a cura di Valeria Arnaldi


informArte la rubrica per gli amanti dell'Arte! Una selezione aggiornata delle migliori mostre ed eventi artistici in italia e nel mondo...

 
MOSTRE (Italia - Estero)
Manifestazioni, mostre e tutti gli appuntamenti per vivere l'Arte.
ESTERO
AUSTRALIA
RINVENUTE PITTURE ABORIGENE

Sidney. Contiene una gran quantità di pitture e disegni aborigeni di migliaia di anni fa la caverna scoperta da alcuni scienziati australiani in una remota località nei pressi di Sidney. Con 203 tra dipinti e disegni, questa si candida ad essere la più importante scoperta di arte aborigena. I soggetti raffigurati sono vari: per lo più animali, ma anche divinità e strumenti. Molti i profili di mani. Datati a 11 periodi differenti, i più antichi risalgono addirittura a 4000 anni fa. La scoperta in realtà risale a 8 anni fa, ma è stata tenuta segreta fino ad oggi. I lavori di identificazione e documentazione sono stati condotti dall’antropologo Paul Tacon, scienziato ricercatore dell’Australian Museum di Sidney. E proprio sul sito del Museo sarà possibile vedere le immagini della caverna, la cui ubicazione rimarrà invece segreta.

Valeria Arnaldi

BOSNIA

LA SICCITÀ NUTRE LA CULTURA

Sarajevo. È stato grazie alla grave siccità di questa fine estate, che il fiume Sava, al livello minimo da oltre cento anni, ha riportato alla luce un'imbarcazione dell'età del ferro. La scoperta è stata fatta da un pescatore che, con l'aiuto di alcuni amici, è riuscito a estrarre il relitto dal fango in cui era immerso, scoprendo una canoa lunga circa 6 metri, in buono stato di conservazione. Un'altra imbarcazione molto simile a questa era stata rinvenuta sempre nei pressi di Sarajevo nel 1896, laddove sorgeva un insediamento preistorico di case su palafitte.

Valeria Arnaldi

FRANCIA

IL QUARTIERE ANTIQUARIO

Parigi. Il Mercato delle Pulci di Saint Ouen attira sempre un maggior numero di 'clienti', e per la prima volta si amplia, aprendo i suoi spazi a 300 mercanti provenienti dalla Francia, dall'Italia, dal Belgio, dalla Germania e dall'Austria. Un quartiere completamente chiuso al traffico ed occupato da oggetti e mobili di ogni tipo. Il mercato ha più di 100 anni. Nacque quando gli 'straccivendoli' cominciarono a vendere per strada ciò che trovavano tra gli oggetti smessi della gente. Relegati in periferia , di questa fecero il loro regno, dando vita ad un mercato che si estendeva - e si estende - per quattro quartieri.

Valeria Arnaldi

SANDRO BOTTICELLI

Parigi. Le opere di Sandro Botticelli conquistano Parigi, in una mostra allestita al Museo del Luxembourg fino al 22 febbraio 2004. 'Botticelli, da Lorenzo il Magnifico al Savonarola' è il titolo dell'esposizione che mira a contestualizzare l'arte botticelliana nel contesto fiorentino dell'epoca, analizzato dal punto di vista politico ma non solo. I Medici infatti davano forte impulso alla vita culturale della città. Grazie all'impegno dei più grandi musei del mondo, a Parigi sono riunite venti tele e numerosi disegni realizzati dall'artista per famiglie e personaggi importanti. Esposte anche opere di Leonardo da Vinci, Piero di Cosimo e Filippino Lippi.
La mostra prosegue poi il suo viaggio a Palazzo Strozzi - Firenze - dove sarà possibile visitarla fino all'11 luglio del prossimo anno.

Valeria Arnaldi

 

Caen. Fino al 13 ottobre, al Musée des Beaux-Arts di Caen, va in scena ‘Il barocco nella visione gesuita’. Tema insolito per una mostra che sviscera la concezione – e l’importanza - che colore e forma avevano per la Compagnia dei Gesuiti come strumenti per la ‘visione’ di Dio. I gesuiti costruiscono una vera e propria retorica dell’immagine nel cuore del Barocco, nel rispetto dei dettami del Concilio di Trento. Corpo in movimento, luce diffusa nella materia, giochi di prospettive che allungano gli spazi nell’eterno – questi i topoi della ‘religione barocca’. Ad essi, la Bassa Normandia dedica una mostra sperimentale e decisamente ambiziosa, che raccoglie 100 opere tra dipinti e bozzetti, fra cui una quarantina di pale d’altare provenienti da Italia, Fiandre, Spagna e Francia. Tra gli autori esposti, risaltano i nomi del Baciccia, di Pietro da Cortona, Josè de Ribera, Tintoretto e Rubens: tutti insieme per promuovere una politica delle immagini che guidi verso le suggestioni fisiche e le meditazioni spirituali, come era nell’intenzione della Compagnia di Gesù.

Valeria Arnaldi

CONSAGRA AL PARLAMENTO EUROPEO

Strasburgo. In occasione del Semestre Italiano di Presidenza dell’Unione Europea, al Parlamento Europeo è esposta la "Doppia Bifrontale", scultura di Pietro Consagra. Realizzata in ferro battuto dipinto, l’opera misura 4 metri x 6. La scultura, come d’altronde tutta l’opera dell’artista, suggerisce un gioco di richiami e dialoghi, scambi ed interazione. Mai messaggio potrebbe essere più appropriato per il Parlamento. Ed infatti la scultura è stata accolta con grande entusiasmo. La bipolarità della struttura si presta ad essere metafora dell’Unione tra le due Europe che, in seguito all’allargamento, sono ormai fuse in un’unica identità.

Valeria Arnaldi

GERMANIA

IL COLOSSEO: ISTRUZIONI PER L'USO

Berlino. Piattaforme mobili, gabbie elevabili ed una trentina di ascensori: anche questo è – o meglio era – il Colosseo. A dichiararlo un archeologo-ingegnere tedesco, secondo il quale erano questi i sistemi tecnici attraverso cui veniva regolato l'ingresso nell'arena di belve feroci e gladiatori. Per tre anni, Heinz-Juergen Beste ha studiato e ‘ridisegnato' il dietro le quinte degli spettacoli, rivelando l'esistenza di pedane inclinabili e sistemi di funi e di carrucole. Un articolo tecnico-artistico, ma non solo. Sarebbero 1000 vite l'anno quelle con cui i romani bagnavano la loro sete di violenza, per non parlare della carneficina di animali, reclutati nelle terre di conquista. Venivano da terre lontane: erano coccodrilli, leoni tigri e tutti quegli animali che con rarità e ferocia potevano sembrare dei veri e propri mostri. “Il Colosseo è sulla terra il luogo imbevuto della massima concentrazione di sangue umano”.

Valeria Arnaldi

LE PITTURE PIÙ ANTICHE DEL MONDO

Ulm. Risalgono a circa 30.000 anni fa le pitture che lo scorso anno sono state rinvenute nelle cave di Hohle Fels, vicino a Ulm. Sarebbero perciò le pitture più antiche del mondo. Infatti, a quell'epoca, in Europa l'uomo ancora muoveva i primi passi. I soggetti raffigurati nella grotta sono di uomini per metà animali. E testimonierebbero quindi lo sforzo immaginifico compiuto dai nostri antenati. La scoperta potrebbe comportare alcuni sostanziali cambiamenti nella storia della comparsa dell'uomo sulla terra, portando a ripensare la datazione di quella che potremmo definire la prima 'comparsa' dell'uomo, ma soprattutto i primi percorsi migratori.

Valeria Arnaldi

ALTE MEISTER

Dresda. Sarà il Veneto a finanziare il restauro di cinque tele e sette cornici antichi della pinacoteca Alte Meister di Dresda, danneggiate in seguito ad alluvione. L’assegno di 363.000 euro è stato il contributo più ingente fino ad ora ricevuto dal Museo. Appena avuta la notizia dello straripamento del fiume Elba, il Museo ha provveduto a far spostare nei piani superiori tutte le opere, fissando al soffitto le tele troppo grandi per essere spostate. Un intervento rapido che però non è stato sufficiente: sono stati diversi infatti i danni causati dall’umidità.

Valeria Arnaldi

GRAN BRETAGNA
PICASSO IN SCENA

Londra. Il più grande dipinto di Pablo Picasso sarà esposto al pubblico dal Victoria e Albert Museum. “Dal” e non “Al” come si potrebbe pensare. Le dimensione dell'opera hanno infatti reso necessario l'utilizzo di un apposito spazio – a prestare lo spazio la vicina Royal Opera House. Il quadro – che, di proprietà del Museo dal 1968 non è mai stato esposto per la mancanza di una parete ‘adeguata' – è nato come scenografia per una rappresentazione dei Balletti Russi Le Train Bleu, e raffigura due donne festanti su un bagnasciuga.

Valeria Arnaldi

LA VENEZIA DI TURNER

Londra. Fu Venezia con tutti i suoi riflessi ad insegnare a Turner una diversa percezione della luce, quella che fece unico il suo stile pittorico. In tre brevi soggiorni, egli studio le linee dell'orizzonte, il bacino di San Marco ed il Canal Grande, infiniti specchi di altrettanto infinite figure. Dalla terra all'acqua, ma anche dall'acqua alla terra. Molte le ore passate su un'imbarcazione per ammirare quel miraggio di città, sorta dalle acque, con le sue ricche architetture bizantine, gotiche, palladiane, architettonicamente di un'eleganza ricercata e ‘definita' che andava però a perdere i suoi contorni e la concretezza nel riflesso di se stessa per diventare sogno e magia. Dall'alba al tramonto, ciò che Turner cercava era la luce come veicolo e soggetto, studiandola nel suo ciclo naturale. In questo egli fu anticipatore della rivoluzione cromatica che avrebbe preso piede con l'impressionismo. A quella Venezia Musa è dedicata la mostra “Turner and Venice” ospitata alla Tate Britain fino all'11 gennaio. 150 dipinti ad olio ed oltre 100 acquerelli, ma anche stampe, disegni e prestigiosi taccuini di schizzi: tutto è documento ma soprattutto diario dell'Arte e dell'artista.

Valeria Arnaldi

L'ARTE DEL CLIMA

Londra. Il piano terra della Tate Gallery è occupato in tutta la sua lunghezza - 155 metri - da un'istallazione dello scandinavo Olafur Eliasson, intitolata "Weather Project", che mira a ricreare gli elementi atmosferici. La stanza è immersa in una nebbia artificiale ed uno specchio circolare che rappresenta il sole e che da quella nebbia vede la sua luminosità amplificata. Ogni persona che entra nella stanza viene riflessa sul soffitto, diventando parte integrante dell'opera stessa.

Valeria Arnaldi

IL FORTINO 'SCRITTO'

Londra. Sembra la storia di un film, una scoperta archeologica all'Indiana Jones: alcuni archeologi britannici hanno scoperto un fortino del Vallo di Adriano, grazie all'iscrizione in latino rinvenuta all'interno di una piccola coppa in bronzo del II secolo d.C.
4 i nomi incisi all'interno della coppa che indicavano i nomi dei rispettivi fortini dell'estremità occidentale del Vallo di Adriano: Mais (l'attuale Bowness), Coggabata (Drumburgh), Uxelodunum (Stanwix) e Cammoglanna (Castlesteads). Di questi fortini però non si era mai saputo nulla, né era stata trovata alcuna traccia. Coppe di questo tipo erano già state rinvenute in altre coppe dello stesso periodo. Rinvenute anche alcune iscrizioni di nomi propri, probabilmente indicanti i comandanti dei suddetti fortini. Da Indiana Jones anche la casualità del ritrovamento, dovuta al venditore di una ditta di metal detector, che ne stava dando una dimostrazione.

Valeria Arnaldi

UN MUSEO PER ELTON JOHN

Londra. Un museo nella sua villa – questo il progetto che Elton John ha deciso di realizzare nella sua villa di Windsor. Il celebre cantante ha un’interessante collezione di artisti contemporanei, cui si aggiungono anche opere di Picasso e Warhol. Sembra che si tratti di un nuovo trend in Inghilterra, perché lo stesso progetto è stato già tradotto in realtà da Lord Charles Saatchi e da Sir Peter Moores. Ora, resta solo da attendere i risultati.

