È stata presentata a Roma l’opera prima della brava giornalista del Messaggero

Roma – Nei giorni scorsi, nella suggestiva cornice della Galleria La Nuova Pesa di Via del Corso, gestita da Simona Marchini, si è tenuta la presentazione dell'atteso romanzo d'esordio della redattrice del Messaggero Lucilla Quaglia dal titolo “L’uomo che non c’era”, edito dal gruppo Albatros.

Il libro, dall'omonimo titolo della celebre pellicola dei fratelli Cohen, non si ispira alla storia del noto lungometraggio in bianco e nero, ma ci propone una vera e propria cronaca romana della vita di tre differenti generazioni novecentesche emblematicamente rappresentate da altrettante donne: Gorizia, Anna e Sveva. Tre stupendi personaggi femminili, uniti da un legame profondissimo ma segnato dalla grave assenza di un marito, padre e nonno che il destino ha loro negato. Un uomo misterioso e sconosciuto, a cui la ribelle ed irrequieta Sveva intende, a tutti i costi, dare un nome per riscoprire le radici della sua famiglia. Un modo per consentire a sé stessa e sua madre Anna di chiudere, una volta per tutte, con il passato ed aprire finalmente un nuovo capitolo della loro vita. La ragazza inizia così, scavando nella memoria dell'amata nonna Gorizia, un'intensa ricerca della verità, che la porterà a scoprire inaspettate e sconvolgenti realtà le quali, tuttavia, non basteranno a cancellare il dolore di una famiglia abbandonata.

Una vicenda toccante, in grado di farci ritrovare il valore di sentimenti importanti e sempre attuali, sullo sfondo di un secolo di storia italiana: dalla Seconda Guerra Mondiale fino ai giorni nostri, in una girandola di continui salti temporali ed avvincenti colpi di scena fino al momento in cui il mistero del giallo verrà svelato.

Una lettura, dunque, estremamente emozionante, valorizzata da uno stile narrativo fluido e chiaro, semplice ma al contempo raffinato, impreziosito da minuziose sequenze descrittive che disegnano l'intramontabile fascino di una Roma senza tempo.

Ricco il tavolo della presentazione, coordinato dalla giornalista del tg3 Lazio Stefania Giacomini,

con interventi di Carlotta Tedeschi del Gr1 e del presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale, Federico Mollicone. Letture a cura della stessa Marchini e dell’attore Giuseppe Zeno, protagonista di tante fiction televisive.

Ad applaudire il testo, tanti personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e delle istituzioni tra cui il direttore delle scenografie del Teatro dell’Opera Maurizio Varamo, la principessa Irma Capece Minutolo, l’attore Vincenzo Bocciarelli, la presidente ed il direttore generale di Marevivo, rispettivamente Rosalba Giugni e Carmen di Penta, il regista Pierfrancesco Campanella, il direttore di Italymedia.it, già direttore responsabile e voce storica di Radio Roma e presidente del movimento extraparlamentare Italia dei Diritti Antonello De Pierro, il press-agent Emilio Sturla Furnò, il presidente Club Passione Rossa Fabio Barone,  il make up artist Gennaro Marchese, il maestro d’armi Renzo Musumeci Greco, il critico Andrea Menaglia e il maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli.