Roma (Apcom) - Diminuiscono gli incidenti e le vittime sulle strade italiane, ma ancora troppe vite si spengono sulle strade italiane: il rapporto Aci-Istat illustrato oggi a Roma presso l'Automobile Club d'Italia evidenzia un calo nel 2008 dei sinistri (218.963; -5,2%), dei morti (4.731; -7,8%) e dei feriti (310.739; -4,6%) rispetto all'anno precedente.

 Ma le vittime sono ancora troppe e l'Italia è ancora lontana dall'obiettivo europeo di ridurre del 50% le vittime della strada entro il 2010.

Luglio si conferma il mese "nero", sabato il giorno con più morti, le 18 l'ora critica. Di notte si verificano meno incidenti ma più pericolosi, e i week-end sono fortemente a rischio. I comportamenti scorretti e la distrazione causano oltre il 90% degli incidenti; le condizioni psicofisiche alterate da alcol o sostanze stupefacenti poco più del 3%. I giovani "under 30" sono la fascia più colpita. Il maggior numero di incidenti, morti e feriti si verifica sulle strade urbane, ma quelli più gravi avvengono sulle extraurbane. Più sicure le autostrade.

"Non raggiungeremo l'obiettivo europeo di ridurre della metà le vittime della strada entro il 2010 rispetto ai dati del 2000 - ha dichiarato il presidente dell'Automobile Club d'Italia, Enrico Gelpi - ma il calo degli incidenti registrato anche nel 2008 dimostra l'efficacia dei provvedimenti finora adottati dal Parlamento e dal Governo. Potremmo conseguire risultati migliori con un coordinamento nazionale delle varie iniziative di sensibilizzazione pubblica per la sicurezza stradale".

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