Buzziol, Jgor
Roma
piange ancora
Roma piange ancora,
e lei la mia amante inesistente
s’innalza davanti a me.
Lei con il corpo ed
i suoi capelli
Riempiono il vuoto, lo spazio ed il tempo.
Lei che mentre parla
s’addormenta e mentre sogna
s’innamora, si spoglia e si concede.
Lei la mia amante
senza nessun pudore
mi prende e nel bacio perpetuo
mi ritrovo a sognarla.
Tu, che ora leggi,
tu non sei lei,
perché pensieri e negazioni
ti distruggono e ti lacerano l’anima.
Ma io ti scoprirò
E con mano ferma ti strapperò
le vesti del cinismo
e della realtà
E ti porterò con me.
In letti di rose c’ameremo.
Ed i nostri corpi suderanno rose e figli.
Buona notte mia amante
perpetua.
Di giorno corpo e di notte pensiero.
lo che potrei ucciderti
dal troppo amore
mi fermo, guardo dalla finestra
Per capire che
Roma piange ancora.
Jgor Buzziol
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