Il piano casa potrebbe essere varato la prossima settimana attraverso un decreto legge.

 Dell'ipotesi, già caldeggiata e poi abbandonata, è tornato a parlare il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la riunione dell'Esecutivo di questa mattina. Il Cavaliere, illustrando le linee guida del provevdimento, avrebbe ribadito la necessità di un intervento rapido sul settore per far rimettere in moto l'economia partendo dall'edilizia e della possibilità di rinnovamento del patrimonio edilizio non rispondente ai più aggiornati criteri tecnologici ed energetici. Sempre la prossima settimana sarà convocata la conferenza Stato-Regioni per un «ampio confronto».
«C'è stata una discussione molto intensa e partecipata di tutti i ministri», ha sottolineato il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, precisando sui tempi che «è intenzione comunque non solo vararlo presto, ma renderlo operativo quanto prima». Il ministro avrebbe anche parlato in Consiglio della «grande sofferenza» in cui il settore dell'edilizia versa. Tutti, ha detto il ministro delle Politiche europee Andrea Ronchi, si sono espressi concordemente sul fatto che bisogna fare presto per approvare il piano casa del governo. Si sta cercando un'intesa con le Regioni: per il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto è necessario «un percorso condiviso» e una «partecipazione ampia». Lo strumento legislativo che sarà adottato (disegno di legge o decreto legge), secondo Fitto, verrà stabilito in seguito e dipenderà anche dal risultato degli incontri.
Positiva la valutazione di Umberto Bossi, che però non dà ancora il via libera definitivo della Lega: «Lo controlleremo in settimana». Bossi giudica positivo il progetto «che non riguarda chi ha costruito in modo abusivo». «Ci siamo fatti spiegare bene - dice Bossi - che il piano riguarda chi ha già costruito, chi ha bisogno di un locale in più».
Per il presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro è l'ennesimo annuncio della maggioranza. «La verità è che, finche siamo agli annunci nella maggioranza, sembra andare tutto bene. Quando si arriva alle decisioni le cose cambiano e nella maggioranza si vede più di una crepa. Siamo di fronte a una idea malsana, che nasconde una concezione dello sviluppo edilizio vecchia e sbagliata. E anche nella maggioranza se ne sono accorti».
Giudizio lapidario dal leader dell'Idv Antonio Di Pietro, per il quale il Piano Casa «è una delle trovate pubblicitarie ed elettorali di Berlusconi» che vuole così «comprare voti», invitando i proprietari di immobili a «commettere reati».

 

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