a cura di Valeria Arnaldi |
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AUSTRALIA |
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RINVENUTE
PITTURE ABORIGENE
Sidney.
Contiene una gran quantità di pitture e disegni aborigeni di migliaia
di anni fa la caverna scoperta da alcuni scienziati australiani in una
remota località nei pressi di Sidney. Con 203 tra dipinti e disegni,
questa si candida ad essere la più importante scoperta di arte
aborigena. I soggetti raffigurati sono vari: per lo più animali,
ma anche divinità e strumenti. Molti i profili di mani. Datati
a 11 periodi differenti, i più antichi risalgono addirittura a
4000 anni fa. La scoperta in realtà risale a 8 anni fa, ma è
stata tenuta segreta fino ad oggi. I lavori di identificazione e documentazione
sono stati condotti dallantropologo Paul Tacon, scienziato ricercatore
dellAustralian Museum di Sidney. E proprio sul sito del Museo sarà
possibile vedere le immagini della caverna, la cui ubicazione rimarrà
invece segreta. Valeria
Arnaldi |
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BOSNIA |
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LA SICCITÀ NUTRE LA CULTURA Sarajevo. È stato grazie alla grave siccità di questa fine estate, che il fiume Sava, al livello minimo da oltre cento anni, ha riportato alla luce un'imbarcazione dell'età del ferro. La scoperta è stata fatta da un pescatore che, con l'aiuto di alcuni amici, è riuscito a estrarre il relitto dal fango in cui era immerso, scoprendo una canoa lunga circa 6 metri, in buono stato di conservazione. Un'altra imbarcazione molto simile a questa era stata rinvenuta sempre nei pressi di Sarajevo nel 1896, laddove sorgeva un insediamento preistorico di case su palafitte. Valeria Arnaldi |
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FRANCIA |
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IL QUARTIERE ANTIQUARIO Parigi.
Il Mercato delle Pulci di Saint Ouen attira sempre un maggior numero di
'clienti', e per la prima volta si amplia, aprendo i suoi spazi a 300
mercanti provenienti dalla Francia, dall'Italia, dal Belgio, dalla Germania
e dall'Austria. Un quartiere completamente chiuso al traffico ed occupato
da oggetti e mobili di ogni tipo. Il mercato ha più di 100 anni.
Nacque quando gli 'straccivendoli' cominciarono a vendere per strada ciò
che trovavano tra gli oggetti smessi della gente. Relegati in periferia
, di questa fecero il loro regno, dando vita ad un mercato che si estendeva
- e si estende - per quattro quartieri. Valeria Arnaldi |
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SANDRO BOTTICELLI Parigi.
Le opere di Sandro Botticelli conquistano Parigi, in una mostra allestita
al Museo del Luxembourg fino al 22 febbraio 2004. 'Botticelli, da Lorenzo
il Magnifico al Savonarola' è il titolo dell'esposizione che mira
a contestualizzare l'arte botticelliana nel contesto fiorentino dell'epoca,
analizzato dal punto di vista politico ma non solo. I Medici infatti davano
forte impulso alla vita culturale della città. Grazie all'impegno
dei più grandi musei del mondo, a Parigi sono riunite venti tele
e numerosi disegni realizzati dall'artista per famiglie e personaggi importanti.
Esposte anche opere di Leonardo da Vinci, Piero di Cosimo e Filippino
Lippi. Valeria Arnaldi
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Caen. Fino al 13 ottobre, al
Musée des Beaux-Arts di Caen, va in scena Il barocco nella
visione gesuita. Tema insolito per una mostra che sviscera la concezione
e limportanza - che colore e forma avevano per la Compagnia
dei Gesuiti come strumenti per la visione di Dio. I gesuiti
costruiscono una vera e propria retorica dellimmagine nel cuore
del Barocco, nel rispetto dei dettami del Concilio di Trento. Corpo in
movimento, luce diffusa nella materia, giochi di prospettive che allungano
gli spazi nelleterno questi i topoi della religione
barocca. Ad essi, la Bassa Normandia dedica una mostra sperimentale
e decisamente ambiziosa, che raccoglie 100 opere tra dipinti e bozzetti,
fra cui una quarantina di pale daltare provenienti da Italia, Fiandre,
Spagna e Francia. Tra gli autori esposti, risaltano i nomi del Baciccia,
di Pietro da Cortona, Josè de Ribera, Tintoretto e Rubens: tutti
insieme per promuovere una politica delle immagini che guidi verso le
suggestioni fisiche e le meditazioni spirituali, come era nellintenzione
della Compagnia di Gesù. Valeria Arnaldi |
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CONSAGRA AL PARLAMENTO EUROPEO Strasburgo.
