Il presidente dell’Italia dei Diritti: “La città di Roma è stata allo sbando senza una guida efficace per circa tre anni, tutti i problemi reali sono stati completamente ignorati e il tutto è stato mascherato da roboanti proclami trasmessi alla gente per diffondere verità altamente distorte”

Roma – “Quanto avvenuto pone il suggello definitivo su una gestione  fallimentare dell’esecutivo targata Alemanno.

Tutto ciò è stato il frutto di un’incapacità gestionale senza precedenti, come del resto non li ha nella storia delle amministrazioni capitoline, un azzeramento di giunta. La città di Roma è stata allo sbando senza una guida efficace per circa tre anni, tutti i problemi reali sono stati completamente ignorati e di conseguenza disattesi gli impegni, il tutto è stato mascherato da roboanti proclami da trasmettere alla gente per diffondere verità altamente distorte”.  Non si fa attendere il commento deciso del presidente dell’Italia dei Diritti, Antonello De Pierro, riguardo alla notizia sullo scioglimento della giunta comunale ad opera del sindaco di Roma Gianni Alemanno. Come si legge dai giornali infatti, il rimpasto deciso dal primo cittadino romano fa si che tutte le deleghe di consiglieri e assessori siano annullate, dando così inizio ad una fase di consultazione per la formazione di una nuovo organo collegiale.

 

“Tutto questa accade – afferma il numero uno dell’Italia dei Diritti – in una Roma attualmente stritolata dai problemi del traffico, del parcheggio, del trasporto pubblico, ma anche della sicurezza, dell’ambiente, per non parlare poi dello schiaffo dato alle aspirazioni lavorative dei giovani con le 4mila assunzioni a chiamata diretta nell’ambito dell’ormai famigerata Parentopoli romana, dove tra gli assurdi figurava finanche un ex terrorista nero che sembrerebbe abbia continuato a fare terrorismo anche nell’ambito di lavoro. In questo quadretto disastroso, e direi altresì mortificante per chi in perfetto stile berlusconiano si era proposto come il curatore di tutti i mali della Capitale, si colloca la decisione di azzerare la giunta a voce del sindaco, che con assoluta e disarmante placidità, roba da non crederci, dichiara che il cambiamento arriva per il lavoro ben svolto ed è ora di passare alla fase due”.

De Pierro non perdona le dichiarazioni rilasciate da Alemanno e incalza: “Forse in qualche città ‘padana’ sarebbe stato più facile trovare un manipolo di personaggi affetti da stupidità permanente, disposti a credere a quanto detto, ma i romani probabilmente riusciranno a comprendere con facilità quanto siano menzognere e fantasiose le affermazioni del primo cittadino”.

Il presidente del movimento extraparlamentare a tutela dei diritti esprime la sua reale preoccupazione per il benessere dei romani e vede nell’allontanamento del sindaco l’unica soluzione possibile ai problemi della Capitale: “Chiediamo che Alemanno rassegni le dimissioni e se ne vada, possibilmente ritirandosi a vita privata per non fare altri danni. Nostro malgrado siamo anche consapevoli che ciò non accadrà mai, perché una peculiarità tipica della destra, è quella di restare ancorata alla poltrona piuttosto che al senso istituzionale a alle esigenze di benessere della cittadinanza. Sono troppe le cose sbandierate demagogicamente a cui non sono mai seguiti risultati concreti, non dimentichiamo la pagliacciata della lotta alla prostituzione di strada che è stata affrontata in maniera manifestamente dilettantistica”.

“Nell’ambito della nostra iniziativa contro la corruzione dei vigili urbani e dei dipendenti degli Uffici tecnici comunali mediante rotazione intermunicipale, già approvata a parole dal primo inquilino del Campidoglio – continua De Pierro –, chiediamo che per una volta questi dimostri di riuscire a far seguire anche azioni concrete, portando a termine finalmente questo progetto che senza dubbio darebbe un forte segnale di moralità nell’apparato istituzionale capitolino, e che potrebbe rappresentare un riscatto per una situazione ormai indifendibile. Più volte abbiamo affermato che avremmo considerato il sindaco Alemanno politicamente colpevole per qualsiasi episodio di corruzione di questi comparti lavorativi, e le occasione per affibbiare questa responsabilità alla sua figura si presentano quotidianamente, basti soffermarsi sul recente arresto di un funzionario tecnico dell’VIII municipio”.

“Anche la nostra pazienza ha un limite – conclude il leader del movimento –. Daremo dura battaglia, e con molta probabilità, proporremo un rappresentante dell’Italia dei Diritti come candidato sindaco per poter finalmente affrontare da cittadini e non da burattini della partitocrazia, i veri problemi che ci affliggono quotidianamente e a cui troppo spesso nessuno dà voce”.