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L'onorevole è seminterrato
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Le reazioni di Marini, Bonanni e Cardia
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Egregio direttore,
in merito all'articolo de 'L'espresso' dedicato alla vendita delle case da parte degli enti pubblici due chiarimenti su dati di fatto riportati, palesemente non veri, ed una conclusiva considerazione. Primo: non ho usufruito dello sconto del 30% stabilito dalla legge e utilizzato da decine di migliaia di cittadini italiani. Infatti, poiché la palazzina nella quale si trova il mio appartamento è stata qualificata 'di pregio', questo esclude la concessione di qualsiasi agevolazione per l'acquisto. Secondo: è vero che l'appartamento si trova su due livelli ma è del tutto improprio chiamarli 'due piani' in quanto si tratta di un piano rialzato e di un seminterrato. La conclusione: non esito a dire che non condivido la decisione dell'Agenzia per il Territorio di classificare la palazzina come 'immobile di pregio'. Aggiungo che, se fossi rientrato nella regola generale, sarei stato ben contento di utilizzare lo sconto previsto dalla legge per tutti i cittadini affittuari degli enti e questo in quanto non riesco proprio a capire perché un politico non debba ricevere lo stesso trattamento previsto dalla legge per tutti gli altri cittadini interessati al problema.
Franco Marini
Il presidente del Senato ha acquistato nel 2007, da Scip, 14 vani catastali (pari a 355 mq.) ai Parioli, pagandoli un milione di euro.
Egregio direttore,
in riferimento a quanto pubblicato dal settimanale 'L'espresso' nella sua inchiesta sulla vendita degli ex immobili pubblici, intendo precisare che ho acquistato il mio appartamento da un ente tre anni fa (ben prima di diventare segretario generale della Cisl), composto da quattro vani e non da otto come erroneamente riportato nel vostro articolo. Nell'acquisto dell'immobile non ho avuto alcun trattamento di privilegio, né di favore, visto che avevo in locazione la stessa casa da ben 16 anni e, come tale, ho solo esercitato, come tanti altri inquilini, il diritto di prelazione che la legge ha disciplinato per tutti i trasferimenti di immobili. Quanto allo 'sconto', avendo acquistato in cooperativa ho usufruito, di un abbattimento di circa il 35% sul prezzo fissato dall'ente prima del 2001, in modo anche da velocizzare le procedure di vendita, venendo incontro anche ad una richiesta dello stesso ente. Avendo 'L'espresso' divulgato l'esatta ubicazione del mio domicilio mi riservo di adire le vie legali per la violazione delle norme sulla privacy e le disposizioni del Comitato sull'ordine e la sicurezza.
Raffaele Bonanni
Il segretario generale della Cisl ha acquistato nel 2005, da Scip ex Inps, al quartiere Flaminio, 8 vani catastali più cantina pagandoli 201 mila euro.
Gentile direttore,
faccio riferimento al servizio apparso su 'L'espresso' (n. 35 del 6 settembre 2007) intitolato 'Casa nostra' a firma di Marco Lillo. Nel servizio vengo indicato come uno dei presunti "privilegiati" che avrebbero acquistato casa "a prezzi di favore". Al riguardo ritengo necessario precisare quanto segue: dal 1972, cioè da 35 anni, abito in un appartamento all'Eur, che all'epoca era di proprietà di un ente previdenziale pubblico. L'appartamento si trova in uno stabile, che fa parte di un gruppo di tre immobili tra loro uguali, in cui abitano 90 famiglie. Da inquilino pagavo nel 1972 un canone mensile che per gli standard del mercato di allora poteva considerarsi elevato. Il canone è stato progressivamente adeguato secondo le normative vigenti. A metà degli anni Novanta gli inquilini che risiedevano in quegli stabili hanno avuto l'opportunità di acquistare l'appartamento in cui abitavano. Il valore degli immobili è stato determinato secondo precisi criteri fissati in base a norme di legge. Il processo di dismissione mi ha portato alla stipula del rogito di compravendita in data 30 aprile 2002. Tutti i 90 inquilini hanno esercitato l'opzione di acquisto. Tutti hanno comprato alle medesime condizioni. Ho fatto fronte all'acquisto, pagando in parte in contanti e in parte attraverso un mutuo. Alla luce di questi elementi mi riesce difficile riconoscermi nel quadro tratteggiato nel Vostro servizio, in cui si parla di "vendite soltanto a privilegiati" e di "prezzi di favore".
Lamberto Cardia
Il presidente della Consob ha acquistato nel 2002, all'Eur, 10 vani catastali più cantina e due posti auto pagandoli 328 mila euro.
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