Valeria Arnaldi

LA SICILIA PER ANTONELLO

315.000 euro – è stato quanto ha pagato la Regione Sicilia per un piccolissimo dipinto di Antonello da Messina, battuto all’asta da Christie’s. L ’opera misura appena 15 centimetri per 10,5 cm ed è dipinta sui due lati. Sul recto, è raffigurata una Madonna col Bambino con francescano adorante e sul verso, un Ecce Homo. Il dipinto era parte di una collezione privata tedesca.

Valeria Arnaldi

GRECIA

ATENE

PASSIONE E SPORT
Un’ideale fiaccola che da Roma, passando per gli Europei di Lisbona, arriva ad Atene in occasione delle Olimpiadi: è questo il percorso seguito dalla mostra fotografica “Passione e Sport”, curata da Valeria Arnaldi ed ospitata presso il Villaggio delle Olimpiadi appunto. Filo conduttore della mostra è la passione per lo scatto, dalla pista alla macchinetta fotografica. Per raccontare lo sport, inteso a 360° - dall’agonismo dei grandi campioni al jogging degli atleti ‘della domenica’ – 7 fotografi, di cui 6 professionisti hanno ‘inseguito’ gli atleti della capitale. Michelangelo Gisone, Francesco Toiati, Cristina Di Paolo Antonio, Giorgio Maiozzi, Gianni Barberi, Michele D’Annibale e Nicola Chicco hanno voluto porre l’attenzione non tanto sui momenti più spettacolari delle gare, quanto sui momenti in cui più evidente è lo sforzo dell’atleta, dalla corsa al nuoto, passando per i campi di rugby, calcio, hockey e tennis, solo per citare alcuni degli sport. L’idea dell’esposizione è nata da molteplici fattori. Da un lato, c’è il desiderio di raccontare ed illustrare lo sport, che in questi mesi, è sicuramente l’argomento che catalizza le attenzioni di tifosi e non, in maniera diversa da quella cui ci hanno abituato i media. Dall’altra, c’è la voglia dei fotografi di mettersi in discussione ed ‘in gioco’, per cimentarsi in un settore non sperimentato. Ciò che, infatti, colpisce della mostra è che per lo spettatore è difficile distinguere lo scatto realizzato dall’‘esperto’ di immagini sportive, da quello che invece è rubato alla cronaca – nera e bianca – o solo al caso che ha determinato un incontro ‘fortunato’. Così, Michelangelo, Francesco e Cristina, che si occupano di illustrare la cronaca dei maggiori quotidiani nazionali, riescono a raccontare rispettivamente, la diagonale di un tuffo in divenire, il chiaroscuro neoclassico di un servizio e le ombre di corpo e spirito di una bracciata. Così Giorgio, che il tennis lo segue da anni, decide di raccontarlo, scavalcando i protagonisti, per puntare l’attenzione sugli strumenti e sulle mani che li stringono. Gianni scopre una Roma che corre sulle punte della storia, e Michele, che di sport si occupa per riviste e quotidiani, sceglie uno scatto più classico ma non per questo meno di impatto. Infine Nicola, l’unico ‘appassionato’ non professionista, che si lascia sedurre dai riflessi dell’acqua. Concludono la mostra due pannelli dedicati alle attività della Provincia di Roma, da “La pace va percorsa” a “La Provincia delle stelle”, che presenta i ritratti degli 8 atleti romani ad Atene. Ancora allestita presso il CONI a Roma, la mostra si sposta solo in minima parte, purtroppo, andando a raccontare a chi vive all’estero, le atmosfere capitoline, sudate e corse via, ma anche invitando, chi può, a tornare ad approfondirle, per conoscerne nuovi aspetti e sfumature. Quelli che solo i fotografi, artisti dell’istante, riescono a catturare e a fermare nel tempo.


ISRAELE

PERES CENTER FOR PEACE

Giaffa. Sorgerà a Giaffa, il 'Peres Center for Peace", progettato dall'Architetto Massimiliano Fuksas. La prima pietra è stata posta in coincidenza con il momento topico delle celebrazioni per l'ottantesimo compleanno di Shimon Peres.