In occasione del Semestre Italiano di Presidenza dellUnione Europea,
al Parlamento Europeo è esposta la "Doppia Bifrontale",
scultura di Pietro Consagra. Realizzata in ferro battuto dipinto, lopera
misura 4 metri x 6. La scultura, come daltronde tutta lopera
dellartista, suggerisce un gioco di richiami e dialoghi, scambi
ed interazione. Mai messaggio potrebbe essere più appropriato per
il Parlamento. Ed infatti la scultura è stata accolta con grande
entusiasmo. La bipolarità della struttura si presta ad essere metafora
dellUnione tra le due Europe che, in seguito allallargamento,
sono ormai fuse in ununica identità. Valeria
Arnaldi |
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GERMANIA | |||||||||
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IL COLOSSEO: ISTRUZIONI PER L'USO Berlino. Piattaforme mobili, gabbie elevabili ed una trentina di ascensori: anche questo è – o meglio era – il Colosseo. A dichiararlo un archeologo-ingegnere tedesco, secondo il quale erano questi i sistemi tecnici attraverso cui veniva regolato l'ingresso nell'arena di belve feroci e gladiatori. Per tre anni, Heinz-Juergen Beste ha studiato e ‘ridisegnato' il dietro le quinte degli spettacoli, rivelando l'esistenza di pedane inclinabili e sistemi di funi e di carrucole. Un articolo tecnico-artistico, ma non solo. Sarebbero 1000 vite l'anno quelle con cui i romani bagnavano la loro sete di violenza, per non parlare della carneficina di animali, reclutati nelle terre di conquista. Venivano da terre lontane: erano coccodrilli, leoni tigri e tutti quegli animali che con rarità e ferocia potevano sembrare dei veri e propri mostri. “Il Colosseo è sulla terra il luogo imbevuto della massima concentrazione di sangue umano”. Valeria Arnaldi |
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LE PITTURE PIÙ ANTICHE DEL MONDO Ulm. Risalgono a circa 30.000 anni fa le pitture che lo scorso anno sono state rinvenute nelle cave di Hohle Fels, vicino a Ulm. Sarebbero perciò le pitture più antiche del mondo. Infatti, a quell'epoca, in Europa l'uomo ancora muoveva i primi passi. I soggetti raffigurati nella grotta sono di uomini per metà animali. E testimonierebbero quindi lo sforzo immaginifico compiuto dai nostri antenati. La scoperta potrebbe comportare alcuni sostanziali cambiamenti nella storia della comparsa dell'uomo sulla terra, portando a ripensare la datazione di quella che potremmo definire la prima 'comparsa' dell'uomo, ma soprattutto i primi percorsi migratori. Valeria Arnaldi |
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ALTE MEISTER Dresda.
Sarà il Veneto a finanziare il restauro di cinque tele e sette
cornici antichi della pinacoteca Alte Meister di Dresda, danneggiate in
seguito ad alluvione. Lassegno di 363.000 euro è stato il
contributo più ingente fino ad ora ricevuto dal Museo. Appena avuta
la notizia dello straripamento del fiume Elba, il Museo ha provveduto
a far spostare nei piani superiori tutte le opere, fissando al soffitto
le tele troppo grandi per essere spostate. Un intervento rapido che però
non è stato sufficiente: sono stati diversi infatti i danni causati
dallumidità. Valeria Arnaldi |
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GRAN BRETAGNA | |||||||||
PICASSO IN SCENA
Londra.
