Antonino Speziale

Antonino Speziale
, imputato per la morte dell'ispettore di polizia Filippo Raciti avvenuta durante gli scontri fuori dallo stadio Massimino di Catania nel febbraio 2007, è stato condannato a 14 anni di reclusione e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici.

La sentenza è arrivata questa sera dal Tribunale per i minorenni di Catania, dopo una lunga seduta di camera di consiglio.

I giudici hanno accolto quasi completamente le richieste dei pubblici ministeri Angelo Busacca e Silvia Vassallo, che lunedì avevano chiesto 15 anni di carcere per omicidio preterintenzionale: secondo l'accusa, il giovane, all'epoca dei fatti minorenne, nel tentativo di uscire dallo stadio avrebbe spinto un sottolavello d'acciaio che a sua volta avrebbe provocato le lesioni mortali all'agente di polizia.

La difesa, invece, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco, aveva chiesto l'assoluzione, per non avere commesso il fatto o in subordine per mancanze di prova, parlando di un "buco" nel filmato che riprende gli scontri e riproponendo come le tesi alternative del "fuoco amico". «Sono tranquillissimo perché so di essere innocente», ha commentato a caldo Speziale. I suoi legali hanno annunciato il ricorso in appello contro «una sentenza errata che - hanno commentato - non sta né in cielo né in terra», sottolineando in particolare come il Tribunale abbia impedito che si acquisisse il fascicolo del pm.

Proprio oggi, per gli stessi fatti del febbraio di tre anni fa, in un altro processo davanti alla Corte d'assise di Catania, l'accusa ha chiesto la condanna a 11 anni per un altro ultras del club rossoazzurro, Daniele Micale.


Fonte