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a cura di Alessio Sperati
  

 

L'attrice Halle Berry presenta 007 La morte può attendere di Lee Tamahori, ultimo film dell'agente britannico, nelle sale da Venrdì 28 Febbraio in 250 copie
Una pantera nera al fianco di 007
"Per sentirsi sexy è sufficiente credere in se stessi"

di Alessio Sperati

A 40 anni dal suo debutto cinematografico, la saga più fortunata del cinema adotta un'attrice dotata di un grande talento oltre che di un irresistibile fascino. È Halle Berry, 34 enne di Cleveland, già esperta di action-movies grazie all'esperienza nello 'sci-fi' X-Men. Dopo il debutto con Spike Lee in Jungle Fever per lei è stata una scalata al successo senza cadere nel pericolo dei cliché, mutando coninuamente genere e comportandosi in ogni occasione in maniera egregia. Migliore attrice del 2002 per la sua interpretazione in Monster's Ball, ha vinto anche il premio Screen Actors Guild, oltre a un Orso d'Argento a Berlino. È a ragione considerata una delle dive più eleganti del Jet Set, oltre ad essere testimonial per la Revlon.

Lei cambia spesso genere, sorprendendo il suo pubblico con ruoli sempre diversi, lo fa per non rimanere incagliata in un particolare personaggio, o semplicemente (come sembra) perché si diverte di più in questo modo?

Credo sia molto bello e affascinante entrare e uscire da un genere all'altro, dà maggiore completezza alla tua carriera e ti forma con una sensibilità a 360°. Per me fare un film come Monster's Ball o Die Another Day, rappresenta la medesima sfida in termini di energie professionali, è vero che negli action-movies mi muovo di più. Non contano i soldi, quello che faccio deve essere prima di tutto gratificante.

Jinx è una donna che sa essere sexy ma anche dura come l'acciaio, lei si sente più a suo agio nell'una o nell'altra parte?

È difficile rispondere: ci sono dei momenti in cui mi sento molto forte, una donna di carattere; altri in cui ho bisogno di sentirmi sexy. Credo inoltre che il fatto di sentirsi sexy non dipenda dalla bellezza fisica, ma sia il prodotto della propria autostima, di quanto si sia in pace con se stessi. Jinx è l'evoluzione della Bond-girl, la donna che ha raggiunto il suo compagno maschile in tutto, ora sono alla pari, è forte ma anche molto femminile. Il paragone con Ursula Andress è stato una sfida che ho sentito di poter affrontare: lei fa parte della storia del cinema ed io ho fatto del mio meglio per renderle un buon tributo.

La sua carriera di modella che ruolo ha giocato nella sua professione di attrice: è stato un vantaggio o un impedimento?

La Revlon ha svolto un ruolo molto importante nella mia vita. È una società che rappresenta molto bene il pianeta femminile e devo dire che ha sempre rispettato i miei piani di lavoro. Muovermi tra spot e film è stato molto facile grazie a loro.

Inevitabilmente un premio Oscar cambia la vita e la carriera. Lei come ha vissuto l'esperienza?

È stata una cosa fantastica, un evento che ho sempre visto come più grande di me e che ha avuto un grande effetto sulla mia vita e sulla mia carriera, non ci ho dormito. Il pensiero che persone più meritevoli di me si sono solo avvicinate a questo premio senza vincerlo...Dopo l'Oscar sono però tornata ad essere me stessa, sono tornata alla normalità, non ho cambiato i ritmi lavorativi e la scelta dei film.

Ci racconta qualcosa di curioso sulle riprese di 007?

Mentre giravo la scena d’amore con Pierce ero davvero emozionata, volevo apparirgli talmente sexy da non farmi più dimenticare, sai un attore come lui... Ce l’ho messa tutta: gli sono salita sopra e ho cominciato ad addentare un fico con grande impeto. Ma il boccone mi è andato di traverso ed è finita con lui che mi dava le pacche sulla schiena per non farmi soffocare...Che risate.

Però è riuscita in più di una circostanza non solo mettersi sullo stesso piano di Brosnan, ma anche quasi a ridicolizzarlo, non trova?

Se mi sentisse Pierce cadrebbe dalla sedia. Non ho mai avuto l’intenzione di farlo sembrare uno stupido sullo schermo, anche se questo è un po’ il sogno di tutte le donne. Volevo fossimo alla pari, e oggi le donne nei film e nella vita si stanno evolvendo. Siamo sempre state rappresentate con la dovuta importanza, ma farlo in un film di Bond, che è lo stereotipo del maschio, è molto importante. Oramai abbiamo raggiunto la parità anche qui.

Hanno più successo le donne belle o le bruttine intelligenti?

Perché stereotipare le donne? Ci sono tante gamme di intelligenza e sensualità, l’aspetto fisico non determina tutta la vita, dipende dalla persona riuscire ad essere ciò che vuole essere.

Sono vere le voci su di una serie interamente dedicata al suo personaggio, Jinx?

Per il momento no. Il mio prossimo lavoro sarà qualcosa di totalmente nuovo per me: un thriller della Warner Bros. con Penelope Cruz e tante creature sopranaturali. Poi girerò un dramma sulla vita di una donna violentata da un uomo che fugge cercando di cancellare quella brutale esperienza, ma che lentamente si accorge che il figlio nato dalla violenza sta lentamente prendendo i connotati psichici del padre.

Cosa ha significato per lei essere un'Afro-americana dentro Hollywood?

Ho superato questo genere di angoscia. La lotta per trovare lavoro è dura per ogni attore, di qualsiasi colore e nazionalità. Comunque le cose sono molto cambiate, i premi dell'anno scorso ne sono stati un valido esempio e io devo dire di essere stata molto fortunata.

Lei che è considerata una tra le donne più eleganti, ha già deciso il vestito che indosserà per la serata degli Oscar?

No, ancora non lo so. Comunque è una cosa molto stressante, perché noi attrici siamo sempre sotto i riflettori, scrutinati dalla gente, credetemi è una vera tortura.


 

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