Il più grande dipinto di Pablo Picasso sarà esposto al pubblico
dal Victoria e Albert Museum. “Dal” e non “Al” come si potrebbe pensare.
Le dimensione dell'opera hanno infatti reso necessario l'utilizzo di un
apposito spazio – a prestare lo spazio la vicina Royal Opera House. Il
quadro – che, di proprietà del Museo dal 1968 non è mai
stato esposto per la mancanza di una parete ‘adeguata' – è nato
come scenografia per una rappresentazione dei Balletti Russi Le Train
Bleu, e raffigura due donne festanti su un bagnasciuga. Valeria
Arnaldi |
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LA VENEZIA DI TURNER
Londra.
Fu Venezia con tutti i suoi riflessi ad insegnare a Turner una diversa
percezione della luce, quella che fece unico il suo stile pittorico. In
tre brevi soggiorni, egli studio le linee dell'orizzonte, il bacino di
San Marco ed il Canal Grande, infiniti specchi di altrettanto infinite
figure. Dalla terra all'acqua, ma anche dall'acqua alla terra. Molte le
ore passate su un'imbarcazione per ammirare quel miraggio di città,
sorta dalle acque, con le sue ricche architetture bizantine, gotiche,
palladiane, architettonicamente di un'eleganza ricercata e ‘definita'
che andava però a perdere i suoi contorni e la concretezza nel
riflesso di se stessa per diventare sogno e magia. Dall'alba al tramonto,
ciò che Turner cercava era la luce come veicolo e soggetto, studiandola
nel suo ciclo naturale. In questo egli fu anticipatore della rivoluzione
cromatica che avrebbe preso piede con l'impressionismo. A quella Venezia
Musa è dedicata la mostra “Turner and Venice” ospitata alla Tate
Britain fino all'11 gennaio. 150 dipinti ad olio ed oltre 100 acquerelli,
ma anche stampe, disegni e prestigiosi taccuini di schizzi: tutto è
documento ma soprattutto diario dell'Arte e dell'artista. Valeria
Arnaldi |
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L'ARTE DEL CLIMA
Londra.
Il piano terra della Tate Gallery è occupato in tutta la sua lunghezza
- 155 metri - da un'istallazione dello scandinavo Olafur Eliasson, intitolata
"Weather Project", che mira a ricreare gli elementi atmosferici.
La stanza è immersa in una nebbia artificiale ed uno specchio circolare
che rappresenta il sole e che da quella nebbia vede la sua luminosità
amplificata. Ogni persona che entra nella stanza viene riflessa sul soffitto,
diventando parte integrante dell'opera stessa. Valeria
Arnaldi |
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IL FORTINO 'SCRITTO'
Londra.
Sembra la storia di un film, una scoperta archeologica all'Indiana Jones:
alcuni archeologi britannici hanno scoperto un fortino del Vallo di Adriano,
grazie all'iscrizione in latino rinvenuta all'interno di una piccola coppa
in bronzo del II secolo d.C. Valeria
Arnaldi |
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UN MUSEO PER ELTON JOHN
Londra.
Un museo nella sua villa questo il progetto che Elton John ha deciso
di realizzare nella sua villa di Windsor. Il celebre cantante ha uninteressante
collezione di artisti contemporanei, cui si aggiungono anche opere di
Picasso e Warhol. Sembra che si tratti di un nuovo trend in Inghilterra,
perché lo stesso progetto è stato già tradotto in
realtà da Lord Charles Saatchi e da Sir Peter Moores. Ora, resta
solo da attendere i risultati. Valeria
Arnaldi |
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LA SICILIA PER ANTONELLO 315.000 euro è stato quanto
ha pagato la Regione Sicilia per un piccolissimo dipinto di Antonello
da Messina, battuto allasta da Christies. L opera misura
appena 15 centimetri per 10,5 cm ed è dipinta sui due lati. Sul
recto, è raffigurata una Madonna col Bambino con francescano adorante
e sul verso, un Ecce Homo. Il dipinto era parte di una collezione privata
tedesca. Valeria Arnaldi |
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GRECIA | |||||||||
ATENE PASSIONE E SPORT
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ISRAELE | |||||||||
PERES CENTER FOR PEACE Giaffa. Sorgerà a Giaffa, il 'Peres Center for Peace", progettato dall'Architetto Massimiliano Fuksas. La prima pietra è stata posta in coincidenza con il momento topico delle celebrazioni per l'ottantesimo compleanno di Shimon Peres. Valeria
Arnaldi |
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MAROCCO | |||||||||
Rabat.
