Nuovo prestigioso riconoscimento a Mario D'Imperio, l'artista di origini lucane che ha appena ricevuto a Porto Potenza Picena il "Premio Sant'Anna Speciale della critica", nell'ambito di un concorso di arte contemporanea, che ha come obiettivo la promozione degli artisti del territorio regionale e nazionale e delle arti visive, come strumento fondamentale di sviluppo ed emancipazione civile della comunità. Il concorso prevedevaun’interpretazione creativa, ispirata al tema dei “quattro elementi: fuoco, acqua, terra, aria” e la partecipazione ad una esposizione collettiva all'interno dell'ArtOttica Gallery di Paola Zucchini. La direzione artistica e scientifica dell'evento è stata affidata alla dottoressa Loredana Finicelli.

 

All'esposizione, aperta al pubblico sino al 21 agosto, Mario D'Imperio ha presentato due originalissime visioni del concetto di paternità con un padre riabilitato ma al tempo stesso ribaltato nel suo ruolo. "Un padre", dichiara l'artista, "che vive un rapporto quasi energetico ed affettivo con il figlio, proteggendolo con il suo corpo - corazza ma che, pur rimanendo una figura estremamente virile, non ha problemi nel rivelare tutta la sua poesia e dolcezza. Una figura paterna che si fa madre, divenendo ciò che per lui non è mai stato stabilito e riservato da secoli di oscurantismo".

DImperio

Da molti anni la ricerca espressiva di Mario D’imperio si è orientata sulla pittura per sondare l’animo umano, la forza delle passioni, i sortilegi della sensualità e il binomio dicotomico uomo-donna.
Gli abbracci potenti dominano lo spazio della tavola e le coppie sono le assolute protagoniste. I corpi statuari e le forme poderose ma accoglienti mostrano tutta la loro plasticità. Le figure“emergono per sottrazione”della materia del colore e diventano veri propulsori di energia vitale, generatori di metamorfica forza passionale e di campi energetici, descritti attraverso movimenti cromatici circolari, che si dispiegano intorno ai personaggi le cui mani, le braccia, le gambe e persino i volti spesso si sdoppiano in vortici di sublimi emozioni gestuali.

Mario D'Imperio è un profondo conoscitore e sperimentatore delle tecniche artistiche e lo fa anche recuperando procedimenti antichi come la pittura ad encausto, che però connota con elementi moderni: alla cera a freddo unisce oilbar e acrilico, creando un effetto spugnato e intervenendo con acquaragia per dare effetti di sottrazione di colore. Produce inoltre le sue ceramiche a terzo fuoco, dalle quali traspare tutta la poesia dei suoi soggetti: dai languidi e fascinosi volti femminili alle figure degli amanti abbracciati. In tutte le composizioni il segno coincide con lo spessore materico del colore steso a corpo che, sulla superficie lucida della ceramica, delinea le immagini, rendendole presenze vive quasi tridimensionali.