di Taisia Venturi

Purtroppo, ne gli incredibili duelli con le spade, ne la grande preparazione agli antichi rituali dei Samurai, hanno fatto conquistare la nomination all’oscar all’attore Tom Cruise. Dopo una performance incredibile dimostrata sul grande schermo, meritava di battersi alla 76° edizione degli Academy Awards, ma lo stesso protagonista de “L’ultimo Samurai” ha dichiarato: “Non ho mai basato il mio lavoro sui premi”. Il film ha comunque vinto la sua sfida, aggiudicandosi un largo consenso di pubblico, rimasto affascinato dalla coinvolgente storia del capitano Nathan Algren, un eroe alla deriva che viene convocato dall’imperatore del Giappone. La sua missione è di combattere contro Katsumoto (Ken Watanabe), uno degli ultimi guerrieri Samurai, che lotta affinché le tradizioni e la cultura del paese non vengano contaminate dalla modernità, come l’uso di armi da fuoco al posto delle katane. Algren viene catturato in battaglia da Katsumoto e per un lungo periodo di tempo, rimane nel rifugio del grande signore. Qui inizierà a capire gli antichi valori di questo popolo e incontrerà una donna molto speciale.
I punti forti dell’opera diretta da Edward Zwick, rimangono la precisa ricostruzione del Giappone del 1870 e tutto lo scrupoloso studio sulla cultura dell’epoca, i combattimenti i costumi e i paesaggi. Questi ultimi, sono stati ricreati in Nuova Zelanda che molti ricorderanno anche per un’ altra location cinematografica importante, l’intera trilogia de “Il Signore degli Anelli”. In comune con il film di Jackson è la costumista, Ngila Dickinson che ha ricevuto due nomination per questi grandi kolossal. “L’ultimo Samurai” è reso in maniera suggestiva anche dallo straordinari gioco di luci, che rende vivi i lisci lineamenti dei volti giapponesi e il suono che si è aggiudicato una delle quattro candidature all’oscar. Oltre ad uno straordinario Tom Cruise e d’obbligo ricordare Ken Watanabe, nella sua puntuale interpretazione di un combattente forte e impassibile, ma anche di un capo sensibile e con un grande senso dell’onore. Una piccola imperfezione del film è stata data dal doppiaggio italiano, soprattutto in un personaggio come l’imperatore del Giappone, un ruolo che richiedeva una voce molto più profonda e forte, in special modo nelle scene più suggestive.
Con “L’ultimo Samurai” sarà per molti entusiasmante rivivere la storia di questi eroi del Giappone, viste dagli occhi di Nathan Algren e come ha dichiarato il regista: “Scoprirete quello che scopre lui, vi commuoverete con lui”.

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Dati Tecnici
Titolo originale: The Last Samurai
Regia: Edward Zwick
Scritto: John Logan, Marshall Herskovitz e Edward Zwick
Fotografia: John Toll
Scenografie: Lilly Kilvert
Musiche: Hans Zimmer
Prodotto: Edward Zwick, Marshall Herskovitz, Tom Cruise, Paula Wagner,
Scott Kroopf, Tom Engelman
Distribuzione: Warner Bross Pictures
Durata: 2 h 33 min

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