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Regia: Olivier
Marchal
Cast: Daniel Auteuil, Gerard Depardieu, Valeria Golino.
Genere: Poliziesco
Distribuzione: Medusa
Giudizio: * * * *
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Olivier Marchal, ex poliziotto
si è ispirato a storie e personaggi veri per costruire un lungometraggio
interessante 36, Quai Des Orfèvres.
Siamo a Parigi e una squadra di malviventi opera in totale impunità
commettendo crimini di rara violenza. Leò Vrinks (Daniel Auteuil)
capo della Bri (Squadra Anticrimine) e Denis Klein (Gérard Depardieu)
capo della BRB (Squadra investigativa e di pronto intervento) vengono
informati dal direttore della polizia giudiziaria che il suo posto di
dirigente del 36, Quai des Orfèvres sarà preso da chi riuscirà
a sgominare la banda. Oramai tra i due poliziotti, un tempo amici, è
guerra aperta anche sul versante sentimentale: essi sono, per giunta,
innamorati della stessa donna Camille (Valeria Golino) moglie di Vrinks
e una volta fidanzata di Klein.
Il film tratta di una storia di giustizia e corruzione, che come sostiene
attraverso il linguaggio cinematografico Marchal, numerose volte procedono
a braccetto.
Dominique Loiseau, personaggio protagonista ma presentato con altro nome
nella pellicola, è realmente un amico di Marchal e suo ex collega.
L’uomo è stato accusato per la faccenda dei poliziotti corrotti,
e poi le forze dell’ordine hanno pensato bene di condannarlo per
coprire un capo servizio. E’ incoraggiante sapere che quest’ultimo,
come accade nella pellicola è divenuto in seguito, vice direttore
della polizia giudiziaria. Nel lungometraggio si trovano pochi tempi morti
francesi, mentre il ritmo è abbastanza spedito e incalzante. Il
cineasta mescola nella storia i personaggi di Melville, insieme alla musica
e all’azione dei capolavori di Sergio Leone.
La bellezza della vita viene da donne come Camille e Eve, sostiene chi
registra gli eventi. In realtà queste ultime, a differenza degli
uomini, sono rette, oneste, lucide incapaci di farsi corrompere.
Per il duello tra Vriks e Klein, sembra che il regista abbia preso spunto
da un film di Harold Becker «Seduzione Pericolosa» con Al
Pacino. La sequenza più emozionante è quella dei funerali
di Valence, dove i poliziotti (alcuni veri), si rivoltano tutti e contemporaneamente
dando le spalle nel cortile d’onore della prefettura a Klein, mentre
quest’ultimo si accinge a rendere omaggio al collega.
Ottima la performance di Daniel Auteuil che sembra calarsi perfettamente
nella parte, donando spessore al personaggio.
36, è un bel film giallo dedicato a Christian Caron, alias «kiki»,
un poliziotto ucciso in servizio il 31 agosto 1989.
Marzia Serra
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