Ricordati
di me
Un
affresco di famiglia reso con un sapiente equilibrio tra narrazione e
stile registico
di
Natalia Sangiorgi
Ricordati
di me è un affresco di famiglia, ben congeniale allo stile
del
giovane regista Gabriele Muccino che (di)mostra di aver raggiunto un sapiente
equilibro tra narrazione e stile registico. Il film italiano più
atteso della stagione (insieme a La finestra di fronte di Ferzan
Ozpeteck) mette in scena la solitudine e l'incomunicabilità dei
quattro protagonisti: Carlo, Giulia e i due figli Valentina e Paolo. Quattro
monadi che girano attorno alla vita, incapaci di comunicare e, paradossalmente,
alla ricerca spasmodica di conferme dagli altri, attraverso la domanda
ricorrente "ma tu come mi vedi?", un bisogno che riaffiora nella
citazione di Hegel, espressa da Alfredo (interpretato da un ispirato Gabriele
Lavia):"La profondità di un uomo si vede dalla sua superficie".
Questo irrefrenabile bisogno di affermare la propria (in)attitudine a
vivere li spingerà a finte soluzioni: Carlo, scrittore fallito
costretto a lavorare in una finanziaria, cercherà il riscatto in
un amore giovanile; Laura, insegnante di liceo frustrata riprenderà
a recitare in teatro, sua vecchia passione; Paolo supererà le proprie
inibizioni sessuali e sentimentali; Valentina riuscirà a procurarsi
"i contatti giusti" per sfondare come soubrette televisiva.
Quattro mondi differenti
e lontani che non si incontreranno mai, resi visivamente dal regista attraverso
l'uso del montaggio parallelo e della stadycam che dona al film ritmo
e tensione. Il film sembra suggerire che per Carlo, Giulia, Paolo e Valentina,
parafrasando il romanzo di Milan Kundera, la vita è altrove: un
altrove che, però, non riusciranno a raggiungere. Un falso movimento,
dunque, che condanna i protagonisti a rimanere nello stesso posto, malgrado
tutto. Buona la direzione degli attori e la prova dell'esordiente Nicoletta
Romanoff (Valentina) che interpreta il personaggio più crudele
e sincero, pronto a sacrificare la famiglia, l'amore e l'amicizia pur
di arrivare a realizzare il suo sogno: lavorare in televisione. Muccino
focalizza lo sguardo su divi e divette che popolano la scena televisiva
attraverso una critica sottile, priva di pregiudizi e lontana da facili
generalizzazioni.
Cast
artistico
Fabrizio Bentivoglio
- Carlo Ristuccia
Laura Morante
- Giulia Ristuccia
Nicoletta
Romanoff - Valentina Ristuccia
Silvio
Muccino - Paolo Ristuccia
Monica
Bellucci - Alessia
Gabriele
Lavia - Alfredo
Enrico
Silvestrin - Stefano Manni
Silvia
Coen - Elena
Alberto
Gimignani - Riccardo
Pietro
Taricone - Paolo Tucci
Giulia
Michelini - Ilaria
Stefano
Santospago - André
Maria
Chiara Augenti - Anna Pezzi
Dati
Tecnici
Regia:
Gabriele Muccino
Fotografia:
Marcello Montarsi
Soggetto:
Gabriele Muccino
Sceneggiatura:
Gabriele
Muccino, Heidrun Schleef
Montaggio:
Claudio Di Mauro
Produzione:
Domenico Procacci
Produzione
esecutiva: Luigi Lagrasta
Musica:
Paolo Buonvino
Scenografia:
Paola Bizzarri
Costumi:
Gemma Mascagni
Suono:
Robert Fernandez, Joel Iwataki, Arnold
Finklestein
Produzione:
Miramax, Lions Gate, Handprint Entertainment,
Trimark Pictures
Origine:
USA / Canada
Distribuzione:
Buena Vista International Italia
Durata:
118'
Formato:
35 mm
Aspect
Ratio: 1.85:1
Genere:
Drammatico
Uscita
nazionale: 17 Gennaio 2003
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