Tradito da una visita che i parenti gli hanno fatto il 25 marzo scorso, nel giorno del suo compleanno.

Così è stato catturato sabato sera verso le 20 a Roma Giuseppe Sarno, detto "'o mussillo" di Ponticelli, 51 anni, l'ultimo boss reggente finora libero dell'omonimo gruppo camorristico attualmente più potente di Napoli, protagonista di una spietata lotta per il traffico di stupefacenti con i rivali del Mazzarella.
Gli investigatori hanno pedinato i suoi familiari e si è risaliti in breve tempo all'appartamento dove il boss si rifugiava e dal quale non è mai uscito, a viale Trastevere. Sarno era irreperibile dal gennaio 2009. Con il suo arresto si chiude il cerchio attorno ai fratelli Sarno: Ciro, detto '"o sindaco", è da tempo in carcere a Spoleto, e Vincenzo è stato arrestato dalla polizia a Napoli lo scorso primo aprile.
Giuseppe Sarno stava per lasciare Roma per un'altra destinazione. In casa le valigie erano pronte. Secondo gli inquirenti a breve si sarebbe spostato: «Si stava preparando a una lunga latitanza». Al momento della cattura il boss, pluripregiudicato, era in compagnia di sua moglie, ha tentato una vana fuga sui tetti delle case vicine ma i carabinieri del nucleo investigativo e del reparto operativo lo hanno preso. Non era armato e non ha opposto resistenza ai militari, che gli hanno così notificato la misura cautelare della casa di lavoro per due anni. Ora si trova in carcere a Regina Coeli da dove, però, sarà trasferito in un altra casa circondariale.

Il giorno del suo compleanno, il 25 marzo, i carabinieri del nucleo radiomobile hanno fermato casualmente a Roma un furgone, dove erano presenti alcuni suoi parenti. La circostanza ha insospettito i militari che hanno avviato una serie di appostamenti e pedinamenti, giungendo all'appartamento di viale Trastevere. Nei giorni successivi è stata individuata sua moglie. I militari hanno definito l'appartamento modesto. Non risulta intestato né a lui né ai familiari. Sono in corso verifiche per capire chi ha fornito al boss un supporto logistico per la sua fuga. Dentro
casa, un po' di generi alimentari e numerosi articoli di giornale sull'arresto del fratello Vincenzo.
L'appartamento era stato scelto con cura, perché consentiva facilmente la fuga da eventuali blitz attraverso i tetti delle case adiacenti.
Il clan Sarno è attualmente ritenuto il gruppo camorrista più potente di Napoli, sia per numero di affiliati che per programma criminale ed è in fase di espansione in diversi quartieri del capoluogo e in alcuni comuni della provincia partenopea. Con l'arresto del terzo fratello, il gruppo camorristico ha ricevuto un altro duro colpo da parte delle forze dell'ordine.

 

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