Valeria Arnaldi

MAROCCO
Rabat. Nella provincia di Guelmin, nel sud del Marocco, sono stati rinvenuti più di 200 siti del periodo preislamico. A scoprirli è stato un gruppo di archeologi marocchini e spagnoli nell’ambito di un programma avviato nel 1995. Ne ha dato notizia l’agenzia marocchina Map.

V.Arnaldi

MONTECARLO

 

REPUBBLICA CECA

RINVENUTO TEMPIO PAGANO

Praga. Nel corso di alcuni scavi realizzati ad Horomerice, alla periferia nord-occidentale di Praga, è stato rinvenuto un tempio pagano dell'età del bronzo. Le fondamenta della costruzione ed il suo orientamento hanno portato gli archeologi a datare approssimativamente il tempio a circa 6000 anni fa. Poco lontano è stato ritrovato un cimitero neolitico, con 28 tombe e megaliti, che risalirebbe a circa 4500 anni fa.

Valeria Arnaldi

RUSSIA

È TIZIANO

Mosca. Era esposto da oltre 70 anni in un museo dell'Estremo Oriente russo e attribuito alla "bottega di Tiziano", ma in realtà era un'opera autografa del maestro. È accaduto a Mosca, dove il quadro era arrivato negli anni trenta. Solo pochi anni fa, la direzione si è decisa ad inviare l'opera - la "Rebecca al pozzo" all'Ermitage di San Pietroburgo, per sottoporla ad esami, che oggi hanno portato alla luce la vera paternità del quadro. La direttrice del museo ha dichiarato che probabilmente si tratta solo di una delle tante sorprese che rivelerebbero i musei provinciali russi se fossero studiati approfonditamente.

Valeria Arnaldi

TARQUINIO E LUCREZIA

Mosca. Un dono d'amore - questo è stato il destino toccato in sorte al "Tarquinio e Lucrezia" di Rubens che, durante la guerra, fu requisito da Goebbels per farne omaggio ad una delle sue amanti. Ma questo è stato solo l'inizio di un lungo viaggio che ha portato il capolavoro fino a Mosca. Fino al 1942 il dipinto abbelliva Palazzo Sans Souci di Postdam, poi fu portato da Goebbels al castello di Rheisberg come decoro per la sua residenza di campagna. Il quadro arrivò a Mosca trasportato da un ufficiale dell'Armata Rossa, entrata vittoriosa a Berlino nel '45. Per vie traverse e soprattutto per molti traffici e mercati, il dipinto è tornato pochi mesi fa al Sans Souci. Tornato e non tornato in realtà. Si è trattato in fatti solo di una proposta di vendita fatta dal suo proprietario, che però non è giunta a buon fine. Smentito qualunque legame con la mafia dell'arte, il proprietario ha dichiarato di aver acquistato il dipinto e di averlo anche fatto restaurare. Non solo, ma avrebbe anche contattato il Ministero della Cultura russo per sapere se il dipinto era sulla lista nera di quelli portati dalla Germania. Pur mantenendone la proprietà, gli è stata imposta la riconsegna del quadro alle autorità russe, cui spetta ora il compito di decidere se restituirlo o meno alla Germania.

Valeria Arnaldi

SIRIA
QATNA

Qatna. Quinta campagna di scavi a Qatna, in Siria, dove sono stati rinvenuti muri alti oltre sette metri, probabilmente riconducibili al tempio principale dell'Acropoli e imponenti fondazioni in pietra del palazzo reale. I rinvenimenti, effettuati da un'èquipe dell'università di Udine, consentiranno di fare maggiore chiarezza sulla cultura siriana del secondo millennio e di ricostruire la vita quotidiana della città. Sono stati riportati alla luce anche un piccolo cimitero del Bronzo Medio I ed un intero quartiere artigianale dell'Età del Ferro.

