L'Asaps lancia l'allarme: + 57% nei primi sei mesi. Ma la maggior parte degli autori viene poi smascherato





Duecentoquattordici episodi di pirateria stradale nei primi sei mesi di quest’anno, il 57% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno passato (quando erano stati 136), per un bilancio complessivo di 43 persone uccise (-10%) e e 263 ferite (+ 107%). A rilanciare l’allarme è l’Associazione amici sostenitori polizia stradale che sottolinea come il monitoraggio affidato allo speciale osservatorio del periodico Il Centauro «riguarda solo una piccola parte degli eventi effettivamente accaduti». Gli eventi passati al setaccio - spiega il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni - sono quelli più gravi, utili per ottenere importanti spunti di riflessione: il 75% degli autori viene poi smascherato.

Su 214 inchieste monitorate, 160 hanno condotto all’identificazione del responsabile, arrestato in 73 occasioni (45,6% delle individuazioni) e denunciato a piede libero in altre 87 (54,4%)«. Sul fenomeno, sempre secondo Biserni, »pesa, come un macigno, l’ombra dell’alcol e delle droghe: in 59 casi (il 37%), ne è stata accertata la presenza, ma è un dato che deve essere accolto con largo difetto per essere considerato ’attendibilè. La positività dei test condotti è infatti riferibile ai soli episodi di pirateria nei quali il responsabile sia stato identificato, dunque 160 su 214. In diversi casi poi gli investigatori non possono più sottoporre il pirata a controllo alcolemico o narcotest, perchè sono trascorse ore o giorni dall’evento«.

Gli eventi mortali sono stati 42 (19,6%), quelli con lesioni 172 (80,4%). La regione che vanta il poco invidiabile record degli episodi di pirateria è la Lombardia (36), seguita da Lazio (29), Emilia Romagna (28), Veneto (18), Puglia (15), Liguria (14), Piemonte, Toscana e Sicilia (11). Sono le categorie »deboli« della strada a pagare come sempre il prezzo più alto: 26 gli anziani (8,5%) e 42 i bambini (13,7%) coinvolti. L’Osservatorio ha preso in esame anche la presenza di conducenti stranieri, definiti »attivi«: il 26,9% dei pirati identificati è risultato essere non italiano, ma anche l’11,1% delle vittime è costituito da stranieri. Il 58,4% degli atti di pirateria - 125 su 214 - avviene di giorno. Nel mese di luglio, al giorno 18, sono già stati monitorati 29 episodi con 12 morti e 44 feriti (23 pirati identificati).

Biserni traccia anche un »identikit« del pirata»: nella maggior parte dei casi si tratta di uomini di età compresa tra i 18 ed i 45 anni, spesso sotto l’effetto di sostanze alcoliche o stupefacenti. I motivi della fuga sono sempre gli stessi: guida senza patente perchè mai conseguita o ritirata, paura di perdere i punti e quindi la stessa licenza di guida, assicurazione falsa o scaduta«.


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