Parla la ragazza. Sequestrati i filmati della nottata

 

 

«Stavo ballando, c´era molta confusione nella discoteca, molta calca, molto rumore. Io dovevo andare in bagno così sono uscita e... mentre stavo per entrare dentro al bagno chimico ricordo che alle mie spalle è arrivato un ragazzo, aveva una maglietta bianca, attillata.

 Poi non ricordo più niente. Spero che i miei violentatori vengano presi e che le telecamere li abbiano ripresi». Gaia, la giovane che è stata violentata dal branco la notte di San Silvestro alla nuova Fiera di Roma, fa molta fatica a ricordare.
Ieri mattina gli agenti della squadra mobile l´hanno ascoltata di nuovo, nel reparto di ginecologia del San Camillo, insieme ad alcuni psicologi. A quanto pare la violenza carnale sarebbe avvenuta dentro uno dei bagni chimici che gli organizzatori della manifestazione «Amore 09 Capodanno a Roma» avevano messo a disposizione dei 30.000 attesi all´evento.
La giovane, ancora molto provata e piena di lividi su tutto il corpo, ha voglia di collaborare, ma il trauma per lei è stato enorme e i suoi ricordi e i suoi racconti si fermano sempre allo stesso punto. Lei si sforza, spreme gli occhi, si porta le mani alle tempie, ma la sua mente si rifiuta di mettere a fuoco particolari e dettagli che per gli investigatori potrebbero essere utili. La giovane, 23 anni, ha voglia di distrarsi, tanto che ieri ha chiesto di trascorrere il pomeriggio con la sua migliore amica e ha chiesto di poter mangiare un piatto di lasagne al posto del cibo dell´ospedale.
Dal canto loro gli uomini diretti dal vicequestore Vittorio Rizzi stanno facendo il possibile per risalire agli autori della violenza di gruppo. Intanto la magistratura ha sequestrato i filmati della serata, immortalati dalle telecamere installate all´interno della Fiera dagli organizzatori che si dicono «molto provati per quanto accaduto alla giovane» e sono pronti a costituirsi anche loro, a fianco del Comune, parte civile nel processo.

Gli inquirenti hanno continuato ad ascoltare ieri gli amici che erano insieme a Gaia la notte dell´ultimo dell´anno. Una testimonianza, più di altre, è stata presa in considerazione dagli inquirenti. Un amico ha infatti detto di aver visto la ragazza uscire verso le quattro del mattino dal padiglione dove suonavano musica house e techno, insieme, o comunque seguita, da un ragazzo che, di vista, conosceva. Una persona, insomma, che potrebbe abitare nella stessa località dei Castelli Romani dove vive la vittima, ma che non è della stessa comitiva della ragazza né era andata alla Fiera di Roma con loro. E´ su di lui che gli agenti della mobile stanno ora concentrando le indagini anche se, al momento, non c´è nessun indagato. Le condizioni fisiche di Gaia migliorano leggermente anche se le lesioni interne provocate dallo stupro sono state talmente profonde da richiedere un intervento chirurgico. Qualche medico ritiene che, date le ferite, potrebbe essere stata violentata persino con un oggetto.
Il vicesindaco Mauro Cutrufo, nel pomeriggio, ha fatto visita a Gaia. «Ho portato alla giovane - ha detto - il saluto e la solidarietà da parte del sindaco e di tutta l´amministrazione comunale. La ragazza è in buone mani e per questo - ha aggiunto Cutrufo - un ringraziamento particolare va all´équipe del San Camillo che l´ha in cura. Purtroppo in una notte di festa questa giovane ha avuto la sventura di incontrare non degli essere umani, a ben vedere la violenza a cui è stata sottoposta, ma delle bestie, perché di episodio bestiale si tratta».

 

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