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Finalmente uno spettacolo fresco, gradevole, spensierato, senza pretese “intellettualoidi” ed al riparo da messaggi più o meno impegnati da “lanciare”!

Stiamo parlando della commedia musicale in due tempi “L' amore per bene e per male” (I figli di Roma), attualmente in scena al Teatro Anfitrione di Roma, con protagonisti i bravi Stefano Antonucci e Sabrina Crocco.

Scritta da Silvestro Longo, con musiche originali di Alberto Laurenti e coreografie di Claudio Meloni, che ne cura anche la regia, la performance teatrale è imperniata su alcuni “mitici” personaggi della Roma dei tempi andati e consegnati alla storia: il boia Mastro Titta, lo “sciupafemmine” Giggi il Bullo ed il comico Ettore Petrolini.

Tutte figure “sopra le righe”, presentate però in una chiave più “umana” che ne svela inediti ed inaspettati lati di fragilità.

Apprezzata l'idea di evitare rievocazioni storiche già viste, puntando invece su una ricercata originalità in grado di rapire l'attenzione del pubblico. Gli spettatori assisteranno, infatti, a vicende con epiloghi per nulla scontati, ma sapientemente insaporiti ed arricchiti dalla fantasia dell’autore che, senza esitazioni, mescola tradizione e “licenze poetiche” in una gradevole simbiosi dalla quale scaturisce uno stuzzicante effetto di insieme.

Applauditissimo il corpo di ballo composto prevalentemente da bellissime ragazze: alte, slanciate e cariche di vitalità, in grado di trasmettere un'energia ed una positività che, in un simile momento storico, intriso, per la gente comune, di difficoltà di ogni tipo, sono sempre gradite.

Ben vengano, dunque, iniziative come questa portata avanti, con coerenza e determinazione, dal coraggioso impresario Tom Del Monaco, che da anni prosegue su questa piacevole linea.