E' un "dovere" ricordare le vittime della "cieca e crudele violenza" terrorista, come Massimo D'Antona che ha pagato con la vita il suo "generoso impegno civile".

E' quanto scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della cerimonia di commemorazione del prof. Massimo D'Antona, a dieci anni dalla tragica scomparsa, organizzata dall'Universita' "La Sapienza" di Roma, nel messaggio inviato al Magnifico Rettore, prof. Luigi Frati.

Dopo aver espresso il proprio rammarico per non poter partecipare all'iniziativa per concomitanti impegni internazionali, nel dirsi "idealmente presente", Napolitano sottolinea che "l'iniziativa è una importante occasione per rendere onore alla memoria di uno studioso che all'attivita' di insegnamento universitario ha unito una rigorosa opera di elaborazione scientifica messa al servizio delle Istituzioni democratiche".

"Egli - prosegue il capo dello Stato - ha pagato con la vita il suo generoso impegno civile, il fecondo contributo teso a favorire politiche di riforma della legislazione del lavoro. Trasmettere il ricordo alle giovani generazioni delle tante vittime della cieca e crudele violenza del terrorismo politico, è un dovere della comunità nazionale per scongiurare ogni rischio di rimozione e per riaffermare valori di dialogo e di legalità. Valori - conclude - che Massimo D'Antona ha perseguito sempre con ammirevole onestà intellettuale e passione civile".
Il Presidente della Repubblica è da ieri sera a Londra per una visita privata che si concludera' mercoledi' mattina. Il Capo dello Stato oggi sarà a pranzo con la regina Elisabetta II e nel pomeriggio prenderà la parola per un discorso all'Istituto di studi strategici internazionali.

 

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