VetrinaCinema
a cura di Alessio Sperati
  


ARCA RUSSA
Regia: Aleksandr Sokurov
Fotografia: Tilman Büttner
Cast: Sergei Dreiden, Mariya Kuznetsova
Genere: drammatico
Distribuzione: Mikado
Giudizio:
* * * * *

Un aristocratico francese del XIX secolo esplora il palazzo dell' Hermitage di San Pietroburgo, incontrando figure storiche degli ultimi tre secoli.

 

"Tutti conoscono il futuro, ma nessuno conosce il passato…siamo destinati a navigare eternamente, a vivere eternamente". Il monito dell' ignoto narratore di questa fiaba innovativa e geniale, ci confonde con la sua profondità e l'ermetismo del suo significato. Aleksandr Sokurov ci prende per mano, conducendoci attraverso un monumento vivente, un luogo che 'odora' di storia e tradizione, dove note celestiali risuonano tra le immense sale adornate di affreschi ed olii celebri. Il regista stesso proclama la sua intenzione di girare un film per l' Hermitage e sull' Hermitage, un luogo che compirà il suo trecentesimo compleanno nel 2003 e che nell'immaginario collettivo ha ormai assunto le caratteristiche di un'entità vivente. Come tale il museo dell' Hermitage è considerato il custode della tradizione di un popolo e come una simbolica Arca di Noè, ha lo scopo di difendere questa tradizione dalle interperie del tempo custodendo e conducendo i suoi tesori per le future generazioni. "Solo attraverso l'arte, la cultura, la musica e la letteratura possiamo trovare un punto di ancoraggio per il futuro" afferma il regista. Ecco che il palazzo degli Zar manifesta la propria anima, materializzando i fantasmi del suo passato, donando nuova vita ad eventi che hanno condizionato la storia della Russia: le figure di Pietro il Grande, Caterina II, la visita dell' ambasciatore di Persia ed il favoloso ballo del 1913.

Ma Arca Russa non è soltanto tradizione, ma anche innovazione: è il primo film russo girato interamente in digitale e, quel che più impressiona, girato in un unico piano sequenza in soggettiva che dura quanto tutto il film, 90 minuti!! Lo stesso Tarkovsky, che riprese per ore un uomo durante il sonno senza mai tagliare, considerò la sua esperienza in modo goliardico, non immaginandone la realizzazione in un eventuale cortometraggio articolato. Tarkovsky, Welles e Kubrick, quali pionieri di questa dimensionalità temporale, sarebbero stati lieti di utilizzare le moderne innovazioni al servizio della cinematografia.

Sokurov lo ha fatto ed ha trasformato una Sony HDW F900 nell' occhio dello spettatore attraversando 35 stanze e fotografando quasi 850 comparse in movimento simultaneo: il tutto in un unico giorno, anzi in 90 minuti.

Arca russa unisce innovazione e rievocazione in un unico capolavoro artistico di rara bellezza, una pietra miliare per i libri di testo ed un passo avanti nel processo innovativo della settima arte.


 

 


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