Valeria Arnaldi

SPAGNA
DOPPIA CONCORDIA

Madrid. Conferenza accademica a Madrid per il ritrovamento, nel corso di scavi condotti nel sito di Merida, di un tempio che presenta straordinarie somiglianze con quello romano della Concordia. A Merida sorgeva una colonia romana – Emerita Augusta– fondata nel 25 a.C.
Disegno e pianta identici a quello di Roma, il tempio aveva colonne alte 15 metri ed era stato costruito sotto l’imperatore Tiberio come simbolo della potenza imperiale di Roma e per diffondere il culto del Pantheon dei Romani e dello stesso imperatore. Gli archeologi che hanno condotto gli scavi ipotizzano che la costruzione dell’edificio sacro sia iniziata intorno al 30 d.C.

Valeria Arnaldi

IL SOGNO DI GIULIANO GORI

Valencia. Giuliano Gori ha presentato all’Istituto d’Arte moderna di Valencia il progetto per il ‘parco d’arte contemporanea’ realizzato a Celle, in cui gli artisti creano, direttamente in loco, le loro opere. La rassegna raccoglie disegni di Karavan, Kosuth, Solano, Oppenheim, Corneli, Spagnulo, Pepper, Nagasawa e anche una selezione della raccolta ‘storica’ di Gori, con opere di Picasso, Brqaue, Lèger, Savinio, Balla, Calder, Moore, Licini, fontana, Morris e altri. Allestita fino al 4 marzo, la mostra mira a mettere in evidenza gli stretti legami intercorrenti tra l’arte ed il territorio. I progetti presentati sono 75, accanto ad essi megaschermi permettono di visualizzare le opere in tre dimensioni. Diversi i plastici esposti.
<br>Il parco, realizzato sulle colline pistoiesi, nei primi anni ’80. Da allora, si è arricchito di molte opere d’arte contemporanea. Ancora in discussione però la possibilità di terenrlo aperto al pubblico in maniera permanente, dati gli alti costi di manuntenzione.

V.Arnaldi

BEATO ANTONI GAUDÌ

L’architetto di Dio – così viene ormai chiamato Antoni Gaudì, l’architetto spagnolo che ha progettato la ‘Sagrada Familia’. E proprio per questo ‘monumento’ alla fede, il Vaticano sembra non escludere l’ipotesi di una beatificazione dell’architetto. Continuano nel frattempo i lavori per completare la Sagrada, che iniziata nel 1883, ancora non è stata portata a compimento. Una scelta non facile quella di portare avanti la realizzazione del progetto di Gaudì. C’è chi infatti considera l’incompletezza della Sagrada un vero e proprio simbolo della Spagna. In quel non finito c’era tutta la potenzialità e, con essa, la massima apertura alla speranza. Ma il pericolo che con il tempo, la struttura potesse risentire eccessivamente degli agenti atmosferici, ha fatto decidere per il ‘sì’ definitivo e così la favola di Gaudì si avvia al suo compimento, ma l’architetto continua a far parlare di sé. Stavolta gli alti prelati, che in Vaticano si riuniscono per esaminare documenti sul misticismo dell’artista e sull’ispirazione che ha guidato la sua mano nella stesura del progetto.

Valeria Arnaldi

SUDAN
TORNANO ALLA LUCE LE SCULTURE DEI FARAONI NERI

Khartoum. Un'équipe di archeologi francesi e svizzeri ha rinvenuto in Sudan settentrionale un gruppo scultoreo, risalente all’età dei faraoni neri, i re nubiani che hanno conquistato l'Egitto 2500 anni fa. Le statue sono tutte di granito nero e recano sulla base il nome di ognuno dei re raffigurati. Conservate all’interno di una fossa, rimasta sigillata per 2000 anni circa, in un'area di templi distrutti sulle rive del Nilo, le sculture sono state sotterrate in seguito alla conquista del regno da parte degli egizi. I nuovi dominatori hanno deciso la distruzione delle statue, molte delle quali hanno la testa staccata dal corpo, nel desiderio di cancellare anche il ricordo della fiorente civiltà nubiana che li aveva preceduti.