Nella provincia di Guelmin, nel sud del Marocco, sono stati rinvenuti
più di 200 siti del periodo preislamico. A scoprirli è stato
un gruppo di archeologi marocchini e spagnoli nell’ambito di un
programma avviato nel 1995. Ne ha dato notizia l’agenzia marocchina
Map.
V.Arnaldi |
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MONTECARLO |
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REPUBBLICA
CECA |
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RINVENUTO TEMPIO PAGANO Praga. Nel corso di alcuni scavi realizzati ad Horomerice, alla periferia nord-occidentale di Praga, è stato rinvenuto un tempio pagano dell'età del bronzo. Le fondamenta della costruzione ed il suo orientamento hanno portato gli archeologi a datare approssimativamente il tempio a circa 6000 anni fa. Poco lontano è stato ritrovato un cimitero neolitico, con 28 tombe e megaliti, che risalirebbe a circa 4500 anni fa. Valeria Arnaldi |
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RUSSIA |
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È TIZIANO Mosca.
Era esposto da oltre 70 anni in un museo dell'Estremo Oriente russo e
attribuito alla "bottega di Tiziano", ma in realtà era
un'opera autografa del maestro. È accaduto a Mosca, dove il quadro
era arrivato negli anni trenta. Solo pochi anni fa, la direzione si è
decisa ad inviare l'opera - la "Rebecca al pozzo" all'Ermitage
di San Pietroburgo, per sottoporla ad esami, che oggi hanno portato alla
luce la vera paternità del quadro. La direttrice del museo ha dichiarato
che probabilmente si tratta solo di una delle tante sorprese che rivelerebbero
i musei provinciali russi se fossero studiati approfonditamente. Valeria Arnaldi |
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TARQUINIO E LUCREZIA Mosca.
Un dono d'amore - questo è stato il destino toccato in sorte al
"Tarquinio e Lucrezia" di Rubens che, durante la guerra, fu
requisito da Goebbels per farne omaggio ad una delle sue amanti. Ma questo
è stato solo l'inizio di un lungo viaggio che ha portato il capolavoro
fino a Mosca. Fino al 1942 il dipinto abbelliva Palazzo Sans Souci di
Postdam, poi fu portato da Goebbels al castello di Rheisberg come decoro
per la sua residenza di campagna. Il quadro arrivò a Mosca trasportato
da un ufficiale dell'Armata Rossa, entrata vittoriosa a Berlino nel '45.
Per vie traverse e soprattutto per molti traffici e mercati, il dipinto
è tornato pochi mesi fa al Sans Souci. Tornato e non tornato in
realtà. Si è trattato in fatti solo di una proposta di vendita
fatta dal suo proprietario, che però non è giunta a buon
fine. Smentito qualunque legame con la mafia dell'arte, il proprietario
ha dichiarato di aver acquistato il dipinto e di averlo anche fatto restaurare.
Non solo, ma avrebbe anche contattato il Ministero della Cultura russo
per sapere se il dipinto era sulla lista nera di quelli portati dalla
Germania. Pur mantenendone la proprietà, gli è stata imposta
la riconsegna del quadro alle autorità russe, cui spetta ora il
compito di decidere se restituirlo o meno alla Germania. Valeria Arnaldi |
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SIRIA |
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QATNA
Qatna. Quinta campagna di scavi
a Qatna, in Siria, dove sono stati rinvenuti muri alti oltre sette metri,
probabilmente riconducibili al tempio principale dell'Acropoli e imponenti
fondazioni in pietra del palazzo reale. I rinvenimenti, effettuati da
un'èquipe dell'università di Udine, consentiranno di fare
maggiore chiarezza sulla cultura siriana del secondo millennio e di ricostruire
la vita quotidiana della città. Sono stati riportati alla luce
anche un piccolo cimitero del Bronzo Medio I ed un intero quartiere artigianale
dell'Età del Ferro. Valeria Arnaldi |
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SPAGNA |
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DOPPIA CONCORDIA
Madrid. Conferenza accademica a
Madrid per il ritrovamento, nel corso di scavi condotti nel sito di Merida,
di un tempio che presenta straordinarie somiglianze con quello romano
della Concordia. A Merida sorgeva una colonia romana Emerita Augusta
fondata nel 25 a.C. Valeria Arnaldi |
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IL SOGNO DI GIULIANO GORI Valencia.
