"Billy Ballo", dalla tv al carcere: ha plagiato una tredicenne conosciuta su Facebook


«Devi negare tutto, anche il bacio. Devi dire che mi avevi detto che avevi 18 anni e che alle amiche avevi raccontato quelle cose solo per vantarti...». Sono gli ultimi giorni di aprile e a parlare al telefono, senza sapere che la polizia lo sta ascoltando, è un comico che spopola più sul web che in tv: Billy Ballo, ovvero Alessio Saro, 33 anni, volto di trasmissioni come «Mai dire Grande Fratello» o «Intralci», personaggio surreale, dalla comicità demenziale, amato dai giovani. All’altro capo del telefono c’è una ragazza di 13 anni, poco più di una bambina che si è invaghita dell’attore donandogli la verginità. Solo che si tratta di un rapporto punito dalla legge.

Ieri mattina il comico è stato arrestato per violenza sessuale. Una carriera stroncata. In questi tempi di Lolite che arrivano alla ribalta delle cronache, la storia di Billy Ballo e della piccola V. suona come un monito alla facilità dei rapporti delle teen ager e del mondo, a volte insidioso, che ruota intorno ai social network. Perchè tutto nasce da un’amicizia su Facebook: lei che chiede di entrare nella cerchia degli amici del comico idolo dei ragazzini, lui che non si fa scrupoli di avere un rapporto con un’ammiratrice ingenua e che non ha nemmeno l’età, 14 anni, considerata dalla legge come necessaria per un rapporto consenziente. La frequentazione su internet si sposta nella realtà e la giovane la sera del 6 aprile racconta la prima bugia alla mamma: «Esco con un’amica e mi fermo a dormire da lei». Invece arriva Alessio Saro che la porta nella sua casa di Sesto San Giovanni per una notte di fuoco.

La prima della vita per la ragazzina. Una delle tante, probabilmente, per lui. Lei è invaghita, racconta alle amiche del cuore, poi sentite dagli inquirenti, di avere avuto tre rapporti completi con l’attore. Alla madre, invece, solo bugie. Al successivo appuntamento la mamma s’insospettisce: la figlia si prepara truccandosi e depilandosi. «Viene a prendermi un’amica», dice. Ma quando la signora s’affaccia alla finestra, riconosce che alla guida della cabriolet su cui è salita la figlia c’è l’attore che anche lei ha visto in tv. Chiama la ragazzina al cellulare, lei si giustifica: «E’ il fratello della mia amica». Ma la madre insiste, se lo fa passare al telefono e gli ordina di riportare indietro sua figlia. Il giorno dopo la donna va in questura a sporgere denuncia. Scattano le intercettazioni e gli interrogatori protetti delle amiche di V. Ne emerge un quadro inquietante. «Saro - scrive il gip Panasiti nell’ordine di cattura - è persona in preda a irrefrenabili impulsi sessuali che indirizza nei confronti di persone molto giovani e perciò indifese...». L’attore tenta di plagiare la piccola vittima, dicendole, quando viene a sapere di essere stato denunciato, che cosa deve raccontare alla madre e alla polizia. «Una personalità tracotante», sottolinea il giudice.