MediaAetas
Teatro
presenta
MACBETH ovvero: LA TRAGEDIA DEL
DELITTO
da William Shakespeare
Adattamento e Regia di Riccardo Cavallo
con
Claudia Balboni Lady Macbeth
Alessio Caruso Banquo
Martino Duane Macbeth
Massimo Lello Duncan
Scene: Oreste Baldini
Costumi :Manola Romagnoli
Suggestioni Filmate: Pietro Durante
luci : Roberto De Rubis
Lo spettacolo è a cura di Claudia Balboni
SALA GRANDE
Dal 12 febbraio al 7 marzo 2004
Tutte le sere ore 21.00 – domenica ore 17.30 – lunedì
riposo
Perché
riproporre Macbeth? Semplicemente perché più di ogni altro
testo shakespeariano sollecita la ricerca di significati nuovi, e di nuove
modalità espressive. Il Macbeth di Riccardo Cavallo vuole essere
un prodotto vicino alla nostra cultura; vuole avere un’immagine
che ci rimandi immediatamente alle icone del nostro tempo, alle sollecitazioni
artistiche tecnologiche e virtuali che viviamo. L’iconografia dello
spettacolo sarà quindi più simile a quella di un videogame
che a quella classica, un veicolo in più per assicurare la percezione
delle tematiche fondamentali della tragedia.Il grande delitto, quello
da cui ha inizio la storia, è I'assassinio del re. Ma bisogna continuare
ad uccidere senza sosta, ossessivamente. Il nuovo re sarà colui
che ha ucciso il re.
Macbeth(Martino Duane) ha la percezione di trovarsi in un incubo, uccide
il re perchè non può rassegnarsi all'idea di un Macbeth
timoroso
di uccidere il re. Uccide per uscire dall'incubo, ma il suo incubo è
precisamente il bisogno di uccidere, e questo sembra non avere fine: "Lunga
è la notte che non trova mai il giorno". Per questo Macbeth
sogna un delitto definitivo, un delitto che rappresenti la fine di tutti
i delitti. Ma i morti tornano: Banquo (Alessio aruso) e Duncan(Massimo
Lello), prendono di nuovo corpo. Siamo dentro l'incubo. Ma è l'incubo
di Macbeth? O di Duncan? O di Banquo? Solo Lady Macbeth(Claudia Balboni)
è fuori dall'ineluttabile: unica umana. Lei si illude di intervenire
sul destino di Macbeth e dunque sul suo e addirittura di esserne il motore.
Quando prenderà coscienza di aver perso ogni controllo sulla propria
esistenza e sul proprio destino, si rifugerà nella follia, che
la porterà al suicidio. E la tragedia, almeno per noi, è
conclusa.
Prezzi biglietti: intero € 13,00 – ridotti €
10,00
TEATRO DELL’OROLOGIO
Via de’ Filippini, 17/a Tel. 066875550
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