Giuliano Gori ha presentato all’Istituto d’Arte moderna
di Valencia il progetto per il ‘parco d’arte contemporanea’
realizzato a Celle, in cui gli artisti creano, direttamente in loco,
le loro opere. La rassegna raccoglie disegni di Karavan, Kosuth, Solano,
Oppenheim, Corneli, Spagnulo, Pepper, Nagasawa e anche una selezione
della raccolta ‘storica’ di Gori, con opere di Picasso,
Brqaue, Lèger, Savinio, Balla, Calder, Moore, Licini, fontana,
Morris e altri. Allestita fino al 4 marzo, la mostra mira a mettere
in evidenza gli stretti legami intercorrenti tra l’arte ed il
territorio. I progetti presentati sono 75, accanto ad essi megaschermi
permettono di visualizzare le opere in tre dimensioni. Diversi i plastici
esposti. V.Arnaldi |
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BEATO ANTONI GAUDÌ Larchitetto di Dio così
viene ormai chiamato Antoni Gaudì, larchitetto spagnolo che
ha progettato la Sagrada Familia. E proprio per questo monumento
alla fede, il Vaticano sembra non escludere lipotesi di una beatificazione
dellarchitetto. Continuano nel frattempo i lavori per completare
la Sagrada, che iniziata nel 1883, ancora non è stata portata a
compimento. Una scelta non facile quella di portare avanti la realizzazione
del progetto di Gaudì. Cè chi infatti considera lincompletezza
della Sagrada un vero e proprio simbolo della Spagna. In quel non finito
cera tutta la potenzialità e, con essa, la massima apertura
alla speranza. Ma il pericolo che con il tempo, la struttura potesse risentire
eccessivamente degli agenti atmosferici, ha fatto decidere per il sì
definitivo e così la favola di Gaudì si avvia al suo compimento,
ma larchitetto continua a far parlare di sé. Stavolta gli
alti prelati, che in Vaticano si riuniscono per esaminare documenti sul
misticismo dellartista e sullispirazione che ha guidato la
sua mano nella stesura del progetto. Valeria Arnaldi |
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SUDAN | |||||||||
TORNANO ALLA LUCE LE SCULTURE
DEI FARAONI NERI
Khartoum. Un'équipe di archeologi francesi e svizzeri ha rinvenuto in Sudan settentrionale un gruppo scultoreo, risalente all’età dei faraoni neri, i re nubiani che hanno conquistato l'Egitto 2500 anni fa. Le statue sono tutte di granito nero e recano sulla base il nome di ognuno dei re raffigurati. Conservate all’interno di una fossa, rimasta sigillata per 2000 anni circa, in un'area di templi distrutti sulle rive del Nilo, le sculture sono state sotterrate in seguito alla conquista del regno da parte degli egizi. I nuovi dominatori hanno deciso la distruzione delle statue, molte delle quali hanno la testa staccata dal corpo, nel desiderio di cancellare anche il ricordo della fiorente civiltà nubiana che li aveva preceduti. V.Arnaldi |
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SVIZZERA | |||||||||
LA CASA DEL DADAISMO Zurigo.
L'ex Cabaret Voltaire si trasformerà in un centro culturale. È
in questo locale che nel 1926 nacque il movimento, fondato da un gruppo
di circa sessanta artisti che, occuparono l'edificio per protestare contro
la compagnia di assicurazioni Rentenanstalt, proprietaria dell'immobile,
che voleva farne degli appartamenti da mettere in vendita. Riconoscendo
il suo valore storico, il Parlamento Zurighese ha deciso di investire
1,19 milioni di franchi svizzeri per pagare l'affitto dell'immobile per
i prossimi cinque anni. Le altre spese verranno coperte dal gruppo Swatch.
