La bravata, poi la serata in discoteca. Colpita parrocchia di "Gesù Operaio"

Torino - È stata risolta dalla polizia, con l’arresto di quattro giovani, l’indagine sullo scoppio, la notte scorsa, all’esterno di una chiesa alla periferia di Torino, che ha danneggiato una parete dell’edificio, facendo crollare vetrate tutto attorno.
In manette quattro incensurati, tre di Torino il quarto di Volvera (Torino). All’origine del gesto non ci sarebbero vendette od altri motivi, ma soltanto una bravata prima di imbarcarsi su un bus privato che ha portato i quattro ed un’altra trentina di giovani in una discoteca vicino ad Alba (in provincia di Cuneo). I quattro sono stati arrestati all’alba, al ritorno a Torino: sono Paolo Bioletti, 30 anni, Niicola Montesano, di 24, marco Vitelli, di 27, tutti di Torino, e Roco Casazzo, 24 anni, di Volvera. Sono accusati di danneggiamento aggravato - poichè è stato preso di mira un luogo di culto - porto abusivo di materiale esplosivo ed esplosione pericolosa.
Al rientro dalla discoteca ad aspettare i quattro ragazzi c'erano gli agenti della sezione volanti della questura torinese che nel frattempo avevano ricostruito la dinamica dell’episodio. «Hanno ammesso tutto», dicono dalla Questura che precisa come non ci siano moventi legati a motivi religiosi o politici. «Si è trattato di una ragazzata fatta senza motivi particolari». L’esplosione della bomba carta ha danneggiato la chiesa parrocchiale di Gesù Operaio, in via Tollegno. I responsabili dello scoppio sono stati individuati grazie alle telecamere della chiesa e di un’industria vicina. I vetri della chiesa sono stati sbalzati verso l’esterno. «Ero in casa - racconta un residente nella zona - e poco dopo le 22:30 ho sentito un’esplosione piuttosto forte. Mi sono affacciato e ho visto del fumo uscire per qualche minuto dall’edificio».