La psicosi degli sciacalli miete altre vittime. Ieri due persone erano finite nel tremendo ingranaggio alimentato ad arte nei giorni scorsi, quando sono state soprese con 80.000 euro in tasca.

Davanti ai carabinieri la loro spiegazione è stata però convinvente e i due sono stati subito rilasciati.
Stamattina altre quattro persone sono state addirittura arrestate e processate per direttissima, subendo l'umiliazione di passare davanti a gente inferocita che gridava "allo sciacallo".  In più si trattava di rumeni e dunque...
I fatti: a San Panfilo D’Ocre i Carabinieri avevano arrestato due uomini e due donne bloccati verso le nove, con addosso preziosi e mille euro in contanti. Refurtiva, era sembrato, prelevata dalla casa di un anziano che viveva con la badante, anch’essa romena. La donna, 45 anni, viveva a San Panfilo D’Ocre da quasi un anno e mezzo e assisteva a causa dei suoi problemi circolatori il settantenne, che, tra l’altro, non ha famiglia. La donna, secondo la ricostruzione provvisoria, poteva aver fornito le indicazioni necessarie per il colpo. I quattro sembravano in fuga. Tutti elementi che facevano scattare l'arresto.
In serata il processo per direttisima si concludeva, però,  con l'assoluzione (lo stesso pm l'aveva chiesta).  Falso allarme, quindi, e tante scuse ai quattro rumeni. Non erano sciacalli. A ben guardare, finora, degli sciacalli veri c'è solo il lontano ululato di chi ne grida al pericolo. Evidentemente per distogliere l'attenzione da altro.

 

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