Il progetto prevede di trasformare il locale in un luogo di incontro per
artisti, intellettuali, ricercatori o semplici appassionati d'arte. V.Arnaldi |
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TAIWAN | |||||||||
IL GUGGENHEIM DI ZAHA HADID Taichung. È stata affidata a Zaha Hadid la stesura del progetto del Guggenheim Museum che verrà inaugurato nella città di Taichung. L'accordo sarà firmato nei prossimi mesi. 18, 8 i milioni di dollari previsti per l'edificazione, che verranno equamente ripartiti tra la città ed il governo centrale di Taipei. Valeria
Arnaldi |
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TURCHIA | |||||||||
SCOPERTA LA TOMBA DEL RE ANTIOCO I L'archeologo Mahmud Arslan ha individuato la tomba del re Antioco I, sul monte Nemrud Dag nella regione dell'Anatolia. A pianta quadrangolare, la tomba misura 5 e 9 metri sui lati, per un’altezza di 2,40 metri. Il sepolcro, scavato nella roccia viva, fu coperto da una piramide a gradoni alta 50 metri e con un diametro di 150 metri, fiancheggiata da due terrazze cerimoniali, decorate con bassorilievi e gigantesche statue di antenati macedoni e persiani. Gli esperti dicono che queste statue furono disposte seguendo l'allineamento dei pianeti del sistema solare il giorno 16 luglio del 98 a.C. – probabile nascita del re. V.Arnaldi |
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U.S.A.
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L'ANCIEN REGIME Washington. Sono 107 i dipinti dell'Ancien Regime esposti alla National Gallery. Molti i grandi nomi tra i 27 artisti rappresentati, che hanno saputo cogliere le bellezze - e raffinatezze - del quotidiano, di un Settecento sfarzoso. Valeria Arnaldi |
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RESTITUZIONI E MOSTRE Washington.
Un accordo intelligente di cui si sentiva il bisogno da tempo: gli Stati
Uniti renderanno allItalia i beni archeologici italiani in loro
possesso ed in cambio il nostro paese si impegna ad organizzare oltreoceano
delle mostre tematiche con pezzi italiani. La partnership rientra nellambito
del memorandum dintesa in materia di beni archeologici firmato tra
i due paesi nel gennaio 2001. Le mostre rimarranno negli States per lunghi
periodi in modo da farne oggetto di studio e ricerca, andando a soddisfare
la curiosità che gli americani provano per la cultura del nostro
paese. Valeria Arnaldi
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YEMEN |
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Sanaa. A 140 km da Sanaa, capitale dello Yemen, sorgono le antichissime mura di Baraqish. Tra di esse si snodano strade che fino a cinquant'anni fa si potevano percorrere solo con i muli, garantendo protezione alla città. Se le mura sono intatte, di ciò che custodivano sembra non essere rimasta alcuna traccia. Solo alcuni ruderi di epoca ottomana, innalzati sopra le rovine di abitati di epoche differenti. Ma uno studio archeologico attento consente di risalire fino ai primi costruttori – sabei e minei (presumibilmente VI e V secolo a. C. ). Il merito di questa scoperta è di un'equipe di archeologi italiani ed operai yemeniti, che sono riusciti a ‘rubare' al deserto il segreto gelosamente custodito di una sala ipostila e dei muri del tempio del dio Nakrah. Gli scavi, iniziati nel '91, sono stati poi interrotti per mancanza di fondi e ripresi solo quest'anno. Prossimi obiettivi sono lo studio dell'area sacra, dove è stato individuato un altro tempio non ancora portato alla luce. E soprattutto, per la decifrazione delle molte iscrizioni rinvenute – in massima parte ex voto – che potrebbero aiutare a fare maggiore chiarezza sulla cultura dei popoli che abitavano la zona. Valeria Arnaldi |
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