V.Arnaldi

SVIZZERA

LA CASA DEL DADAISMO

Zurigo. L'ex Cabaret Voltaire si trasformerà in un centro culturale. È in questo locale che nel 1926 nacque il movimento, fondato da un gruppo di circa sessanta artisti che, occuparono l'edificio per protestare contro la compagnia di assicurazioni Rentenanstalt, proprietaria dell'immobile, che voleva farne degli appartamenti da mettere in vendita. Riconoscendo il suo valore storico, il Parlamento Zurighese ha deciso di investire 1,19 milioni di franchi svizzeri per pagare l'affitto dell'immobile per i prossimi cinque anni. Le altre spese verranno coperte dal gruppo Swatch. Il progetto prevede di trasformare il locale in un luogo di incontro per artisti, intellettuali, ricercatori o semplici appassionati d'arte.

V.Arnaldi

TAIWAN

IL GUGGENHEIM DI ZAHA HADID

Taichung. È stata affidata a Zaha Hadid la stesura del progetto del Guggenheim Museum che verrà inaugurato nella città di Taichung. L'accordo sarà firmato nei prossimi mesi. 18, 8 i milioni di dollari previsti per l'edificazione, che verranno equamente ripartiti tra la città ed il governo centrale di Taipei.

Valeria Arnaldi

TURCHIA

SCOPERTA LA TOMBA DEL RE ANTIOCO I

L'archeologo Mahmud Arslan ha individuato la tomba del re Antioco I, sul monte Nemrud Dag nella regione dell'Anatolia. A pianta quadrangolare, la tomba misura 5 e 9 metri sui lati, per un’altezza di 2,40 metri. Il sepolcro, scavato nella roccia viva, fu coperto da una piramide a gradoni alta 50 metri e con un diametro di 150 metri, fiancheggiata da due terrazze cerimoniali, decorate con bassorilievi e gigantesche statue di antenati macedoni e persiani. Gli esperti dicono che queste statue furono disposte seguendo l'allineamento dei pianeti del sistema solare il giorno 16 luglio del 98 a.C. – probabile nascita del re.

V.Arnaldi

U.S.A.

L'ANCIEN REGIME

Washington. Sono 107 i dipinti dell'Ancien Regime esposti alla National Gallery. Molti i grandi nomi tra i 27 artisti rappresentati, che hanno saputo cogliere le bellezze - e raffinatezze - del quotidiano, di un Settecento sfarzoso.

Valeria Arnaldi

RESTITUZIONI E MOSTRE

Washington. Un accordo intelligente di cui si sentiva il bisogno da tempo: gli Stati Uniti renderanno all’Italia i beni archeologici italiani in loro possesso ed in cambio il nostro paese si impegna ad organizzare oltreoceano delle mostre tematiche con pezzi italiani. La partnership rientra nell’ambito del memorandum d’intesa in materia di beni archeologici firmato tra i due paesi nel gennaio 2001. Le mostre rimarranno negli States per lunghi periodi in modo da farne oggetto di studio e ricerca, andando a soddisfare la curiosità che gli americani provano per la cultura del nostro paese.

Valeria Arnaldi

 

YEMEN

Sanaa. A 140 km da Sanaa, capitale dello Yemen, sorgono le antichissime mura di Baraqish. Tra di esse si snodano strade che fino a cinquant'anni fa si potevano percorrere solo con i muli, garantendo protezione alla città. Se le mura sono intatte, di ciò che custodivano sembra non essere rimasta alcuna traccia. Solo alcuni ruderi di epoca ottomana, innalzati sopra le rovine di abitati di epoche differenti. Ma uno studio archeologico attento consente di risalire fino ai primi costruttori – sabei e minei (presumibilmente VI e V secolo a. C. ). Il merito di questa scoperta è di un'equipe di archeologi italiani ed operai yemeniti, che sono riusciti a ‘rubare' al deserto il segreto gelosamente custodito di una sala ipostila e dei muri del tempio del dio Nakrah. Gli scavi, iniziati nel '91, sono stati poi interrotti per mancanza di fondi e ripresi solo quest'anno. Prossimi obiettivi sono lo studio dell'area sacra, dove è stato individuato un altro tempio non ancora portato alla luce. E soprattutto, per la decifrazione delle molte iscrizioni rinvenute – in massima parte ex voto – che potrebbero aiutare a fare maggiore chiarezza sulla cultura dei popoli che abitavano la zona.

Valeria Arnaldi


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