007-La
morte può attendere
Il
20° Bond varca il traguardo del nuovo millennio offrendosi come un
tributo al passato ed uno sguardo verso il futuro...sempre più
femminile
Il
ventesimo film di una delle serie più fortunate nella storia del
cinema (non contando Mai dire mai e Casinò Royale),
è un po' la 'summa theologica' del passato, pur prendendo sotto
altri aspetti le distanze dalla tradizione.
I tributi disseminati nella pellicola prendono le forme più disparate:
dall'apparizione di Halle Berry che richiama Ursula Andress nel primo
episodio della serie (Dr.No), ai Jet-packs alla Moonraker, dalle
scenografie sferoidali alla Octopussy ai soliti particolari che
da sempre contraddistinguono il personaggio: i suoi Martini (mescolati,
non agitati), le belle donne (tra la Berry e la Pike è una bella
lotta in tutti i sensi!) e i tanti passatempo di Q, inclusa una splendida
Aston Martin V12 Vanquish invisibile (avete capito bene!). Contemporaneamente
il personaggio di Ian Fleming approda sulle spiaggie del nuovo millennio
ripulito di un genere da lui stesso creato. Contaminato da un ritmo alla
xXx, perde un po' del suo fascino (l'ingresso nel club a petto
nudo e barba lunga è l'emblematico esempio della rivoluzione in
atto) e della sua eleganza, a vantaggio di una nuova umanità che
lo contraddistingue in alcuni momenti. L'inizio è tra i più
reali e attuali visto che l'attenzione dell'MI-6 è sulla striscia
di terra smilitarizzata tra le due Coree, dove un colonnello pazzo e megalomane
(caratteristica fondamentale dei cattivi 'alla Bond')sta lanciando il
suo monito all'umanità e dove gli unici mezzi di trasporto possibile
tra i tanti campi minati, sono dei potenti Hovercraft. Qui il comandante
britannico verrà scoperto e imprigionato (con scene alla Rambo)
nei sotterranei della base fino ad uno scambio diplomatico che gli restituirà
la libertà. Questo primo cenno di umanità si perde
per strada restituendo quel giusto grado di immortalità che il
suo personaggio deve necessariamente avere per lanciarsi da un cargo con
un elicottero (spento!). Diciamo che una diretta conseguenza della prevalenza
dell'azione sull'interazione è l'assoluto prevalere degli effetti
speciali e dei giochi pirotecnici sulla presenza autoriale del regista
e su quella recitativa dei suoi protagonisti. A proposito di loro possiamo
dire che Brosnan è ormai a merito annoverato tra i Bond degni di
chiamarsi tali e Halle Berry si è mostrata una delle pioniere del
pianeta donna, novella Lara Croft dello spionaggio, ponendosi sullo stesso
piano della sua controparte maschile, anzi a volte facendone addirittura
una macchietta. La presenza di Madonna si limita (grazie al vostro personale
Dio) a qualche istante di recitazione nel club di scherma londinese di
Gustav Graves, quasi come ricompensa per la song di apertura che comunque
è da ritenersi una delle peggiori di tutta la serie. Un Bond semplicemente
diverso (se migliore o peggiore lo lasciamo al giudizio del pubblico),
ma sempre caratterizzato dallo stesso morboso attaccamento alla vita,
e dire che ci prova in tutti i modi ad ammazzarsi, ma il Don Giovanni
impistolettato appartiene alla terra dove il domani non muore mai, e nemmeno
lui per altro... Il film verrà sicuramente apprezzato da tutti
gli amanti del genere adrenalinico, ma se verrete scoperti all'interno
di una sala a vederlo, negherò ogni responsabilità come
da direttiva...
Cast
artistico
Pierce Brosnan
- James Bond
Halle Berry
- Jinx
Toby
Stephens - Gustav Graves
Rosamund
Pike - Miranda Frost
Rick
Yune - Zao
Judi
Dench - M
John
Cleese - Q
Michael
Madsen - Damian Falco
Will
Yun Lee - Colonnello Moon
Kenneth
Tsang - Generale Moon
Samantha
Bond - Miss Moneypenny
Madonna
- Verity
Dati
Tecnici
Titolo
originale: Die
Another Day
Regia:
Lee Tamahori
Fotografia:
David Tattersall
Soggetto:
Ian Fleming
Sceneggiatura:
Neal
Purvis, Robert Wade
Montaggio:
Andrew MacRitchie, Christian Wagner
Produzione:
Barbara Broccoli, Michael G. Wilson
Produzione
esecutiva: Anthony Waye
Musica:
Mirwais Ahmadzaï, David Arnold,
Madonna, Monty Norman
Scenografia:
Peter Lamont
Costumi:
Lindy Hemming
Suono:
Paul Apted, David Evans, Martin Evans,
Dominic Gibbs, Peter Gleaves
Produzione:
United Artists, Metro-Goldwyn-Mayer,
Eon Productions Ltd.
Origine:
UK / USA
Distribuzione:
20th Century Fox
Durata:
132'
Formato:
35 mm
Aspect
Ratio: 2.35:1
Genere:
Azione / Spionaggio
Uscita
nazionale: 28 Febbraio 2003
Intervista
a Halle Berry
Sito
Ufficiale Die Another Day
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