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Regia: Jon
Turteltaub
Cast: Nicolas Cage, Diane Kruger, Harvey Keitel, Jon Voight
Genere: Avventura
Distribuzione: Buena Vista International
Giudizio: * |
Da sei
generazioni la famiglia Gates è alla ricerca del leggendario tesoro
dei templari. Si dice che questo tesoro, considerato uno dei più
grandi della storia, sia stato nascosto da alcuni illustri massoni proprio
negli Stati Uniti. La ricerca abbandonata dal padre Patrick (Jon Voight),
viene continuata dal figlio Ben Gates (Nicholas Cage) il quale scopre
che la mappa che conduce al tesoro si trova sul retro della Dichiarazione
d’Indipendenza.
Per quanto desideri il tesoro, Ben non è disposto a rischiare di
danneggiare il prezioso documento storico ma il suo ex-socio Ian (Sean
Bean), privo di scupoli, non è dello stesso avviso.
Nella speranza di precedere il suo rivale, il giovane Gates dedica anima
e corpo a organizzare il furto perfetto. In questa avventura potrà
contare sull’aiuto di Riley (Jastin Bartha), un mago della tecnologia
e su quello involontario della seducente direttrice degli Archivi Nazionali
di Washington Abigail Chase (Diane Kruger). Ottenere la Dichiarazione
d’Indipendenza non è che il primo passo di un lungo viaggio
attraverso gli Stati Uniti tra codici ed enigmi che condurrà al
prezioso tesoro.
Da tempo il pubblico aveva sete di avventura, enigmi e misteri. Soprattutto
di quelli che hanno a che fare con la massoneria e i templari, come testimonia
il successo planetario del “Codice Da Vinci” di Dan Brown.
Tuttavia “Il Mistero dei Templari”si discosta molto da film
d’avventura come “Indiana Jones e i predatori dell’arca
perduta”. Nessuna location esotica, nessun eroe affascinante. Il
“mistero” e l’avventura nascono da un diverso sguardo
su oggetti comuni (come una banconota da cento dollari) e su alcuni dei
più famosi monumenti americani. Jon Turteltaub, regista del film
spiega: “ la nostra storia, pur essendo frutto della fantasia, incorpora
costantemente elementi della realtà. Gli indizi emergono da documenti
storici autentici e da monumenti che tutti conoscono; le congetture si
sviluppano su modelli ed elementi davvero esistiti. Tutto ciò rende
la storia più intrigante per il pubblico, poiché ne può
condividere il mistero”.
Questo naturalmente vale per uno spettatore che nutre una smodata passione
per la storia stelle e strisce. Gli enigmi escono difficilmente dal contesto
americano-centrico in cui si trovano ed essendo più basati sull’erudizione
che sulla logica possono risultare perfino noiosi.
In tema di noia, sono da segnalare anche i dialoghi che quando non sono
inutili sono delle sviolinate sulla Dichiarazione d’Indipendenza
e sui grandi della storia americana.
In sintesi, lo spettatore rischia di sentirsi tradito entrando in sala.
Il titolo originale “National Treasure” (Tesoro Nazionale)
era sicuramente più appropriato. “Il Mistero dei Templari”
evoca aspettative che non vengono poi mantenute. Di fatto è come
se fosse il contenitore di due film incompleti: il primo racconta un classico
“furto impossibile” con tutte le convezioni del caso ma, che
per sua sfortuna, non nulla a che vedere con “Ocean’s eleven”;
il secondo invece è “una caccia al tesoro” piuttosto
prevedibile alla quale manca il senso di mistero che caratterizza questo
tipo di pellicole. Ad unirle è la convinzione del personaggio di
Ben Gates che sia giusto fare cose apparentemente sbagliate per un nobile
fine e la storia tra il personaggio di Cage e quello della Kruger.
Il “Mistero dei Templari” esce il 7 dicembre in Italia. Negli
Stati Uniti, in due settimane ha incassato quasi 90 milioni di dollari.
Laura Nuti
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