Il Tribunale Amministrativo regionale ha riammesso alle elezioni provinciali di Savona la lista del Pdl, che era stata esclusa dalla commissione elettorale per irregolarità formali delle firme dei presentatori.

 

La lista del Pdl era stata esclusa dalla commissione elettorale perché non erano state riconosciute 503 delle 590 firme presentate, alle quali mancava l’indicazione della città in cui erano state raccolte. Insieme al Popolo della Libertà, erano state estromesse (ma poi riammesse) anche le liste della Lega Nord e della Democrazia Cristiana, a sostegno del candidato di centrodestra, Angelo Vaccarezza, e del Partito comunista dei lavoratori.

La decisione di oggi arriva dopo una serie di ricorsi, presentati dalle liste escluse, e di decisioni negative da parte della commissione centrale elettorale di Savona.

La vicenda aveva sollevato anche polemiche dopo le dichiarazioni del coordinatore regionale del Pdl, Michele Scandroglio, che aveva parlato di «complotto mediatico e dei magistrati». A Scandroglio avevano risposto con una nota i giornalisti liguri e il presidente della Anm regionale, Francesco Pinto.

Questa mattina, l’avvocato Piergiorgio Alberti per il Pdl, ha discusso il ricorso sostenendo che la lista doveva essere ammessa dall’ufficio elettorale perché la documentazione presentata era pienamente in regola. La sfida elettorale in provincia di Savona è, con quella al comune di Sanremo, la più importante in Liguria della prossima tornata amministrativa.

 

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