VetrinaCinema
a cura di Marzia Serra e Marco Molle
   
L’Odore del sangue
L’astrattezza vulnerabile della ragione

di Marco Molle

odore del sangueCarlo, scrittore e inviato di guerra sulla cinquantina, è sposato con Silvia, ma, in virtù di una concezione aperta della vita coniugale, intrattiene nel contempo una relazione vivace, non solo sessualmente, con la giovane compaesana Lu’; quando non abita in campagna raggiunge la moglie, la quale, abitando a Roma, non rinuncia a vivere, a sua volta, dei flirt occasionali. Tra i due coniugi c’è comunque affetto e intimità, e, latente, il risentimento da parte della donna per i lunghi periodi di distacco che le idee libertarie del marito hanno imposto alla loro vita di coppia. Questo equilibrio rivela tutta la sua fragilità quando Silvia comincia a frequentare un neofascista romano, dai modi aggressivi ed impulsi autolesionistici, ben più giovane di lei. Carlo, infatti, è da subito preoccupato per il modo stranamente remissivo con cui la moglie, per sua stessa ammissione, ha intrapreso la nuova tresca: una preoccupante arrendevolezza alla prepotenza del partner che la porterà a praticare, progressivamente, la sodomia, il sesso di gruppo e, addirittura, la prostituzione.
L’idillio con Lu’ è ormai precario, e la partenza della ragazza per motivi di lavoro non fa che anticiparne l’inevitabile fine. L’inquietante e ancora sconosciuto amante della moglie, riempie ormai i pensieri di Carlo, mai turbato dai precedenti adulteri della donna, con i caratteri di una vera ossessione; ciò lo porterà a tentare un riavvicinamento a Silvia, in una sorta di rincorsa che va dalla Sicilia, dove i due trascorrono una vacanza, alle calli veneziane: impresa resa vana dalla forte infatuazione della moglie per il virile compagno e, soprattutto, dall’egocentrismo viscerale di Carlo, preoccupato soprattutto del confronto fisico - sessuale con il giovane rivale. A questo punto lo scrittore lascia la capitale, dove nel frattempo godeva dell’ospitalità dell’amico Sergio, vista la richiesta della coniuge di poter disporre liberamente della casa ai Parioli, anche per incontri di piacere con il ragazzo, e se ne torna rassegnato al paese, dove, qualche tempo dopo, lo raggiungerà la triste notizia dell’assassinio della moglie, martoriata a colpi di lamette dalla furia dell’amante.
odore del sangueCome in una tragedia greca, la vita è in balia di un destino imperscrutabile e inoppugnabile, di fronte al quale la ragione umana, in particolare quella astratta e manierata personificata da Carlo, è del tutto impotente. Una Necessità, che la nostra cultura connota come irrazionale (fa pensare alla “Voluntas” di Schopenhauer), che pervade lo stesso protagonista, con la sua morbosa e un po’ masochistica curiosità circa gli incontri sessuali della moglie e del suo giovane aguzzino. A mio parere, infatti, l’inizio dell’inarrestabile declino è da rintracciarsi, sia nel fallimento di un ideale di coppia aperta, applicato posticciamente alle esigenze concrete dei coniugi, sia nell’incapacità del marito di interessarsi allo stato emotivo della moglie, più di quanto non lo sia verso se stesso. La narrazione filmica, ben orchestrata da Mario Martone e ispirata al romanzo eponimo di Goffredo Parise, mostra il fiato corto laddove i due attori protagonisti, i convincenti Michele Placido e Fanny Ardant, si producono in una serie di dialoghi stucchevoli e forzati, riguardanti le prestazioni sessuali di Silvia. Buona, infine, la prova di Giovanna Giuliani nei panni di Lu’, l’unico personaggio “integro” della storia, forse perché espressione di un sano rapporto uomo – natura, contrapposto alla patologica complessità sociale e culturale della metropoli.

 

Cast artistico

Michele Placido - Carlo
Fanny Ardano - Silvia
Giovanna Giuliani - Lu’
Sergio Tramonti - Sergio

Dati tecnici

Regia: Mario Martone

Sceneggiatura: Mario Martone, liberamente tratta dal romanzo “L’odore del sangue” di Goffredo
Parise, Rizzoli Editore

Direttore della fotografia: Cesare Accetta AIC

Montaggio: Jacopo Quadri

Scenografia: Sergio Tramonti

Prodotto da: Donatella Botti

Distribuzione: Mikado

Durata: 100’

Genere: Drammatico


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