Un drone americano fa 80 morti

PESHAWAR (Pakistan) Nuovo tragico incidente in Pakistan dove un missile sparato da un drone americano contro un covo di talebani ha colpito in pieno un centinaio di civili radunati per un funerale. Il numero delle vittime è tuttora incerto anche se si parla di oltre 80 morti, in gran parte civili.

Teatro del nuovo attacco aereo americano è sempre l’area tribale nel nordovest del Paese, al confine con l’Afghanistan, dove da alcuni mesi, è in corso un’offensiva dell’esercito di Islamabad per strappare l’area al controllo dei talebani e dei terroristi di al-Qaeda. Nel Waziristan del Sud, l’esercito di Islamabad sarebbe pronto a intensificare l’offensiva contro i talebani guidati da Baitullah Mehsud. Secondo un alto funzionario del governo pachistano, tra le vittime vi sarebbero alcuni importanti capi talebani: «Nel rapporto che abbiamo ricevuto si parla di 50-60 morti, in gran parte miliziani», ha riferito il funzionario.

Lo scorso 4 maggio, un incidente simile aveva causato oltre cento morti in Afghanistan, in un villaggio della provincia di Farah. E per la prima volta gli Stati Uniti hanno ammesso per nei giorni scorsi la propria responsabilità. Sono frequenti gli attacchi di aerei senza pilota americani al confine tra Pakistan e Afghanistan: dall’agosto del 2008 in circa 43 attacchi sono morte oltre 410 persone. Il Pakistan si è sempre dichiarato contrario alle offensive aeree americane sul proprio territorio, dichiarando che si tratta di una violazione della sovranità del Paese. Secondo alcuni osservatori, ci sarebbe invece un tacito accordo tra Washington e Islamabad che permetterebbe agli aerei senza pilota Usa di effettuare operazione per "disinfestare" le aree tribali controllate dai talebani.