Alle porte un provvedimento d'urgenza per fronteggiare i continui episodi di morte sulle strade. Presto la revisione del codice

 

 

Arriva, a pezzi, il nuovo Codice della Strada: alcuni articoli del tanto agognato strumento di regolamentazione del settore entreranno subito in vigore per decreto legge.

 "Stiamo valutando - ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli, nel corso di un'audizione davanti alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera - se esistono le condizioni per trasformare l'articolato del comitato ristretto della Commissione Trasporti in un provvedimento d'urgenza per fronteggiare i continui episodi di morte sulle strade".
In pratica si tratta del varo di nuovi provvedimenti sul fronte della sicurezza stradale che contengono, soprattutto, un "sistema sanzionatorio più efficace" per stessa ammissione del ministro. Non solo: insieme a queste misure d'urgenza dovrebbe essere affiancata una legge delega per la revisione del codice della strada.
Ancora una volta, insomma, in tema di sicurezza stradale si ricorre allo strumento del decreto legge d'urgenza. Motivo? "Le cronache - ha sottolineato il ministro - registrano quotidianamente una frequenza di sinistri stradali con esiti molto gravi sia in termini di vite umane che di postumi invalidanti tali da qualificare detto fenomeno come una vera e propria piaga sociale. Appare di assoluta necessità e urgenza - ha quindi sottolineato - un intervento del legislatore atto ad arginare se non a reprimere tale situazione".

Il problema è che l'attuale codice della strada (vecchio di 30 anni e con un'ultima revisione di 17 anni fa) è ormai una specie di delirio di norme visto che ha subito circa 70 interventi legislativi diventando spesso incomprensibile e di difficile attuazione. Lo stesso Matteoli riconosce che "tutti queste modifiche ne hanno indebolito la struttura, per questo i tempi sono maturi per una nuova legge delega per una revisione generale del codice.
E' necessaria, ha aggiunto, "una armonizzazione delle norme e del sistema sanzionatorio". Nel frattempo si ricorre di nuovo al solito strumento del Dl, facendo salire così a quota 71 gli interventi sul codice...
Ma cosa contiene nel dettaglio il DL? Per ora tutto è avvolto nel più totale mistero, ma dalle prime indiscrezioni si sa che ci sarò un limite ancora più basso per il tasso alcolemico, sanzioni più dure per quanto riguarda la guida in stato di ebrezza, minore possibilità di fare ricorsi contro le contravvenzioni e maggiore severità nel ridare i punti della patente persi. Sale a sei mesi dagli attuali tre - per esempio - il minimo di arresto per chi guida con un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro o sotto l'effetto di droga. Ma è anche prevista l'introduzione del tasso alcolemico zero, un divieto assoluto di bere alcolici per chi ha meno di 21 anni e per chi è alla guida per lavoro (autisti, autotrasportatori).
Come alternativa al carcere, per le pene detentive previste dal codice della strada, è previsto l'affidamento ai servizi sociali per attività ''preferibilmente nel campo dell' assistenza alle vittime della strada e alle loro famiglie''. Accanto a una maggiore severità anche nella ''tabella'' delle infrazioni che fanno perdere punti della patente, il testo prevede l'introduzione di multe più alte anche per l'eccesso di velocita': per esempio, un aumento da 370 a 500 euro delle sanzioni minime per chi supera il limiti di oltre 40 kmh e meno di 60 kmh, e da 1.458 a 2.000 euro delle sanzioni massime.
Con in aggiunta la sospensione della patente da tre a sei mesi. può inoltre arrivare fino a 3.200 euro l'aumento previsto per la multa massima per chi supera i limiti di oltre 60 kmh. Prevista anche più severità nei limiti per i principianti alla guida: nel primo anno dal conseguimento della patente B il testo prevede il divieto di superare i 90 kmh in autostrada (il limite attuale è 100) ed i 70 Kmh per le strade extraurbane principali (oggi 90). Mentre sale da 50 a 55Kw/t la potenza massima delle autovetture che potranno guidare i neopatentati. Nel testo c'é forte attenzione ai giovani, con la novità della possibilità di una sorta di foglio rosa a 17 anni: la cosiddetta ''guida accompagnata'' per fare esperienza prima dei 18 anni, che ha portato buoni risultati all'estero.
Nuove regole anche per le autoscuole, con criteri più severi soprattutto nella formazione degli istruttori. E per le lezioni di guida il testo prevede, per esempio, esercitazioni obbligatorie in autostrada o strade extraurbane, e anche di notte, con un istruttore qualificato. Potrebbe essere inserito anche l'obbligo dell'esame di teoria prima del foglio rosa. Più severità anche nelle revisioni della patente.
Tra le possibili novita', anche l'introduzione sperimentale della ''scatola nera'', con dispositivi elettronici che possono servire a ricostruire la condotta di guida o la dinamica di incidenti. Il testo prevede anche, tra molte altre modifiche, il rafforzamento di progetti di educazione stradale, e nuovi criteri di ripartizione dei proventi delle multe per destinarli a interventi per la sicurezza stradale (come l'ammodernamento della segnaletica) o per rafforzare le dotazioni delle forze dell'ordine (a partire dall'acquisto di auto).
Sul testo che il ministro Matteoli intende recepire in un decreto c'é già una sostanziale unanimità in Commissione Trasporti sulle proposte principali: il lavoro è stato portato avanti come approfondimento della proposta di legge presentata a inizio legislature dal capogruppo del Pd in Commissione, Michele Meta, e che riprende la proposta in discussione la scorsa legislatura, già approvata alla Camera dei Deputati e mai portata a termine a causa dello scioglimento anticipato delle Camere.

 

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