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Il 26 ed il 27 ottobre si è tenuta, al Nuovo Cinema Aquila di Roma, l'anteprima mondiale di Return to Nuke 'em High, l' ultima pellicola di Lloyd Kaufman, il fondatore della nota compagnia di produzione cinematografica indipendente Troma. L' indimenticabile regista e sceneggiatore di film come  Il vendicatore tossico, Tromeo and Juliet e Terror Firmer, grazie al Tromalab, il workshop organizzato dalla Latina Film Commission che lo ha portato alcuni giorni in Italia, ha avuto modo di presentare personalmente agli spettatori accorsi per incontrarlo il suo nuovo lavoro.

Un film d'impatto che si può definire la rivisitazione, sottoforma di sequel, del discusso cult Class of Nuke 'Em High del 1986, ambientato nella cittadina di Tromaville. Una zona malfamata in cui, accanto ad una pericolosa centrale nucleare, sorgeva la Tromaville High School, irrimediabilmente contaminata a seguito di un incidente, fonte di sconvolgenti conseguenze per i suoi allievi. Ora, a distanza di ben 27 anni, lo sfortunato liceo è stato ricostruito e, al posto della vecchia centrale nucleare, si innalza la Tromorganic Food Staff: una cospicua fabbrica di alimenti biologici che rifornisce la mensa scolastica e che si rivela, in breve tempo, la causa delle spaventose ed inaspettate trasformazioni in cui, ancora una volta, il corpo studentesco si ritrova coinvolto. I membri di un club dell' istituto si ritrovano, così, trasfigurati in un gruppo di mostruosi bulli impazziti, decisi a disseminare il terrore tra i cittadini di Tromaville. Sarà compito dell' ecoblogger Chrissy (Asta Paredes) e della ricca e svampita Lauren (Catherine Corcoran) cercare di salvare la loro scuola, contrastando la vasta schiera di mutanti, intenti a compiere i più disparati atti di prepotenza ai danni di qualsiasi persona capiti loro a tiro.

Un' opera cinematografica senza dubbio forte, in grado di affrontare senza remore argomenti scottanti come quelli dell'inquinamento ecologico e delle aziende corrotte che, con la connivenza dei politici, permettono la circolazione di prodotti alimentari infetti, ma anche come quelli del bullismo e dei diritti LGBT. Il tutto, in pieno “stile Troma”: amalgamando sapientemente commedia demenziale, azione, splatter, horror e fantascienza, senza mai tralasciare cruente scene di mutilazioni ed un linguaggio rigorosamente scurrile e politicamente scorretto. Un film, in definitiva, capace di lasciare il segno in chiunque lo guardi, che si tratti di appassionati del genere o meno.