Il presidente dell’Italia dei Diritti: “ Misura impensabile in qualsiasi altro paese europeo”

 

 

Roma - “ Se qualcuno non pensava che lo Stato potesse  fare un bel regalo a mafiosi, truffatori ed evasori, è stato prontamente smentito dall’attuale esecutivo”. Questo il commento di Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, in relazione all’emendamento sul Ddl anticrisi che consente il rientro di capitali dall’estero ad una tassazione del 5%, scongiurando la possibilità di accertamenti e l’erogazione di sanzioni amministrative nel caso si trattasse di soldi illeciti . “ Con questo scudo fiscale - ha aggiunto il presidente De Pierro - tutti coloro i quali hanno spostato illegalmente denaro, potranno tranquillamente riportarlo in Italia, risciacquato e pronto per essere bellamente reinvestito. Un bel regalo a un esercito di delinquenti che vede di fatto aggirato  il reato di riciclaggio. Dopo l’attacco alle forze dell’ordine con la legge sulla sicurezza e la conseguente istituzione delle ronde, ecco ora sminuire e vanificare anche il lavoro di contrasto all’evasione svolto dalla Guardia di Finanza, i cui componenti vedranno sfilare impuniti davanti ai loro occhi personaggi che magari loro stessi indagavano da tempo. Un provvedimento molto pericoloso che potrebbe lanciare un messaggio di minor rigore nella lotta agli illeciti fiscali. Un’azione legislativa impensabile in qualsiasi altro paese europeo verrà attuata da un governo che ormai ci ha abituato a una miriade di provvedimenti quasi sempre inutili e per lo più dannosi. Sarebbe interessante stilare una lista dei soggetti che ne beneficeranno, perciò invito tutti a fare una ricerca in tal senso, da cui balzeranno fuori indubbiamente personaggi molto significativi ed emblematici. Il nostro appello e la nostra speranza sono rivolti al presidente Napolitano che ci auguriamo regali a noi una ventata di legalità in un arido deserto etico. Chiediamo ai nostri sostenitori di orientarsi in questa battaglia e di aiutarci a coniugare quell’alfabeto della legalità e della giustizia  che da tempo abbiamo iniziato a comporre”