L'ombra del terrorismo ha colpito di nuovo l'Indonesia: almeno 9 persone sono state uccise stamattina e 50 sono rimaste ferite da una doppia esplosione in due grandi hotel di lusso nella capitale Giacarta





Torna il terrore in Indonesia e torna a prendere di mira i turisti occidentali.

Nove persone - tra cui alcuni stranieri - sono rimaste uccise in due attentati nella capitale Giacarta. Un ordigno è esploso nella hall dell'hotel Marriot intorno alle otto del mattino e subito dopo un altro ha devastato il Ritz Carlton nell'elegante quartiere di Mega Kuningan. Tra le vittime, ha confermato il governo di Wellington, c'è un neozelandese. Almeno una cinquantina i feriti. Una terza esplosione in un centro commerciale poco lontano non è stata causata da una bomba, ma dalla batteria difettosa di un furgone. Si tratta degli attentati più gravi da quando, nel 2005, una serie di attacchi suicidi colpì l'isola di Bali. Allora ad agire fu Jemaah Islamiyah, gruppo fondamentalista islamico legato ad al Qaeda.
Ma è ancora confusione sul numero dei feriti stranieri: secondo il portavoce della polizia, Nanan Soekarna, sono 14, anche se in una lista pubblicata in un vicino ospedale compaiono 18 nomi."Il numero dei morti è salito a nove" ha detto Soekarna, "otto sul posto e uno in ospedale. Tra i 41 feriti ci sono 14 stranieri". Secondo il portavoce sette persone sono state uccise dall'esplosione di un ordigno nel seminterrato del Marriott e tra questo un uomo d'affari neozelandese morto in ospedale per le ferite. 
Un kamikaze camuffato da ospite dell'hotel ha causato la strage al Marriott di Giacarta. Wahyono, capo della polizia della capitale indonesiana, ha reso noto che i terroristi avevano preso la camera 1808 dell'albergo per usarla come "centrale operativa". Testimoni parlano di un uomo con un computer portatile, forse lo stesso che ha fatto esplodere la carica che aveva addosso nel seminterrato e che ha preparato la bomba lasciata nella stanza e disinnescata dagli artificieri. Gli ordigni utilizzati negli attacchi, ha detto la polizia, erano rudimentali.
Altre due persone sono state uccise da una bomba esplosa nel ristorante al secondo piano del Ritz Carlton. Tra i feriti si contano due australiani, un sudcoreano, un olandese e un giapponese.  Secondo la polizia locale tra i feriti ci sarebbero degli italiani, anche se la Farnesina fa sapere che "al momento non ci sono conferme".
"Non escludo nessuna ipotesi. Tutto è possibile": è questo il primo commento a caldo rilasciato da Sidney Jones, analista senior per il sudest asiatico dell'International Crisis Group, sugli attentati perpetrati stamani in due hotel a Giakarta provocando almeno nove morti e decine di feriti. "Di sicuro - ha osservato - la matrice terroristica è quella più attendibile, ma se questo dovesse essere confermato, non penso che l'attacco sia stato organizzato dalla leadership di Jemaah Islamiyah, JI, ma possibilmente è l'iniziativa di schegge radicali, forse quella guidata da Noordin Mohamad Top". "Bisogna aspettare e capire le dinamiche degli attacchi. La presenza
di dinamitardi suicidi confermerebbe la matrice terroristica, ma ancora non sappiamo i dettagli", ha aggiunto. Le bombe sono state piazzate nei pressi degli hotel a cinque stelle Marriott e Ritz Carlton. Gli alberghi si trovano in zone residenziali dove vive la maggior parte della comunità straniera. Informazioni non confermate indicano che almeno quattro delle vittime sono stranieri. 
La JI è un gruppo terroristico con base in Indonesia che lotta per unire gran parte del sudest asiatico in un califfato. Il gruppo è responsabile per i più gravi attacchi che hanno insanguinato l'Indonesia negli ultimi anni, inclusi quelli di Bali (2002 e 2005) e Giakarta (2003 e 2004). Negli ultimi anni ha subito spaccature interne e gran parte del gruppo ha rinunciato ad attacchi terroristici, concentrandosi a propagare messaggi religiosi radicali nel tentativo di imporre la legge islamica attraverso il soft power. Tale approccio è stato respinto da alcuni leader, tra i quali Noordin Mohamad Top. Malese di origine, Nordin è al primo posto nelle liste di ricercati per terrorismo di tutti i paesi della regione.


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