Molte le pagine di politici eccellenti già superate dal leader dell’Italia dei Diritti. Tra questi Bruno Tabacci, Giulio Tremonti, Francesco Rutelli, Leoluca Orlando, Roberto Castelli, Piero Fassino, Italo Bocchino, Franco Frattini, Massimo D’Alema, Gianni Alemanno, Gianfranco Fini e Roberto Maroni

Roma - Che l’Italia dei Diritti, il movimento extraparlamentare fondato e presieduto da Antonello De Pierro, avesse aumentato vertiginosamente i suoi consensi era chiaro ormai a tutti, anche ai più scettici. Tutto ciò nonostante il feroce silenzio censorio che da sempre viene opposto dai grandi media nazionali soffochi le denunce e le iniziative condotte a beneficio dei cittadini e che naturalmente danno fastidio alla maggioranza di governo, ma anche a chi l’opposizione dovrebbe farla nelle aule istituzionali anche se fa solo finta di esercitarla. Per fortuna la rete riesce a travalicare le montagne censorie e se la si sa sfruttare, le verità scomode che da sempre l’Italia dei Diritti e il suo presidente De Pierro cercano di portare alla luce, spesso riescono a infilarsi negli spiragli comunicativi offerti e raggiungono un discreto numero di persone. Se tutte queste persone poi riuscissero a sfruttare la rete allo stesso modo la censura sarebbe annullata e i potentati partitocratici inizierebbero a tremare. A supporto del grande incremento dell’organizzazione a tutela dei diritti individuali e collettivi dei cittadini, basta effettuare una ricerca sul gigante dei motori Google, con frase “Italia dei Diritti” rigorosamente da digitare tra virgolette, per ottenere un risultato più veritiero, per ottenere un risultato di circa 2.000.000, di gran lunga superiore a quello di molti grandi partiti presenti in Parlamento, con riferimento alla prima settimana del 2011. Sempre in relazione agli stessi parametri datari particolarmente significativo è il numero di adesioni alla pagina ufficiale del movimento http://www.facebook.com/pages/Italia-dei-Diritti/104245710918 su Facebook, in continua crescita, che si attesta su circa 26.500.

Se tutto ciò era ormai scontato, fa un certo effetto, pur se prevedibile, la crescita esponenziale di consensi del leader del movimento Antonello De Pierro, in soli cinque mesi, nella sua pagina ufficiale http://www.facebook.com/pages/Antonello-De-Pierro/129358573744920 sul numero uno dei social network, che al momento segna il numero di 10.400. Un risultato straordinario se si pensa che si attesta così al 39° posto tra i politici più amati, naturalmente secondo l’indice di gradimento sancito dalle pagine dei personaggi politici di Facebook, a capo di un movimento non presente in Parlamento col proprio simbolo, soffocato dalla censura e per di più ottenuto in pochi mesi. In questa scalata inarrestabile di posizioni sono tanti i big della politica, di consolidata fama, che sono stati scavalcati da De Pierro, un elenco troppo lungo da snocciolare. Per citarne alcuni tra i tanti, troviamo Altero Matteoli addirittura a quota 98, Marco Taradash a 145, Andrea Ronchi a 167, Pietro Folena a 183, Bobo Craxi a 213, Felice Belisario a 345, Clemente Mastella a 421, Daniele Capezzone a 453, Luigi Berlinguer a 605, Savino Pezzotta a 687, Elisabetta Gardini a 782, Bruno Tabacci a 910, Alfredo Mantovano a 982, Umberto Bossi a 1010,  Angelo Bonelli a 1029, Sergio Cofferati a 1126, Livia Turco a 1133, Teodoro Buontempo a 1271, Niccolò Ghedini a 1279, Giulio Tremonti a 1392, Oscar Luigi Scalfaro a 1428, Giovanna Melandri a 1601, Massimo Donadi a 1803, Marco Cappato a 1984, Enrico Letta a 2475, Totò Cuffaro a 2807, Claudio Scajola a 2867, Leoluca Orlando a 3014, Sergio Chiamparino a 3282, Francesco Rutelli a 3417, Roberto Castelli a 3545, Nicola Zingaretti a 3736, Oliviero Diliberto a 4165, Maurizio Gasparri a 4193, Piero Fassino a 4366, Carlo Azeglio Ciampi a 4439, Giulio Andreotti a 4503, Claudio Fava a 5110, Massimo Cacciari a 5211, Italo Bocchino a 5451, Roberto Formigoni a 5640, Massimo D’Alema a 5722, Franco Frattini a 5742. Salendo di qualche posizione troviamo inoltre Gianfranco Fini e Gianni Alemanno rispettivamente a 6374 e 6391 e ancora Raffaele Fitto a quota 6682, Mercedes Bresso a 7731, Roberto Fiore a 7865, Gianfranco Miccichè a 8418 e Roberto Calderoli a 8872, fino a giungere al ministro dell’Interno Roberto Maroni a10.129, a Paolo Ferrero a 10165 e a Rita Borsellino a 10180, staccati di pochissimo dal leader dal numero uno dell’Italia dei Diritti.

Senza scomodare Nichi Vendola, Silvio Berlusconi, Antonio Di Pietro e Luigi De Magistris, che guidano senza rivali questa speciale classifica, sono tanti i rappresentanti politici che attualmente precedono di poco De Pierro, che con questa velocità di progressione non dovrebbe avere grossi problemi a superarli in un lasso di tempo non molto lungo. Tra questi campeggiano nomi importanti come Dario Franceschini, Ignazio Marino, Anna Finocchiaro, Fausto Bertinotti, Marco Pannella, Rosy Bindi, Roberto Cota, Renata Polverini, Giorgia Meloni, Giuliano Pisapia, Alessandra Mussolini e Pier Ferdinando Casini, molti dei quali hanno aperto tra l’altro la loro pagina da lungo tempo.