Barina, Alberto
GLI
UOMINI A FARFALLA
Li vedi in questi
corridoi,
mentre rilasciano sorrisi bianchi
che già sembrano antichi;
volti scavati fino all’iride degli occhi.
E’ il male che
parla, che ha appetito,
che macera dentro come foglie
e percuote nidi di ruggine nel suo strenuo letargo.
Sono uomini come farfalle,
volano di parola in parola
le parole degli altri.
di silenzio in silenzio;
nutrendosi del nettare di fiori di vetro,
che come spranghe di ferro,
rilasciano speranze
di primavere calde e sdentate
nel sangue.
Uomini a scomparsa
dietro paraventi di buio,
che non contano più
gli anni, i capelli, le forze che perdono.
Uomini incerti nell’essere
crisalide
o in un riflesso d’ali,
possibilmente guerriere,
per la punica lotta
tra l’eco sordo di un tunnel ed un centimetro di luce.
Gli uomini a farfalla
li vedi in queste camere di vita a smarrire,
aggrappati ad una chemioterapia
che ne prosciughi anche l’anima.
Alberto Barina
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