Intervista
a Gerard Depardieu
Roma, 18 Settembre 2002
Per la presentazione
del film "Asterix e Obelix - Missione Cleopatra" sono intervenuti
alcuni dei suoi protagonisti tra cui Monica Bellucci (Cleopatra), Gerard
Depardieu (Obelix), Alain Chabat (interpreta Giulio Cesare ed è
anche regista e sceneggiatore del film) e Tanino Liberatore (Costumi).
Qual è stata
per lei la cosa più difficile nell'immedesimarsi in Obelix?
La cosa
più difficile è stata l'essere innamorato di Cleopatra.
Obelix è un bambino che io amo moltissimo; lui è privo di
cattivi pensieri e ha soltanto il bene nella sua mente per cui non si
può non amarlo. Obelix non è un idiota come può sembrare
alla maggioranza, egli è un poeta.
Seguiranno altri
episodi della serie cinematografica?
Forse ce
ne sarà ancora uno, comunque per quel che mi riguarda se si tratta
di lavorare con Alain Chabat sono sempre pronto, perché è
stato un grande piacere lavorare con lui e con una serie di attori venuti
da mondi cinematografici diversi; mi sono sentito molto in sintonia e
Alain ha lavorato molto per far sì che ciò avvenisse.
Sappiamo che sta
iniziando per lei la parallela carriera del produttore; come vede in questo
momento il cinema italiano nei confronti di quello internazionale?
Credo che
ogni paese abbia qualcosa da dire riguardo al cinema, e quello italiano
si difende bene, ci sono ottimi registi. La scuola del cinema italiano
nasce con De Sica, Fellini, ecc. Oggi abbiamo ancora Scola, Monicelli
e poi c'è la nuova generazione con Moretti e tutti gli altri, comprese
molte brave donne, il cinema esiste dappertutto. Tutte le nostre culture
fanno parte del cinema, questo lo rende vario e più bello.
Lei riesce ad alternare
con grande professionalità ruoli fortemente drammatici ad altri
molto leggeri e addirittura comici, molti attori spesso restano imprigionati
in uno stereotipo: come riesce ad essere così versatile?
Io non mi
reputo un attore, sono uno che ama la gente; se la gente mi vede come
Obelix, allora io sono Obelix. Io ammiro gli attori, loro lavorano tanto,
io no. Il mio lavoro consiste nell'osservare la gente e nel sopravvivere.
Non ho nessun tipo di pregiudizio per i ruoli, voi per esempio avete personaggi
come Benigni, veri comici ma che all'occorrenza possono leggere Dante
e far capire Dante.
Un esponente del
nostro attuale governo, l'On. Umberto Bossi ha criticato la Rai per aver
trasmesso la fiction su "Napoleone" perché lo ritiene
una figura dittatoriale, cosa ne pensa?
Napoleone è
un pezzo della storia d'Europa e la televisione pubblica ha il compito
di trasmettere la sua storia, se poi questo signore ritiene che Napoleone
sia un dittatore dovrebbe interrogarsi molto. In questo "Napoleone"
c'è stata una cooperazione di tutti i paesi toccati dalla sua vicenda,
proprio perché non volevamo dimostrare se fosse stato un mostro
oppure no, ma per far conoscere i fatti in modo più veritiero possibile.
I suoi progetti
futuri?
Il mio prossimo
lavoro è stato ispirato dal Santo Padre, dal Papa. Quando l'ho
incontrato, mi ha guardato negli occhi e ha detto "S.Agostino",
ed io sto iniziando un lavoro che non riguarderà né cinema
né televisione, ma farò letture pubbliche di S.Agostino
partendo proprio da Tagaste, dove lui e nato per proseguire poi ad Ippona
dove è stato fatto vescovo. Partirò il 23 Novembre giorno
della sua nascita.
Leggi
recensione "Asterix e Obelix - Missione Cleopatra"
Leggi
Intrvista "Monica Bellucci" (Co-protagonista del film)
|