Danza
di sangue (The Dancer Upstairs)
Dal
libro di Nicholas Shakespeare, l'opera prima di John Malkovich dietro
la macchina.
Fuori
dai canoni e lontano da Hollywood, John Malkovich si fa interprete nuovo
di un romanzo intenso, quello omonimo di Nicholas Shakespeare, e lo esprime
visivamente nel modo più autorialmente europeo possibile, trapiantando
in un altro loco sudamericano la guerra sociopolitica deiPeruviani di
"Sendero Luminoso". Vediamo allora cani e galline kamikaze,
bambine adescatrici e spietate assassine, bambini di sei anni farsi esplodere
gridando "viva la revoluciòn!". È il crescendo
di un clima di terrore e violenza scoppiato in un paese dell'America Latina
sotto l'egida di un fantomatico esponente della rivoluzione maoista, Ezequiel.
La risposta dell'esercito crea una situazione di panico diffuso. All'interno
di un contesto difficile come questo, dove anche per il poliziotto Agustin
Rejas (Bardem) è difficile trovare una dimensione, una storia d'amore
sembra interrompere l'ineluttabile danza di sangue. Laura Morante interpreta
con la sua tachicardica dialettica un personaggio che appare come un quadro
appeso in un carcere minorile, un individuo volutamente fuori luogo, che
sembra
non vedere la morte che la circonda, ma in realtà ne è seriamente
ed emotivamente coinvolta. Gli spazi autoriali che nel film si vengono
a creare hanno spesso il sapore di autenticamente e forzatamente ricercato
anche per ciò che riguarda i ritmi interni al film. La crudezza
del tema trattato non può far arricciare il naso: colpisce la scabrosità
delle immagini di animali scuoiati o impiccati a lampioni, o il riutilizzo
di motti cari al nazismo come "quando sento parlare di cultura, corro
a prendere la pistola". Interessante per le connessioni simboliche
che inevitabilmente suscita, la scena in cui Bardem guarda la figlia danzare
avvolta in un flebile e delicato vestito di tessuto rosso porpora, quasi
a far capire quanto il terrore e la violenza possano venir camuffati dietro
mentite spoglie, delicate, fuorvianti e letali. Da un tipo come Malkovich
ci si aspettava qualcosina di più, ma se ha deciso di percorrere
questa strada, riponiamo in lui la massima fiducia per un florido futuro
creativo, sperando ancor di più di trovarlo da entrambi i lati
della macchina da presa.
Cast
artistico
Javier
Bardem - Agustin Rejas
Juan
Diego Botto - Sucre
Laura
Morante - Yolanda
Elvira
Mìnguez - Llosa
Abel
Folk - Ezequiel Durán
Dati
Tecnici
Regia:
John Malkovich
Fotografia:
José Luis Alcaine
Soggetto:
Nicholas Shakespeare
Sceneggiatura:
Nicholas Shakespeare
Montaggio:
Mario Battistel
Produzione:
Andrés Vicente Gòmez
Produzione
esecutiva: Lianne Halfon
Musica:
Alberto Iglesias, Pedro Malgheas
Scenografia:
Pierre-François Limbosch
Costumi:
Sabine Daigeler
Suono:
Paolo Amici, Marco Marinelli, Massimo
Marinelli
Produzione:
Antena 3, Via Digital, Lolafilms, Mr.Mudd
Origine:
Spagna / USA
Distribuzione:
Fox Searchlight Pictures
Durata:
124'
Formato:
35 mm
Aspect
Ratio: 1.85:1
Genere:
Drammatico
Uscita
nazionale: 10 Gennaio 2003
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