Forte segnale politico di Luisa Sallustio che rivendica il diritto alla consultazione democratica e denuncia mancanza di trasparenza nel partito locale

 

Ariccia - Sale il termometro elettorale ad Ariccia, dove la consigliera di maggioranza Luisa Sallustio si è dimessa nei giorni scorsi dalla carica di presidente del consiglio comunale. 

Alla base della scelta politica, gli ultimi accadimenti che hanno visto protagonista la segreteria cittadina del Pd che, in controtendenza rispetto all'auspicio espresso dal premier Matteo Renzi, ha dichiarato di non voler ricorrere alle primarie per la definizione del nome del candidato alla carica di sindaco.

Ci ha pensato però l'ormai dimissionaria Sallustio a chiarire alla cittadinanza il vero scenario politico che si nasconde dietro la decisione del suo partito.

Senza giri di parole, l'esponente del consiglio comunale ha denunciato pubblicamente la condotta assai poco trasparente del segretario del Partito Democratico di Ariccia, resosi autore di un'iniziativa di raccolta firme dai contorni poco chiari che, di fatto, ha privato gli elettori del diritto alla consultazione democratica per la scelta del candidato sindaco di centrosinistra, in barba all'indirizzo politico espresso dal Pd nazionale.

La segreteria cittadina, infatti, avrebbe già pronto il nome del suo candidato.

Le parole della Sallustio arrivano dure come macigni sulla gestione pre-elettorale del suo partito, gestione che stride fortemente con l'atteggiamento corretto e trasparente della stessa che, al contrario, ha di recente raccolto il suo onesto 20% di firme, necessario alla sua partecipazione alle primarie cittadine.

"Cittadini di Ariccia — tuona Luisa Sallustio attraverso il manifesto fatto affiggere in città —, che in buona fede avete firmato per il rinnovo della tessera del Pd o a sostegno di un’eventuale candidatura del segretario, siete sicuri che la vostra firma sia servita proprio a questo? Siete consapevoli di esser stati privati del democratico strumento delle primarie?”.

Sicuramente, a rimetterci è stato l'assetto democratico del comune castellano. Di certo, non la determinazione di un'amministratrice locale seria e competente che continuerà la sua battaglia in nome dell’etica e della trasparenza per il bene di Ariccia e nonostante  "i soliti noti".