«Io non sono mai stato un censore ma vedrete che stavolta voi due non andrete in onda».

Detto, fatto. Antonio Marano, direttore di Raidue, ha «congelato» l’intervista rilasciata ieri sera da Vauro e Beatrice Borromeo a Daria Bignardi per L’Era Glaciale. Vauro e Borromeo erano stati chiamati per presentare il libro Italia Annozero scritto insieme a Marco Travaglio. Marano, al termine della registrazione, ha comunicato che «nonostante i ripetuti tentativi da parte della conduttrice Daria Bignardi di riportare il discorso sul libro, gli ospiti hanno affrontato questioni politiche in un periodo di par condicio in assenza di contraddittorio».
«Era una presentazione di un libro e non la continuazione della puntata di ieri di AnnoZero» ha poi aggiunto Marano precisando che l’intervista andrà in onda dopo le elezioni «in maniera integrale, senza tagli».
Vauro, protagonista di un altro caso per le vignette sul terremoto, non vorrebbe commentare. «Di polemiche ne ho abbastanza - dice - In un’intervista si risponde alle domande ed è quello che ho fatto. Le domande erano sul libro e il libro contiene gli interventi e le vignette di tre anni di AnnoZero. Non si poteva non parlare della trasmissione». «Né io, né Beatrice abbiamo sollecitato interviste - conclude il vignettista - Se la nostra intervista ha violato la par condicio credo che le unità di misura di questa regola siano molto opinabili». Beatrice Borromeo è sulla stessa lunghezza d’onda. «Mi sono limitata a rispondere a delle domande... - dice - Nello specifico, sul “caso Noemi”, ho precisato che le insinuazioni sono state fatte dalla moglie... A quel punto Daria Bignardi ha detto “mica ci troveremo di fronte al solito problema dell’informazione”... Ho replicato che alcune trasmissioni fanno un’informazione scadente e ho portato degli esempi». «Ho detto poi - continua - che in Rai ci sono state forti pressioni per esempio in occasione della puntata di AnnoZero sui preti pedofili». Qui il colpo di scena di Marano. «È stato molto aggressivo, mi ha insultata. Ha detto che in Rai non si fanno pressioni... Poi quella frase... “Io non sono un censore ma... ”». Ma la censura è scattata.

 

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