenò davanti al Comando Generale dei vigili di Roma, avvenne l’incontro con il vice comandante del corpo, Diego Porta, che manifestò in quella occasione una apertura verso la soluzione proposta. In seguito, e per mesi, L’Italia dei Diritti ha cercato più volte di ottenere un incontro col sindaco Alemanno per discutere della questione, ma i numerosi tentativi di contatto sono caduti nel vuoto finché, alcuni giorni fa, quando già si annunciavano nuove manifestazioni e proteste, la segreteria del Campidoglio ha fatto sapere di aver dato delega a riguardo all’assessore al personale, Enrico Cavallari, da cui si aspetta la conferma per un incontro.
A questo punto, si verifica un fatto singolare. Nella abitazione del presidente De Pierro, si svolgono da alcuni giorni dei lavori di ristrutturazione dell’intonaco esterno, regolarmente dichiarati, nel rispetto assoluto della legalità e in linea con la legge 626 per la sicurezza sul lavoro. Arriva sul posto un controllo da parte di alcuni vigili urbani, richiesto a loro dire da un privato, che naturalmente non può che registrare la totale deferenza nei confronti della legge. Si apre dunque lo spazio per alcuni interrogativi, dalle parole dello stesso presidente De Pierro: “Solo pochi giorni prima l’assicurazione che la questione dei vigili sarebbe stata affrontata al più presto grazie all’intervento di Cavallari, ed oggi con una celerità che definire stupefacente è riduttivo (specie se ci riferiamo al corpo vigili del XIII municipio) ecco che si presentano alla mia porta! Ovvio, non è la verifica in sé a turbarmi, chi come me rispetta rigorosamente le leggi non è della legge che si preoccupa, ma trovo che sia una bizzarra coincidenza il fatto che, dopo questa battaglia, promossa dall’Italia dei Diritti ed in cui io, in prima persona, mi sono esposto, improvvisamente questi diventino così efficienti, quando ci sono montagne di esposti e di segnalazioni che giacciono ammucchiati da secoli sulle loro scrivanie. Per di più ciò è avvenuto all’indomani di un importate traguardo raggiunto, in un momento in cui lo sforzo si sta intensificando e a seguito di una petizione che ha già permesso di raccogliere 30 mila firme. Voglio comunque credere a una coincidenza, nonostante la mole di abusi evidenti, che grazie ad atteggiamenti omissivi da parte dei vigili hanno favorito un alto numero di illeciti. Approfitto dell’occasione per ribadire che la nostra battaglia per ottenere un provvedimento che preveda la rotazione intermunicipale dei dipendenti degli uffici sopra citati continuerà senza tregua e con decisione. Attendiamo fiduciosi l’incontro con Cavallari, che dovrebbe aver luogo nei prossimi giorni, perché il mio parere è che, se si vuol salvaguardare la legalità e l’imparzialità nell’espletamento delle funzioni di istituto, nonché l'immagine del corpo stesso, non si può prescindere da tali spostamenti territoriali del personale in questione".