<<Questo
è un pronto soccorso, non siamo a Lourdes!>>
E' questa la frase pronunciata dai veterinari "assassini",
contro i quali Remo Girone punta il dito, dopo aver assistito impotente
alla morte della sua gattina Lilli. E ci presenta Yoshi, dono di Simona
Izzo
di Patrizia
Notarnicola
Riuscireste
ad immaginare Tano Cariddi, il cattivo de <<La Piovra>>,
intenerirsi di fronte ad un cucciolo? Quel che è certo è
che, fuori dai panni del più celebre dei personaggi da lui interpretati,
lo sguardo di Remo Girone si illumina mentre tiene in braccio Yoshi,
un' elegante e ritrosa micia persiana che si mostra a noi per pochi
istanti e poi torna a nascondersi chissà in quale angolo di casa
del famoso attore. Nato in Eritrea ma ormai da tantissimo tempo in Italia,
Girone è apprezzato dal pubblico non solo per la sua bravura
ma anche per l'attenzione ad alcune battaglie sociali, come quella contro
la pena di morte che lo ha spinto ad accettare il ruolo di protagonista
nel lungometraggio <<La goccia>>, dell'esordiente regista
siciliano Lanzafame. Della sua sensibilità ci dà ancora
una volta prova sostenendo la petizione per la istituzione del pronto
soccorso veterinario gratuito.
Remo, cosa
l' ha convinta ad aderire alla nostra iniziativa?
Io ho perso una gatta, una piccola siamese, al pronto soccorso di via
Gregorio VII, a Roma, dove l'avevo portata perché aveva avuto
un malessere. Qualche anno fa ci fu nelle nostre campagne una "invasione"
delle cosiddette processionarie. La nostra Lilli aveva probabilmente
leccato una pianta intaccata da qualcuno di questi insetti. Ma questo
lo abbiamo scoperto dopo. Infatti al pronto soccorso i medici ogni giorno
cambiavano cura e davano motivazioni diverse. Alla fine la gattina è
morta soffocata.Quando ci siamo lamentati, a mia moglie Vittoria è
stato risposto: <<Non siamo mica a Lourdes>>. A me: <<Cosa
pensa che succeda di diverso negli ospedali per gli esseri umani?>>.
Una cosa tremenda! Per questo mi sembra che sia bella la vostra idea
di un pronto soccorso istituzionale e gratuito per aiutare gli animali
e le persone che li amano davvero ma non hanno abbastanza soldi per
le loro cure.
Quanto
tempo è stata con voi Lilli?
Circa un paio d'anni. A distanza di tempo mi ha commosso scoprire un
punto della casa, dietro una pila di dischi, dove nascondeva i suoi
"giocattoli": tappi di sughero, pezzi di filo o altre cose
di questo tipo. Dopo questa esperienza Simona Izzo, che ne era venuta
a conoscenza, mi ha regalato immediatamente un altro gatto, una piccola
persiana nera. Questo ha fatto sì che io continuassi ad avere
animali. Non ne avrei più presi per quanto avevamo sofferto in
quella occasione.
Si può
voler bene ad un animale tanto quanto ad una persona?
Senza dubbio.Io ho addirittura un problema con le persone delle produzioni
con cui lavoro per questa ragione. Ogni volta che giriamo fuori Roma
chiedo sempre un albergo dove posso portare Yoshi. Fortunatamente anche
nel nostro ambiente mi capita spesso di incontrare molti amanti degli
animali che mi capiscono, che non mi considerano stravagante. Ho sempre
il ricordo di Giampaolo Cresci che è stato direttore del teatro
dell'Opera ed è morto qualche anno fa. Quando organizzava la
stagione operistica estiva alle Terme di Caracalla, in una serata particolare
permetteva ai proprietari di animali di portare all'opera i loro cani
e i loro gatti.
Noi sosteniamo
la petizione, oltre che per andare incontro alle persone indigenti,
anche perché crediamo nella pet- therapy, essendo convinti che
gli animali aiutino ad affrontare meglio le malattie.Io so che anche
lei per un periodo ha avuto problemi di salute. La vicinanza di un animale
le è stata di conforto, di aiuto?
Sono stato male in un periodo in cui non avevamo animali ma condivido
questo pensiero. Per esempio, per i malati di cuore, il cane è
una buona medicina perché li costringe a fare salutari passeggiate.
Quando si accarezza un gatto, si prova una grande sensazione di rilassatezza.
Sono sicuro che ciò aiuta a combattere l'ipertensione. I gatti
sono molto affettuosi, al contrario di quello che si dice. Anzi, le
coccole le pretendono.
Quest'estate
si è registrato un aumento del 20% nel numero degli abbandoni,
nonostante gli appelli televisivi. Riesce a spiegarsi come faccia ad
abbandonare un animale chi lo ha avuto in casa con sé?
