L'uomo, 33 anni,  aveva una doppia vita, assolutamente insospettabile: di giorno ragioniere contabile presso una società alla periferia di Roma e di notte stupratore.

Questa la personalità dell'uomo di 33 anni sospettato di essere il maniaco seriale che avrebbe abusato
nella capitale di almeno tre donne.
L'uomo è stato fermato nel suo ufficio, a Cinecittà, dove lavora come impiegato contabile. Iscritto
all'Università alla facoltà di Giurisprudenza, era ad un
passo dalla laurea.
Nel corso di una perquisizione in casa sua sarebbe stato trovato il coltello col quale avrebbe minacciato le sue vittime. Gli agenti hanno trovato nell'appartamento anche molto materiale pornografico. L'uomo ha un precedente per violenza sessuale. La polizia è risalita a lui risentendo molte vittime di aggressioni avvenute molto tempo fa ma portate avanti con le stesse modalità delle ultime tre. Ma ad incastrarlo sarebbe stato il dna.
L'ultima violenza è avvenuta una settimana fa, con modalità simili ad altri due stupri. le vittime era no tutte state sorprese in un garage dopo aver lasciato l'auto. Per tutti e tre gli episodi coicideva il Dna, per questo si è parlato di "stupratore seriale". "Non è un mostro, è un mostriciattolo", aveva detto il sindaco Alemanno riferendosi al fatto che le politiche della sicurezza non c'entravano niente: E' una persona malata".
Le forze dell'ordine tuttavia avevano acquisito subito una serie di elementi e forse un identikit dell'uomo che tra l'altro avrebbe aggredito qualche tempo fa anche un'altra donna, poliziotta, che era riuscita a metterlo in fuga. Si attendono ora gli sviluppo dell'interrogatorio a cui sarà sottoposto l'uomo. Fonti della questura dicono che la persona è "fortemente sospettata" delle ultime aggressioni.
Si congratula con il questore il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che si riferisce così allo stupratore: «Questo mostro è inchiodato da prove inequivocabili come il Dna». E rivendica che «Da oggi Roma ha fatto un passo avanti importantissimo per la sua sicurezza e per la sua vivibilità».
Anche il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, si congratula con le forze dell'ordien e con la questura per il lavoro svolto: «Ora tutti noi abbiamo la responsabilità di tenere alta la vigilanza e garantire il massimo impegno per una città in cui tutti possano vivere serenamente di giorno e di notte».

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