E' un malcostume. Io conosco un signore che ha una tipografia. Ha una
famiglia piuttosto numerosa. I suoi figli lavorano con lui.Ha tanti
nipoti. Eppure è stato l'unico a non fare vacanza perché
era il solo che poteva occuparsi del loro cane. Capisco che in Italia
siamo male organizzati da questo punto di vista. In tanti Paesi ci sono
alberghi attrezzati ad ospitare gli animali dei clienti. Da noi solo
pochi lo fanno e, naturalmente, sono superprenotati. Consiglio agli
albergatori di provvedere. E' una iniziativa di sicuro successo, a patto
di non far levitare troppo i prezzi.
Come si
può prevenire il fenomeno dell'abbandono?
La gente bisogna che si renda conto di quello che fa. Se compra o per
altre vie accoglie in casa un cane, deve essere consapevole che questo
va poi seguito. Non si prende con sé un animale per divertircisi
una parte dell'anno e poi al momento delle vacanza lasciarlo per strada!
Si rinuncia eventualmente alle vacanze o, prima ancora, a prendere l'animale.
Mi ricordo un episodio verificatosi a Palermo dove ero in tournèe.
Insieme alla compagnia andavamo a mangiare in un ristorante notturno.
Lì davanti c'era un cane in una strada molto trafficata. Abbaiava
ogni volta che passava una macchina e non si faceva avvicinare da nessuno.
I proprietari del ristorante mi hanno raccontato che quattro-cinque
mesi prima il suo padrone lo aveva abbandonato facendolo scendere dalla
sua vettura in quel punto e da allora il cane lo aspettava senza allontanarsi
o farsi avvicinare da altri.
Nelle grandi
città italiane spesso i più poveri che chiedono le elemosina,
soprattutto persone dei campi nomadi, sono accompagnate da animali.
Pensa che si possa parlare di "sfruttamento degli animali nell'accattonaggio"
per intenerire la gente?
Bisognerebbe valutare caso per caso. In Francia ho conosciuto un tipo
straordinario. Un artista di strada che si veste in stile settecentesco.
Lavora con tre gatti giocolieri che fanno tutto quello che lui dice.
Il che è impressionante perché io penso che i gatti siano
gli animali più difficili da addestrare (l' ho potuto riscontrare
lavorandoci al cinema; i cani al contrario sono più bravi degli
umani nel seguire le indicazioni del regista). Probabilmente quell'artista
francese si procura di che vivere in questo modo ma i suoi gatti sono
tenuti bene.
Chi invece
sicuramente non ama gli animali sono gli organizzatori di combattimenti
clandestini
Lì si deve parlare di delinquenza.E' proprio di questi giorni
la notizia del ritrovamento sulla via Tiburtina a Roma di un luogo di
combattimenti clandestini, circondato da un campo di marijuana, il tutto
gestito da un ex pugile. Per portar via gli otto cani addestrati alla
ferocia i carabinieri hanno dovuto addormentarli per non essere aggrediti.
Sono criminali sia coloro che li organizzano sia quelli che ci scommettono
sopra. Se ne deve occupare la legge.Ma tante volte sbaglia anche chi
gli animali li ama.
Cosa intende?
Per esempio da noi non bisognerebbe comprare una aski. D'estate questi
cani abituati al freddo soffrono troppo. Come gli orsi allo zoo.
Prima ancora
che comprarli, possiamo fare una passeggiata in un canile.
Sono d'accordo. Ma io conosco anche persone che amano cani e gatti,
li fanno figliare e poi vendono i cuccioli, rimanendovi affezionati.
Continuano ad andarli a trovare. A volte una garanzia dell'amore per
un animale può essere il fatto d'averlo comprato. Se hai speso
una cifra ed hai voluto proprio quello, è più difficile
che lo abbandoni. Ci sono persone che hanno trovato un animale per strada
e poi se ne disfano dopo un po': <<Tanto era abbandonato
>>
dicono. Non è giusto! Tutti gli eccessi non sono giusti.
Vuol dire
che nel rapporto con i nostri animali dobbiamo essere saggi come con
le persone?
Esatto. Per esempio, anche provvedendo al tatuaggio indolore per riuscire
a ritrovarlo il cane se malauguratamente lo perdiamo. L'amore eccessivo
è indubbiamente un sentimento migliore dell'odio, ma anche nei
rapporti con gli animali ci vuole un certo equilibrio, come in ogni
aspetto della vita. Ricordate l'episodio di quell'uomo che sembrava
buonissimo perché, distrutto dal dolore per la morte del suo
cavallo,lo aveva addirittura seppellito nel suo giardino ma che, qualche
tempo dopo, per altri motivi, ha ammazzato la moglie?
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LA POESIA I GIUSTI DI JEORGES LOUIS BORGES
Poesia
- "I GIUSTI"
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GLI SPOT DI REMO GIRONE
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1 (Invito a firmare la petizione)
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2 (Contro l'abbandono)
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3 (Invito a tatuare i cani...)
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4 (Invito a trattare bene i vostri animali...)